Si orientano grazie ai campi magnetici: l’affascinante “danza” delle tartarughe marine

Le tartarughe marine si orientano grazie ai campi magnetici: l’affascinante “danza” delle piccole testuggini ripresa in un video affascinante.
Più precisi degli strumenti creati dagli esseri umani. Gli animali hanno capacità sorprendenti, che continuano a lasciare increduli scienziati e naturalisti che li studiano. Esempio emblematico è un recente esperimento che ha coinvolto dei cuccioli di tartaruga marina Caretta Caretta. I piccoli, appena nati, seguono particolari movimenti per orientarsi con i campi magnetici. Movimenti che sembrano quasi una “danza” da parte dei cuccioli.
I risultati di uno studio condotto sulle tartarughe marine: le piccole appena nate eseguono una sorta di “danza” per orientarsi con i campi magnetici
Il nuovo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature e fornisce per la prima volta la prova che le tartarughe marine sono in grado di memorizzare e seguire le firma magnetiche distintive delle diverse regioni del pianeta. I ricercatori hanno condotto un esperimento in cui hanno riprodotto artificialmente i campi magnetici di diverse località. Gli studiosi hanno poi confrontato le condizioni e le caratteristiche magnetiche delle coste di Cuba e Delaware, di Maine e Florida, e di altri due punti distinti, aggiungendo però un premio associato ad alcuni di questi luoghi. La danza osservata dagli scienziati non si verifica in natura, ma il movimento “danzante” delle tartarughe è servito come indicatore per comprendere se gli animali testati avessero o meno appreso e associato il campo magnetico a una fonte di cibo.
L’esperimento condotto con alcuni piccoli esemplari di Caretta caretta dimostra le capacità di questi rettili nel memorizzare e seguire i campi magnetici terrestri. La tartaruga comune o tartaruga caretta, nota secondo la classificazione scientifica di Linneo (risalente al 1758) con il nome di Caretta caretta, è la più comune del Mar Mediterraneo ma diffusa anche nell’oceano Atlantico, nell’oceano Indiano e nell’oceano Pacifico. Come dimostrano i video condivisi dai ricercatori su Nature, le tartarughine “danzano” verso le firme magnetiche artificiali associate a un premio in cibo.
Grazie al loro GPS naturale, i cuccioli di tartaruga marina sembrano eseguire una elegante danza sulla base dei campi magnetici. L’esperimento è la prima prova empirica che dimostra come questi rettili marini imparano e memorizzano i campi magnetici, usando il proprio GPS naturale per orientarsi in mare e nuotare verso la loro meta.
Nell’80% dei casi, le tartarughe si muovevano con maggiore vivacità verso i campi magnetici associati a una ricompensa in cibo, invece che verso quelli privi di stimoli positivi. Per descrivere il comportamento dei rettili gli scienziati hanno parlato di “turtle dance” (danza della tartaruga). La danza delle piccole Caretta dimostra che l’apprendimento del campo magnetico non è un fenomeno limitato solo a un’area specifica, ma un’abilità diffusa che può essere associata anche al cibo. La stessa percentuale (80%) di tartarughe ha continuato a mostrare una preferenza per il campo magnetico “premiato” a quattro mesi di distanza, anche se con movimenti meno accentuati rispetto alla prima volta.
Le tartarughe quindi, oltre ad apprendere il campo magnetico, lo ricordano anche per lungo tempo. La loro memoria, del resto, è molto sviluppata se si considera che venti anni dopo la nascita le tartarughe tornano nella stessa spiaggia dove sono nate grazie proprio ai campi magnetici.
L’importanza dello studio sulla “danza delle tartaughe”
Lo studio ha dimostrato che le tartarughe marine Caretta caretta hanno la capacità di apprendere e conservare informazioni sui campi magnetici dei luoghi in cui trovano cibo. E proprio questa capacità potrebbe spiegare la precisione dei rettili marini nel ritrovare gli stessi siti di alimentazione pur spostandosi per migliaia di chilometri. Secondo Kenneth Lohmann, biologo della UNC-Chapel Hill e coordinatore dello studio, “la capacità di distinguere tra campi magnetici di diverse aree geografiche spiega come molte specie riescano a percorrere lunghe distanze per arrivare con precisione in luoghi molto distanti”.
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L’esperimento ha permesso anche di comprendere come le tartarughe utilizzino due distinti sistemi di percezione magnetica: uno per creare una “mappa” del loro ambiente e un altro come “bussola” per la direzione. Catherine Lohmann, coautrice dello studio, ha sottolineato l’importanza che la ricerca può avere anche per la navigazione umana: “Sappiamo da 20 anni che le tartarughe marine possiedono mappe magnetiche, e ora abbiamo scoperto come queste mappe si costruiscono e si modificano nel tempo. È straordinario pensare che questi animali abbiano accesso a un’enorme quantità di informazioni a noi invisibili, che usano per spostarsi in modi per noi difficili persino da immaginare”.
Le tartarughe marine sono una specie minacciata
Mari e oceani regalano momenti indimenticabili, soprattutto quando la natura affiora dalle acque in tutta la sua meravigliosa bellezza. Sfortunatamente, però, sono molte le specie marine a rischio a causa dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e della pesca, e le tartarughe sono tra queste. Gli agenti inquinanti e le emissioni di CO2 secondo recenti studi porteranno infatti la Terra a perdere più di un decimo del suo patrimonio vegetale e animale e all’estinzione di una specie vivente su dieci. Alcune volte però l’impegno riversato nella pulizia delle acque dei fiumi e dei mari ha i suoi risultati, come ben dimostrano il recente avvistamento dei delfini nel fiume Bronx nello stato di New York o l’avvistamento avvenuto qualche tempo fa di alcuni esemplari di foca monaca, che hanno fatto ritorno nell’isola di Capraia, bagnata dalle acque del mar Mediterraneo.
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Frequenti restano comunque i casi della cosiddetta “pesca accidentale“, che consiste proprio nell’intrappolare accidentalmente con le reti da pesca tartarughe o cetacei come i delfini, che restano impigliati perdendo nella maggior parte dei casi la vita. I risultati dell’esperimento sulla danza delle tartarughe sono estremamente importanti anche in quest’ottica. Le scoperte degli scienziati sui rettili marini potrebbero avere implicazioni concrete anche per la conservazione delle tartarughe stesse. Capire come questi animali percepiscono e interpretano i campi magnetici terrestri potrebbe aiutare a ridurre l’impatto che le tecnologie umane, come linee elettriche e impianti eolici offshore, possono avere per le tartarughe. (di Elisabetta Guglielmi)
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