Start Up lancia la luce umanocentrica guidata da sensori ambientali

Milano, 12 ott. (askanews) – Accendere o spegnere. Nella maggioranza dei casi sono questi i due gesti che regolano l’utilizzo della luce in ambienti interni, tranne in qualche caso in cui col dimmer si può controllare al massimo l’intensità luminosa. Ma B2 Labtech vuole rivoluzionare il modo in cui concepiamo la luce artificiale, soprattutto in uffici, spazi pubblici chiusi, scuole e ospedali, preoccupandosi delle persone anziché soltanto degli ambienti: la startup trentina con sede a Rovereto lancia infatti un rivoluzionario sistema composto da sensori e algoritmi proprietari di machine learning che sono in grado di attuare una illuminazione umanocentrica molto simile a quella naturale e che, nei primi test condotti negli uffici di Trentino Sviluppo insieme al Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento, ha dato risultati promettenti, favorendo un aumento fino al 15% nella produttività e nel buon umore delle persone coinvolte. “L’idea di creare la startup mi è venuta quando sono andato in Danimarca per il mio percorso di studi magistrali”, spiega Luca Benedetti, cofondatore dell’azienda insieme a Francesco Brocca.
“Lì dove si passa dall’estremo del sole a mezzanotte estivo a giorni invernali molto bui mi sono accorto di come la mia capacità di concentrazione e l’umore cambiassero sensibilmente. E così ho pensato di creare un tipo di illuminazione che risolvesse questo genere di problemi, migliorando benessere e performance delle persone”.
Il mercato dello human centric lighting che si occupa di questi scopi esiste da anni, ma secondo Benedetti non è mai riuscito a decollare per l’incapacità di concentrarsi sugli aspetti corretti: “Si è sviluppata una metodica che consiste nel ricreare e attivare manualmente degli scenari di illuminazione che cambiano colore e intensità per imitare la luce naturale, mentre noi ci siamo concentrati su un sistema automatizzato che utilizza sensori ambientali, una centralina Internet of Things e algoritmi di Intelligenza Artificiale, oltre a dati reperiti dal web (come posizione geografica, calendario dell’alba e del tramonto, orario, eccetera) per garantire che la luce accompagni nel miglior modo possibile, senza intervento umano, la giornata delle persone, sfruttando le caratteristiche degli esistenti LED Tunable White, con cui si può regolare la temperatura del colore”.
Il sistema messo a punto dalla startup può variare da 1.800 a 6.500 gradi Kelvin, coprendo l’intensità e la colorazione che la luce naturale raggiunge dall’alba a mezzogiorno e poi fino al tramonto: “La luce calda rilassa maggiormente gli occhi perché ha meno toni di blu all’interno, che invece aumenta il contrasto tra gli oggetti e aiuta ad energizzare le persone”, spiega Benedetti. “Questa regolazione non necessita di nessun intervento, ma in ogni caso chi occupa la stanza può anche effettuarla manualmente nel caso in cui abbia bisogno di una luce più o meno intensa oppure calda, considerando poi che il sistema impara dalle preferenze degli utenti”.
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