Steatosi epatica: la dieta mediterranea a tempo limitato mostra risultati promettenti

Un protocollo di dieta mediterranea di 12 settimane, con o senza alimentazione a tempo limitato, ha mostrato miglioramenti nei fattori di rischio cardiometabolico, come il peso corporeo e la pressione sanguigna, nei pazienti con malattia steatosica epatica associata a disfunzione metabolica.

Un protocollo di dieta mediterranea di 12 settimane, con o senza alimentazione a tempo limitato, ha mostrato miglioramenti nei fattori di rischio cardiometabolico, come il peso corporeo e la pressione sanguigna, nei pazienti con malattia steatosica epatica associata a disfunzione metabolica (MASLD) e sovrappeso o obesità.

Se combinata con un’alimentazione precoce a tempo limitato, la dieta ha anche ridotto i livelli di A1c e la resistenza all’insulina.

Il crescente interesse per i benefici per la salute dell’alimentazione a tempo limitato ha spinto i ricercatori a testarne l’efficacia in combinazione con la dieta mediterranea, ampiamente considerata l’approccio dietetico ottimale per i pazienti con MASLD.

Lo studio randomizzato controllato, condotto ad Atene dal 2022 al 2024, ha coinvolto 59 pazienti con MASLD e sovrappeso o obesità (età media, 52,9 anni; 45,8% uomini; indice di massa corporea medio, 32,1).

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale ai gruppi di controllo (n = 19), alimentazione precoce a tempo limitato (n = 20) e alimentazione tardiva a tempo limitato (n = 20).

Tutti i partecipanti hanno seguito la dieta ipocalorica di tipo mediterraneo (500 kcal/giorno al di sotto del dispendio energetico a riposo), con il gruppo che ha mangiato in anticipo entro una finestra di 10 ore dalle 8:00 alle 18:00, il gruppo che ha mangiato in ritardo dalle 12:00 alle 22:00 e il gruppo di controllo che non ha seguito restrizioni di tempo.

Varie metriche di salute sono state raccolte al basale e a intervalli regolari durante l’intervento di 12 settimane, e la maggior parte sono state misurate anche a 8 settimane dopo l’intervento.

Questi parametri includevano la salute metabolica e lo stato di steatosi epatica, le misure antropometriche, la composizione corporea, la pressione sanguigna, il controllo glicemico e l’appetito soggettivo.

Tutti e tre i gruppi hanno mostrato una perdita di peso corporeo simile e perdita di massa grassa (14,8%-16,7%), insieme a significative riduzioni della pressione arteriosa (sistolica, 7%-12%; diastolica, 5%-12%) alla settimana 12, se confrontato con i valori basali.

La dieta mediterranea con alimentazione precoce a tempo limitato ha dimostrato miglioramenti significativi nei livelli di A1c e nei marcatori di insulino-resistenza alla settimana 12.

La steatosi epatica è diminuita del 6,5%-9,5% in tutti i gruppi alla settimana 12 rispetto al basale, ma la rigidità epatica è migliorata solo nel gruppo di alimentazione precoce con tempo limitato.

Non sono state osservate differenze significative nell’appetito soggettivo o nell’aderenza agli interventi tra i tre gruppi.

“I nostri risultati suggeriscono che un protocollo TRF 14:10 [alimentazione a tempo limitato] con una dieta ipocalorica mediterranea può essere un trattamento nutrizionale alternativo efficace, accettato e ben tollerato per gli individui MASLD”, scrivono gli autori.

Questo studio, condotto da Sofia Tsitsou, dell’Università Agraria di Atene, Atene, Grecia, è stato pubblicato online su Alimentary Pharmacology & Therapeutics.

Nonostante a tutti i partecipanti sia stata diagnosticata la MASLD, che indica steatosi epatica e almeno un fattore di rischio cardiometabolico, è stata osservata una significativa variabilità di questi fattori tra i partecipanti. Inoltre, i geni dell’orologio circadiano non sono stati misurati per valutare i cambiamenti nei parametri metabolici considerando i ritmi circadiani.

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