Tumori dell’endometrio operati con il robot ad Abano

Lug 17, 2025 - 00:00
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Tumori dell’endometrio operati con il robot ad Abano

ABANO TERME – Chirurgia di precisione e approccio mininvasivo per il trattamento dell’endometriosi profonda e dei tumori dell’endometrio. Al Policlinico Abano di Abano Terme l’U.O. di Ginecologia e Ostetricia, guidata dal dottor Manuel Maria Ianieri, ha potenziato la risposta a queste patologie femminili grazie all’utilizzo del robot da Vinci Xi, già in dotazione alla struttura e impiegato dall’Urologia e dalla Chirurgia Generale per interventi in ambito oncologico e funzionale.

La struttura sanitaria di piazza Cristoforo Colombo si colloca dunque all’avanguardia nel settore e si munisce di un’arma in più mettendo la robotica anche al servizio della salute della donna, in particolare in caso di patologie benigne o maligne che riguardano la chirurgia del retroperitoneo, cioè di strutture quali vasi, nervi, ureteri, parametri. 

  “La tecnologia che abbiamo a disposizione – spiega il dottor Ianieri – ci consente di raggiungere la cavità addominale attraverso quattro o cinque piccoli forellini dell’addome, all’interno dei quali passano strumenti miniaturizzati e ottiche che restituiscono su uno schermo le immagini dei tessuti, delle parti anatomiche e dei linfonodi ingrandite di dieci volte e con una visione tridimensionale.

Il chirurgo muove gli strumenti da una consolle e può compiere movimenti con precisione millimetrica in modo da intervenire anche in sedi anatomiche molto difficili da raggiungere, dati i maggiori gradi di libertà della robotica rispetto alla laparoscopia, soprattutto in alcune aree della pelvi”.

A questo si aggiunge anche il know-how e l’esperienza dei professionisti del Policlinico Abano e del dottor Ianieri, che ha maturato un’ampia esperienza in questo settore al Policlinico “A. Gemelli” di Roma e rappresenta un punto di riferimento nazionale in particolare per le pazienti affette da endometriosi profonda o dolori pelvici cronici.

Mininvasività

L’utilizzo della robotica, così come quello della laparoscopia, consente ovviamente un recupero più rapido e meno rischi di complicanze di parete addominale rispetto alla chirurgia laparotomica, cioè quella “a cielo aperto” che prevede un’incisione dell’addome, oltre ovviamente a un migliore risultato estetico.

Ciò favorisce anche un minor dolore durante la degenza post-operatoria. “Nella nostra struttura – aggiunge Ianieri – consideriamo questi approcci mininvasivi lo standard di cura per la maggior parte delle patologie ginecologiche, conservando invece l’approccio laparotomico a pochi selezionati casi”.

Le patologie 

Il carcinoma dell’endometrio è un tumore maligno, la neoplasia ginecologica più comune nei Paesi occidentali e colpisce prevalentemente le donne in post-menopausa. “Il segnale più importante da non trascurare – specifica il dottor Ianieri –  è il sanguinamento uterino anomalo.

In particolare, il campanello d’allarme più frequente è il sanguinamento post-menopausale, a seguire ci sono le mestruazioni abbondanti o irregolari in pre-menopausa e le perdite vaginali anomale. Al Policlinico Abano abbiamo tutte le strumentazioni per effettuare una corretta diagnosi e poi procedere con le soluzioni chirurgiche più indicate”.

Per quanto riguarda l’endometriosi profonda, si tratta di una forma di endometriosi in cui le lesioni endometriosiche infiltrano le strutture retroperitoneali. Questo significa che il tessuto endometriale, che normalmente si trova all’interno della cavità uterina, per una serie di possibili multiple teorie, può arrivare a svilupparsi in sedi ectopiche, ossia al di fuori della cavità, e invadere altri organi, come il retto, il sigma, la vagina, la vescica o gli ureteri. 

  “L’endometriosi profonda – sottolinea il dottor Ianieri – riguarda più comunemente donne con età tra i 20 e 45 anni, ma può essere sintomatica anche prima dei 20 anni o in post-menopausa. Può causare sintomi più severi rispetto ad altre forme di endometriosi, come dolore intenso, problemi intestinali o urinari e, in alcuni casi, infertilità”. 

Questo tipo di endometriosi è la forma più complessa da trattare chirurgicamente, soprattutto per le potenziali complicanze funzionali che richiedono una particolare attenzione all’innervazione pelvica.  “Il Robot – conclude lo specialista – ci permette un’ottima visione del campo chirurgico e di operare con più facilità alcuni selezionati casi di endometriosi complessa.

Siamo molto soddisfatti di proseguire il nostro percorso della chirurgia robotica, perché sottolinea la nostra attenzione e quella della Direzione del Policlinico per le tecnologie più recenti e per le donne che si affidano alle nostre cure”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia