Avviato lo studio clinico AMOlaVita OdV sul Synchro Levels: primi 7 pazienti arruolati negli ospedali di Milano
Partito in Lombardia lo studio clinico promosso da AMOlaVita OdV sul Synchro Levels per supportare i pazienti con tumore metastatico del pancreas. Arruolati i primi 7 pazienti.
Avviato in Lombardia lo studio clinico promosso da AMOlaVita OdV
con l’integratore naturale Synchro Levels: arruolati i primi 7 pazienti
Una nuova ricerca sulla qualità della vita dei pazienti oncologici con tumore metastatico al pancreas
È ufficialmente partito lo studio clinico promosso da AMOlaVita OdV in collaborazione con cinque ospedali lombardi, dedicato ai pazienti affetti da tumore del pancreas in fase metastatica.
Il progetto ha preso il via presso gli ospedali San Carlo e San Paolo di Milano, dove sono stati arruolati i primi 7 pazienti coinvolti nella nuova sperimentazione sull’integratore naturale Synchro Levels.
L’obiettivo dello studio è valutare se il prodotto – utilizzato come supporto nutrizionale – possa contribuire a migliorare la qualità di vita, il benessere psicofisico e la tolleranza alle cure oncologiche.
Personalizzazione delle cure e medicina integrata: perché lo studio è importante
Negli ultimi anni si è consolidata la tendenza a un approccio clinico più personalizzato, capace di integrare ai trattamenti oncologici standard – chirurgia, chemio e radioterapia – strumenti complementari basati su evidenze scientifiche.
In questa direzione rientra il Synchro Levels, una formulazione nutraceutica a base di peptidi di pesce, già utilizzata in precedenti studi per supportare il metabolismo cellulare e favorire il recupero dei pazienti sottoposti a trattamenti oncologici intensivi.
Il nuovo trial, condotto in doppio cieco con placebo, prevede l’arruolamento complessivo di 51 pazienti, di cui 34 trattati con Synchro Levels e 17 con placebo.
Le strutture coinvolte nello studio
Oltre ai presidi milanesi, parteciperanno – dopo le autorizzazioni dei rispettivi comitati etici – altre realtà oncologiche lombarde:
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IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia
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Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza
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ASST Ovest Milanese – Ospedale di Legnano
L’Ospedale Sacco di Milano ha inoltre manifestato interesse a unirsi successivamente allo studio.
Lo annuncia il dr. Mauro Moroni, Direttore dell’Oncologia dell’ASST Santi Paolo e Carlo e vicepresidente di AMOlaVita OdV, evidenziando come alcuni pazienti stiano già assumendo l’integratore da un mese in concomitanza con i trattamenti chemioterapici standard.
Le basi scientifiche: risultati del primo studio e prospettive
Un primo trial clinico randomizzato, condotto nel 2023 dai prof. Torzilli e Donadon e pubblicato sulla rivista internazionale Cancers, aveva evidenziato l’efficacia del Synchro Levels nel:
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modulare l’espressione epigenetica delle cellule tumorali,
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sostenere l’attività mitocondriale,
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migliorare la funzionalità cellulare
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e favorire il recupero post-operatorio.
Secondo il prof. Matteo Donadon, oggi Ordinario di Chirurgia Generale all’AOU della Carità di Novara, questo approccio si inserisce nella visione della medicina integrata, che combina terapie convenzionali e interventi complementari basati su evidenze scientifiche, come nutrizione oncologica personalizzata, nutraceutica e tecniche di gestione dello stress (es. mindfulness).
Synchro Levels: caratteristiche e ricerca in corso
Il preparato, sviluppato da AuroraBiosearch in collaborazione con il prof. Mariano Bizzarri dell’Università Sapienza di Roma, è uno spray sublinguale pensato per supportare persone indebolite da patologie gravi o terapie invasive.
Parallelamente, AuroraBiosearch sostiene anche gli studi sui microRNA estratti da uova di pesce (trota e zebrafish), molecole che regolano l’espressione genica e mostrano potenzialità nel mantenimento della salute metabolica delle cellule, inclusi i modelli tumorali.
L’integratore è già presente nei protocolli di supporto in diverse strutture ospedaliere italiane.
Un aiuto per i pazienti più fragili
I malati colpiti da tumore del pancreas – spesso debilitati sotto il profilo nutrizionale, metabolico, immunologico ed emotivo – possono trarre beneficio da approcci integrativi che affiancano, e non sostituiscono, le terapie oncologiche standard.
Come ricorda il prof. Donadon:
“L’obiettivo è migliorare la tollerabilità delle cure, gestire le tossicità, favorire il recupero dell’ammalato e sostenere la persona nella sua complessità, all’interno di una medicina sempre più umana e integrata.”
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