Morello, uomo e giudice onesto: ripulì Enzo Tortora dal fango

C’era un uomo perbene, integerrimo, onesto e giusto che di mestiere (cosa rara) faceva il giudice. Il suo nome, Michele Morello, una garanzia di giustizia per tutti coloro che cadevano nelle maglie di una inchiesta giudiziaria perché sapeva condannare quando c’erano le prove e assolvere quando le prove non c’erano.
Il dottor Morello è stato il giudice del processo di Appello dove Enzo Tortora entró con una condanna a 10 anni di reclusione per appartenenza alla NCO di Cutolo ed uscì con una assoluzione per non aver commesso il fatto (assoluzione piena confermata poi dalla Cassazione). Prima che la Corte si ritirasse per deliberare, Enzo disse la famosa frase: “Io sono innocente, spero lo siate anche voi”. Lo erano anche loro, il giudice Michele Morello e il presidente Antonio Rocco, che seppero rimettere in ordine le carte della verità zittendo quelle infami voci dei pentiti ai quali i magistrati di primo grado avevano dato credito e fiducia. Stamane il dottor Michele Morello è partito per il suo ultimo viaggio e sento il dolore che si prova quando muore uno di famiglia.
Sono felice di averlo conosciuto insieme a sua moglie, grazie al figlio Tullio e a Enzo De Caro, che nel film di Ricky Tognazzi sul caso Tortora interpretava proprio il giudice Morello. E non dimenticherò mai la dignità, la rettitudine e l’eleganza del suo aspetto e del suo parlare: in un convegno a Napoli organizzato da Fabiana Lucci dell’Accademia del diritto, il dottor Morello si stupiva degli applausi, degli apprezzamenti per il suo operato di giudice e si schermiva dicendo “Io ho fatto solo il mio dovere”. Il suo dovere era appunto il suo essere giudice di giustizia. La terra ha perso un magistrato gentiluomo, un uomo di così grande valore ma il cielo lo ha accolto e voglio pensare che lì, in quegli spazi sconosciuti e indefinibili, Michele Morello ed Enzo Tortora si incontreranno e si abbracceranno prima di iniziare una lunga chiacchierata!
Qual è la tua reazione?






