Terra Santa, mons. de Raemy: “Intensificare la preghiera per la pace”

Un forte appello alla preghiera e alla solidarietà per la pace nel mondo e in Terra Santa arriva dall’amministratore apostolico di Lugano, mons. Alain de Raemy. In una lettera indirizzata ai fedeli della diocesi, il presule invita a intensificare i momenti di preghiera come risposta alla violenza e all’odio, con particolare attenzione alla drammatica situazione nella Striscia di Gaza. Annunciato anche un sostegno concreto: la diocesi anticiperà fondi per contribuire agli aiuti umanitari coordinati dal Patriarcato latino di Gerusalemme, che a luglio invierà oltre 200 tonnellate di viveri alla popolazione colpita.
L’esortazione apostolica
“Chiedo a tutte e a tutti di intensificare la preghiera personale per la pace nel mondo e in Terra Santa, come risposta a ogni tipo di violenza. Per superare l’odio e la barbarie, da ovunque esse provengano, è necessaria la promozione del rispetto reciproco, del dialogo e della carità”. È l’esortazione espressa dall’amministratore apostolico di Lugano, mons. Alain de Raemy, in una lettera rivolta a tutti i fedeli della diocesi. “e notizie sulle tante guerre del mondo – osserva il presule – continuano a sconvolgerci. Tra queste vi è la situazione della Terra Santa, con la preoccupazione per gli abitanti della Striscia di Gaza”. “Nei giorni scorsi – racconta il vescovo – ho avuto modo di contattare il Patriarcato di Gerusalemme: mi ha comunicato che durante questo mese di luglio invierà a Gaza oltre 200 tonnellate di viveri e che desidera continuare a sostenere la popolazione sofferente anche nei mesi a venire, offrendo generi alimentari, medicinali e sostegno alle scuole”.
L’impegno per la pace
“Ritengo che tutta la nostra diocesi possa partecipare alle sofferenze dell’intera popolazione della Striscia di Gaza, ferita per la violazione dei diritti umanitari e internazionali”, prosegue mons. de Raemy che chiede a presbiteri e comunità religiose di “avere un ricordo speciale per la pace durante le celebrazioni dell’Eucaristia, l’adorazione eucaristica, il Rosario o altri momenti di preghiera”. “Oltre a ciò, chiedo alle singole comunità, quando si ritiene più opportuno, di raccogliere offerte a favore dell’iniziativa del Patriarcato latino di Gerusalemme”, aggiunge il vescovo, precisando che “attraverso Sua Beatitudine, il cardinale Pizzaballa, faremo arrivare la nostra generosità alle popolazioni bisognose di Gaza. Dallo scorso mese di giugno egli riesce a essere nuovamente presente con la sua carità, a beneficio della popolazione intera, indipendentemente dal credo religioso delle persone”. Le offerte potranno essere raccolte entro il 15 settembre. “Vista l’urgente necessità, la diocesi – annuncia l’amministratore apostolico – anticiperà subito una somma per contribuire all’aiuto immediato di quelle popolazioni. Anche attraverso questo gesto desideriamo vivere la comunione nella Chiesa e col mondo”.
Fonte: Agensir
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