Monopattini elettrici, al via obbligo delle targhe

Diventano realtà le targhe per i monopattini elettrici, previste dalla riforma del Codice della strada. Le regole sono nel decreto del ministero delle infrastrutture e dei trasporti firmato il 27 giugno e che diventerà operativo 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Le targhe saranno rettangolari, di dimensioni 50×60 mm, con fondo bianco e caratteri alfanumerici in nero.
Andranno poste in modo visibile e permanente sul parafango posteriore del monopattino o – se non c’è l’alloggio apposito – perpendicolari al piano di simmetria del piantone dello sterzo nella parte anteriore. La combinazione alfanumerica, associata ai dati anagrafici del proprietario del mezzo, è di sei caratteri su due righe da tre numeri o lettere ciascuna. All’interno della targa è riportata la scritta M.E.F. e l’emblema della Repubblica Italiana.
La combinazione prevede tre lettere e tre numeri: le lettere, partendo dalla B, sono C, D, F, G, H, J, K, L, M, N, P, R, S, T, V, W, X, Y, Z.
I numeri utilizzati sono quelli da 2 a 9. Quando arriveranno le targhe al monopattino elettrico si applicheranno le norme del Codice della strada, compreso l’obbligo di assicurazioni. In ogni caso, per richiedere la propria targa bisognerà aspettare ancora: con l’attuale decreto si darà il via alla produzione, affidata al Poligrafico dello Stato, mentre per stabilire il costo per gli utenti servirà un nuovo provvedimento del dicastero.
La nota del Mit: “Soddisfazione”
In una nota, il ministero spiega che “Per superare l’attuale anonimato dei mezzi e consentire un controllo più efficace in caso di infrazioni o incidenti, la norma prevede che ogni conducente doti il proprio monopattino di un contrassegno identificativo, personale e non trasferibile. Non si tratta di una targa tradizionale né di un sistema di immatricolazione, al fine di evitare oneri eccessivi per i cittadini, ma di un supporto tecnico semplice e leggero da installare fisicamente sul mezzo”.
“Il decreto definisce dimensioni, forma e modalità di posizionamento del contrassegno: dovrà essere applicato in modo visibile sul monopattino, preferibilmente al centro del parafango posteriore, se presente l’alloggiamento specifico, oppure nella parte anteriore del piantone dello sterzo, a un’altezza compresa tra 20 centimetri e 1,20 metri dal suolo. Il provvedimento stabilisce inoltre i criteri per la formazione delle combinazioni alfanumeriche del contrassegno. È in corso un confronto con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per definire i costi di produzione, spedizione e prezzo di vendita (IVA inclusa), con l’obiettivo di garantire tariffe sostenibili per i cittadini”.
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, “il ministro ha espresso soddisfazione per questo primo passo concreto verso l’attuazione del nuovo Codice della Strada. Le disposizioni sul contrassegno rappresentano infatti un presupposto fondamentale per rendere operativo anche l’obbligo di assicurazione RCA, oltre che per rafforzare i controlli su strada. In quest’ottica, il MIT ha già richiesto al Ministero dell’Interno e all’ANCI i dati relativi alle sanzioni per violazione dell’obbligo del casco, al fine di monitorare l’effettiva applicazione della norma e valutarne l’impatto. Con questo pacchetto di misure, il MIT conferma il proprio impegno per una mobilità più sicura, moderna e responsabile, in linea con la crescente diffusione dei monopattini elettrici nelle città italiane”.
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