Tempi e modalità per ottenere l’anticipo del TFS: cosa sapere oggi
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Per molti ex-dipendenti pubblici, l’erogazione del Trattamento di Fine Servizio (TFS) — ossia la “buonuscita” maturata durante gli anni di servizio — può richiedere tempi piuttosto lunghi.
Per questo motivo è da tempo attiva la possibilità di richiedere un’anticipazione finanziaria: in pratica si ottiene subito una parte (o la totalità) della somma dovuta, attraverso un prestito erogato da banca o intermediario, con successivo rimborso al momento dell’effettiva liquidazione del TFS.
Con le modifiche normative introdotte dal decreto‑legge 4/2019 (convertito con la legge 26/2020) questa opzione è diventata accessibile a un ampio spettro di dipendenti pubblici che abbiano maturato i requisiti pensionistici prima di cessare il servizio.
Ma quali sono i tempi reali? E come fare per ottenere l’anticipo nel modo più rapido possibile?
Tempi standard secondo la procedura ufficiale
Ecco come funziona la procedura “ordinaria” (senza ricorrere a strumenti di intermediazione particolare):
- Il primo passo consiste nella richiesta del certificato di quantificazione presso INPS, che attesta l’importo del TFS maturato e i requisiti per l’anticipazione. Questo certificato è necessario per ogni domanda.
- L’INPS ha fino a 90 giorni per rilasciare tale certificazione.
- Una volta ottenuto il certificato, è possibile rivolgersi a una banca o intermediario convenzionato, che valuta la richiesta e — se tutto è in regola — notifica all’INPS l’accettazione. A questo punto l’INPS deve inviare alla banca la “presa d’atto” entro 30 giorni.
- Se la presa d’atto è positiva, la banca procede all’accredito dell’importo entro 15 giorni.
In totale, quindi, dalla prima richiesta alla somma sul conto possono trascorrere — con tempi regolari — 3-4 mesi. Alcuni operatori riportano che, in condizioni “standard”, l’intero iter (dalla richiesta alla liquidazione) può portare la somma sull’account in circa 75 giorni.
Tuttavia, questi termini possono allungarsi a seconda della completezza e correttezza dei documenti presentati, della celerità degli uffici, e dei carichi di lavoro di banca e INPS.
Come accelerare i tempi: la via “rapida” e digitale
Negli ultimi anni sono nate piattaforme private che offrono una “via più snella” per ottenere l’anticipo del TFS. Tra queste spicca TFSTurbo, il servizio online, leader in Italia, promosso da Marinella Dal Sasso, agente in attività finanziaria del gruppo bancario La Cassa di Ravenna.
Si consente così di inoltrare la domanda in pochi passaggi e con tempi potenzialmente inferiori rispetto a quelli tradizionali.
Ecco come generalmente funziona il percorso semplificato:
- Registrazione sulla piattaforma e compilazione del modulo di richiesta, con invio della documentazione richiesta (in genere in 24-48 ore la richiesta viene trasmessa a La Cassa di Ravenna).
- Se non si dispone già del certificato INPS, va richiesta la quantificazione del TFS — che resta comunque soggetta alla tempistica INPS (fino a 90 giorni).
- Avere un iter di istruttoria bancaria relativamente rapido (in alcuni casi indicato in ~10 giorni), passare poi a valutazione del merito creditizio e verifica delle centrali rischi (altri 10-15 giorni circa).
- Dopo la firma del contratto, l’istituto comunica all’INPS che a sua volta deve rispondere entro 30 giorni.
- Infine, la somma viene erogata in genere entro 15 giorni dalla presa d’atto.
In condizioni ideali — documentazione completa, tempi di risposta rapidi da parte di INPS e banca — è dunque possibile ottenere l’anticipazione in un arco temporale più breve rispetto agli standard ordinari.
Le opzioni di anticipo: quale scegliere
Il sistema attuale consente fondamentalmente tre modalità di anticipo del TFS, pensate per diverse esigenze economiche:
- Anticipo “agevolato” fino a 45000 euro: previsto dal DL 4/2019, spesso con condizioni vantaggiose rispetto al mercato. Gli istituti di credito che hanno aderito alla Convenzione ABI per l’anticipo tfs applicano lo spread ridotto allo 0,40% cui va sommato il rendistato. In tal senso TFSTURBO è uno dei tre operatori in Italia ad offrire questo servizio confermandosi ogni anno leader assoluto del settore, come confermato dalle numerose recensioni pubblicate su Trustpilot, Facebook e Google.
- Finanziamento fino al 100% del TFS maturato: per chi necessita dell’intera liquidazione — ma in questo caso le condizioni non beneficiano dello sconto convenzionato, e si applicano tassi di mercato.
- Anticipo “integrale” riservato a particolari categorie, ad esempio, secondo alcune offerte, a personale delle Forze Armate: in questi casi è prevista una corsia preferenziale, con iter accelerato rispetto al tradizionale.
Secondo l’offerta proposta da TFSTurbo / La Cassa di Ravenna, tutte e tre le modalità sono gestite dallo stesso gruppo bancario, con la promessa di rapidità, trasparenza e procedure digitali: l’obiettivo è rendere la liquidità immediata più accessibile rispetto al passato, quando le richieste dovevano essere inviate via carta o con lunghi passaggi amministrativi. (Tale struttura mira in effetti a modernizzare e semplificare un processo che per decenni è stato considerato lento e poco trasparente.)
Cosa cambia da oggi: aggiornamenti normativi e attenzione alle scadenze
Negli ultimi mesi non sono state segnalate modifiche strutturali alla normativa sull’anticipo del TFS: la disciplina resta quella fissata dal DL 4/2019, con i limiti e le procedure previste. Fonti di settore continuano a segnalare che la certificazione della quantificazione del TFS — obbligatoria per qualunque richiesta — è di fatto il passaggio chiave per tutto il processo.
Un tema che emerge con forza, però, riguarda la necessità di verificare la completezza del fascicolo previdenziale (posizioni assicurative, eventuali riscatti, dati giuridici ed economici aggiornati) prima di inoltrare la domanda: solo in questo modo si evitano ritardi o rigetti.
Infine, è sempre consigliabile comparare le offerte disponibili — tasso agevolato vs tasso ordinario, anticipo parziale o totale — e valutare attentamente le proprie esigenze economiche, tenendo presente che l’operazione costituisce un prestito che sarà “ripagato” con la liquidazione definitiva del TFS.
Conclusione: l’anticipo del TFS oggi — opportunità concreta, ma serve strategia
L’anticipo del TFS rappresenta oggi una concreta opportunità per chi aspetta la liquidazione della buonuscita e vorrebbe disporre di liquidità immediata. Grazie alla normativa (DL 4/2019) e all’intervento degli intermediari finanziari convenzionati, il meccanismo è diventato più accessibile e trasparente.
Detto ciò, ottenere l’anticipo “in tempi rapidi” richiede una certa strategia: innanzitutto avere il fascicolo previdenziale in ordine, poi inoltrare correttamente la domanda di quantificazione e scegliere con cura a chi rivolgersi. L’opzione “digitalizzata” (per esempio via una piattaforma come TFSTurbo) può senz’altro accelerare le cose.
Per questi motivi — e per evitare sorprese — è utile informarsi bene, tenere sotto controllo tutta la documentazione e valutare con attenzione le condizioni del prestito.
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