Sciopero 12 Dicembre 2025: programma, motivi protesta e disagi per i cittadini

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Venerdì 12 dicembre 2025 la Cgil ha indetto uno sciopero generale di un’intera giornata che coinvolgerà numerosi settori pubblici e privati.

Accanto all’astensione dal lavoro, sono previste manifestazioni e iniziative in tutte le regioni. ecco le motivazioni della protesta, il programma e l’impatto che avrà sui cittadini.

I motivi della giornata di protesta

L’obiettivo del sindacato è richiamare l’attenzione sulle criticità che, a suo avviso, la nuova Legge di Bilancio presenta per lavoratori, pensionati e giovani.

Lo sciopero mira a sostenere le richieste delle diverse categorie impegnate nei rinnovi contrattuali e, allo stesso tempo, a sollecitare modifiche alla Legge di Bilancio. Si punta a un confronto di merito con il Governo per introdurre interventi che ritiene necessari su salari, welfare, fisco e previdenza.

Il tema della pressione fiscale

Secondo la CGIL, negli ultimi tre anni il mancato aggiornamento dell’Irpef all’inflazione avrebbe comportato un aumento del carico fiscale per i redditi da lavoro e da pensione, quantificato in circa 25 miliardi complessivi. Le stime diffuse dal sindacato indicano una perdita annua che varia dai 700 euro per un reddito di 20.000 euro fino a circa 2.000 euro per chi ne percepisce 35.000. A essere interessate sarebbero soprattutto le persone con redditi fissi, che non beneficiano di regimi fiscali agevolati.

Sanità, istruzione e welfare tra le priorità segnalate

Sottolinea inoltre che il maggiore gettito non sarebbe stato indirizzato al rafforzamento dei servizi pubblici. In particolare, richiama l’attenzione sul finanziamento del Servizio sanitario nazionale, che secondo le proiezioni scenderebbe nei prossimi anni sotto il 6% del Pil. A ciò si aggiunge il peso crescente della spesa sanitaria privata, che supera i 40 miliardi annui.

Il sindacato evidenzia anche difficoltà nel settore dell’istruzione, nell’assistenza agli anziani non autosufficienti, nelle politiche abitative e nella sicurezza sul lavoro, ambiti per i quali chiede investimenti più consistenti.

Previdenza: timori su età pensionabile e flessibilità in uscita

Un altro punto contestato riguarda il capitolo previdenziale. Nella manovra, si vede un irrigidimento dei requisiti di pensionamento e una riduzione degli strumenti che finora consentivano un’uscita anticipata dal lavoro, comprese le misure dedicate alle lavoratrici. L’organizzazione sindacale chiede quindi una revisione del progetto per evitare un ulteriore incremento dell’età pensionabile.

Giovani e mercato del lavoro

All’interno della mobilitazione trova spazio anche la condizione dei giovani. La CGIL richiama i dati su una crescita economica considerata debole, sul calo della base industriale e sulla persistenza di una forte precarietà, fattori che secondo il sindacato contribuiscono alla continua emigrazione di ragazze e ragazzi alla ricerca di opportunità all’estero.

Il programma

Qui il volantino completo della CGIL.

Settori coinvolti dallo sciopero del 12 dicembre 2025 e possibili ripercussioni sui cittadini

Lo sciopero del 12 dicembre interesserà per l’intera giornata la maggior parte dei comparti pubblici e privati, compresi gli appalti. Pur essendo garantiti i servizi essenziali secondo quanto previsto dalla legge 146/90, l’ampiezza dell’adesione potrebbe generare rallentamenti e disservizi in diversi ambiti del quotidiano.

Trasporto ferroviario: stop quasi totale per 21 ore

Il blocco dei treni, previsto dalle 00:01 alle 21:00, è uno degli elementi con il maggiore impatto potenziale.
Per i cittadini ciò può tradursi in:

• cancellazioni e riduzioni delle corse, soprattutto su linee regionali e a lunga percorrenza;

• tempi di viaggio più lunghi, anche a causa dell’affollamento dei treni garantiti;

• difficoltà negli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola, con possibili ricadute sull’organizzazione familiare e professionale;

• disagi per chi aveva programmato trasferte, appuntamenti sanitari o impegni non rinviabili.

I collegamenti minimi saranno comunque assicurati, ma il servizio resterà fortemente ridimensionato.

Vigili del Fuoco: copertura ridotta per diverse ore

Lo sciopero nel Corpo nazionale prevede:

• 4 ore di astensione (9:00–13:00) per il personale turnista;

• intera giornata per il personale giornaliero e amministrativo.

Pur essendo garantiti gli interventi urgenti, i cittadini potrebbero riscontrare:

• tempi di risposta potenzialmente più lunghi per attività non emergenziali;

• limitazioni nella gestione delle pratiche amministrative, come certificazioni, sopralluoghi o attività di prevenzione incendi.

Le emergenze continueranno tuttavia a essere gestite senza interruzioni.

Scuola, università e formazione: lezioni e servizi a rischio

L’adesione allo sciopero del personale dell’istruzione – dagli insegnanti delle scuole all’università, fino alla formazione professionale – può comportare:

• sospensione di lezioni, laboratori ed esami;

• orari ridotti o chiusure parziali degli istituti per mancanza del personale necessario;

• disagi per le famiglie, soprattutto nella scuola dell’infanzia e primaria, dove la presenza dei docenti è indispensabile per garantire la vigilanza degli alunni;

• rallentamenti nelle segreterie, con possibili ritardi in pratiche amministrative, iscrizioni o certificazioni.

L’impatto effettivo varierà a seconda dell’adesione nelle singole strutture.

Settori esclusi: continuità garantita

Non aderiranno allo sciopero:

• igiene ambientale (raccolta rifiuti e servizi connessi),

• personale del Ministero della Giustizia,

• dipendenti ATAC S.p.A. (trasporto pubblico romano),

• trasporto aereo, completamente esentato.

In questi ambiti il servizio resterà regolare, riducendo i possibili disagi complessivi.

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