Pelle del viso cadente a 50 anni: lo Skin Sandwich è la soluzione?
Qualcuno la chiama Ozempic Face, altri lassità cutanea. La pelle del viso cadente infatti, è la conseguenza di dimagrimenti estremi e repentini o del naturale processo di invecchiamento. Ed, cronologicamente parlando, è ben visibile quando si superano i 50 anni d’età.
Per quanto il cambiamento dei volumi del viso sia inesorabile, quello del viso cadente a 50 anni è una situazione che si può invertire grazie a un approccio integrato di skincare e tecniche di medicina estetica. A 25-30 anni invece, è il momento per iniziare con trattamenti di prevenzione.
Cause della pelle del viso cadente a 50 anni: cosa succede quando cambiano i contorni del viso?
”La lassità cutanea è la perdita di tonicità ed elasticità della pelle causata dall’invecchiamento fisiologico e da fattori esterni come esposizione solare, fumo e stress ossidativo”, esordisce il Dr. Jacopo Gardelin, Chiururgo Estetico e Medical Partner SkinCeuticals.
”Questa perdita di tono si manifesta come un cedimento strutturale: l’ovale si svuota, le guance si abbassano e iniziano a comparire pieghe e rughe marcate”.

Naomi Watts, 56 anni – Foto IPA
Ozempic Face: anatomia di un volto
”La Ozempic Face è un termine nato per descrivere gli effetti collaterali estetici legati all’uso di farmaci a base di semaglutide, come Ozempic, usati per la perdita di peso”, spiega il Dr. Gardellin. Indipendentemente dall’età.
”Si tratta di un dimagrimento molto rapido che coinvolge anche i tessuti del volto, causando svuotamento, pelle del viso cadente, perdita di tono e un aspetto stanco e invecchiato, anche nei pazienti più giovani”.
Differenza c’è tra lassità da dimagrimento e pelle del viso cadente a 40 o 50 anni
”La lassità da svuotamento è legata alla perdita di volume, soprattutto di grasso sottocutaneo, tipica del dimagrimento repentino: la pelle avanza rispetto alle strutture sottostanti. La lassità gravitazionale invece, è progressiva e naturale con l’età. In questo caso le strutture cedono sotto al peso della gravità e per la riduzione di collagene ed elastina. Il dimagrimento comporta una perdita di tono del viso più precoce e gravativa nella zona tra guancia e bargiglio”.

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I diversi gradi di lassità cutanea
”In medicina estetica si classificano diversi gradi di lassità. Si parla di lassità lieve quando la pelle è ancora tonica ma c’è un inizio di cedimento e la zona mandibolare inizia ad essere meno definita. A livello moderato la pelle del viso cadente comporta una perdita di definizione del l’ovale compaiono rughe più marcate, mentre la lassità cutanea avanzata comporta una caduta visibile dei tessuti con pieghe profonde e perdita importante di volume”, dice il chirurgo estetico.

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Pelle cadente viso: come prevenire l’invecchiamento
”Con un approccio integrato è possibile prevenire l’invecchiamento cutaneo e la lassità”, anticipa il Dr. Gardellin. “Per approccio integrato si intende prima di tutto uno stile di vita sano che significa alimentazione, idratazione, sonno e protezione solare quotidiana. Nel lungo periodo fa la differenza una skincare routine completa e costante, meglio se accompagnata da nutraceutici. Ottima l’integrazione di collagene, acido ialuronico e antiossidanti come la vitamina C, per citarne alcuni”.
”I trattamenti preventivi come la biostimolazione e la radiofrequenza migliorano la qualità della pelle e ne rinforzano le difese naturali. Prima si inizia con trattamenti mirati, maggiori saranno i benefici nel lungo termine”.
Contorno viso cadente: i rimedi

Naomi Watts – Foto IPA
I rimedi per il contorno del viso cadente sono diversi e variano in base al grado di lassità.
”In fase lieve si punta su trattamenti stimolanti come biorivitalizzazione, needling, ultrasuoni micro focalizzati e radiofrequenza, mentre in fase moderata si affiancano filler viso per il ripristino dei volumi e tecnologie più intense. In fase avanzata invece, è spesso utile combinare medicina estetica e chirurgia, come il Morpheus( o gli ultrasuoni ad alta intensità. Tutto sempre accompagnato dalla skincare per stimolare da sopra”.
Cos’è lo Skin Sandwich? La soluzione per pelli over 50?
”Il da sopra a cui mi riferivo è proprio lo Skin Sandwich, un approccio integrato che stratifica il trattamento agendo su più livelli della pelle”.
Per prevenire cedimenti della pelle del viso si lavora su più fronti. “Dall’esterno si lavora con la skincare topica (e trattamenti anti-età), accompagnata da trattamenti superficiali per la texture come peeling e needling. A livello del derma invece, si lavora con trattamenti di stimolazione, come radiofrequenza e biostimolazione, mentre come trattamenti strutturali in profondità per riposizionare i tessuti si parla di filler e ultrasuoni”.
”Come un sandwich, ogni strato ha la sua funzione e il risultato finale è sinergico e naturale. Stessa cosa della sinergia vale per il tipo di stimolazione: ha molto più effetto un mix di stimolazione termica e chimica piuttosto che chimica soltanto”.
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