Psicologi nelle scuole, la Regione Calabria fa da apripista

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La Calabria si posiziona all’avanguardia nel panorama scolastico italiano, diventando la prima regione a introdurre stabilmente e gratuitamente gli psicologi nelle scuole.
Con questo progetto, la Calabria non solo risponde a una necessità urgente, ma lancia un segnale forte al Paese: prendersi cura della salute mentale delle nuove generazioni è una priorità, non più rinviabile. Si tratta di un progetto innovativo per il benessere mentale di studenti, docenti e famiglie.
Psicologi nelle scuole, la Regione Calabria fa da apripista
A partire da settembre, con l’inizio del nuovo anno scolastico, prenderà il via un progetto strutturale che prevede l’impiego di 43 psicologi in 285 scuole, con un investimento di 9 milioni di euro provenienti da fondi europei.
L’iniziativa mira a offrire supporto psicologico non solo agli studenti, ma anche agli insegnanti e ai genitori, attraverso attività di ascolto, consulenza e prevenzione. Il progetto nasce dalla volontà del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e del senatore Mario Occhiuto, fortemente motivati anche da vicende personali che li hanno spinti a promuovere una rete di sostegno psicologico efficace e duratura.
Un modello di prevenzione contro il disagio giovanile
Alla base del programma c’è un’idea semplice ma potente: intercettare tempestivamente i segnali di sofferenza psichica, per evitare che ansia, depressione, isolamento, bullismo e dipendenze digitali sfocino in problematiche croniche. Il progetto è stato presentato come una risposta concreta a quella che viene ormai definita un’emergenza generazionale.
Come ha sottolineato l’assessora regionale all’Istruzione, Giusi Princi, i dati parlano chiaro e non è più possibile rimandare interventi strutturati: “Occorre agire ora, con strumenti capaci di rispondere ai bisogni reali dei giovani e di chi lavora al loro fianco ogni giorno”.
Il piano operativo: sportelli, formazione e dialogo con le famiglie
I 43 psicologi, assunti tramite le Aziende Sanitarie Provinciali, opereranno in un totale di 2.893 classi del primo e secondo ciclo d’istruzione. Le attività previste spaziano dall’apertura di sportelli di ascolto per gli studenti, alla formazione per i docenti, fino al supporto alle famiglie, con l’obiettivo di creare un’alleanza educativa in grado di riconoscere e affrontare le fragilità emotive prima che diventino emergenze.
L’iniziativa è frutto della collaborazione tra la Regione Calabria, l’Ufficio scolastico regionale, l’Ordine regionale degli psicologi e l’ex presidente dell’Organismo di Psicologia Clinica, Armodio Lombardo, che ha contribuito alla definizione degli interventi e alla destinazione dei fondi.
Un progetto che guarda al futuro
Il modello calabrese ha già suscitato l’interesse delle istituzioni nazionali e punta a diventare un riferimento anche per le altre regioni italiane. A sostenerlo è anche il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), che ha definito l’intervento “ambizioso ma concreto”, capace di intercettare il disagio proprio dove si manifesta più frequentemente: tra i banchi di scuola.
“La scuola è il luogo in cui si costruisce l’identità, dove emergono difficoltà relazionali ed emotive – ha dichiarato Maria Antonietta Gulino, presidente del CNOP, durante la conferenza di presentazione del progetto pilota Discutiamone insieme – Lo psicologo a scuola –. Avere un professionista di riferimento significa offrire ai ragazzi un’opportunità per superare insicurezze, blocchi, dipendenze e prevenire fenomeni gravi come autolesionismo e disturbi alimentari”.
Una rete di sostegno per l’intera comunità scolastica
Secondo Gulino, il coinvolgimento degli psicologi in ambito scolastico non rappresenta solo un sostegno per gli studenti, ma anche un aiuto prezioso per il personale docente e per i genitori, spesso lasciati soli a gestire situazioni complesse. Per questo motivo, il CNOP auspica che l’esperienza calabrese diventi un modello replicabile su scala nazionale, trasformando la presenza dello psicologo in un presidio permanente all’interno delle scuole italiane.
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