Tunisia: diverse vittime per annegamento in mare, il ministero della Salute lancia un appello alla vigilanza

Diverse vittime per annegamento hanno riacceso l’allarme sulla sicurezza in mare in Tunisia. A Soliman, nel governatorato di Nabeul, le unità della protezione civile hanno recuperato domenica 29 giugno i corpi di due giovani di Grombalia, annegati il giorno precedente. Le ricerche sono state rese difficili dal mare agitato e dai forti venti. Il giorno prima, una diciassettenne aveva perso la vita sulla stessa spiaggia, trascinata via dalle correnti. Un’altra preoccupazione riguarda Kélibia, dove proseguono le operazioni di ricerca per una bambina di età inferiore ai cinque anni, scomparsa sabato mentre giocava su una boa gonfiabile e trascinata in mare dalle correnti. Le squadre della Marina, della Guardia marittima e della Protezione civile sono al lavoro per ritrovarla. Altro incidente è stato registrato a Mahdia, dove ieri una diciannovenne è stata trovata annegata in una zona rocciosa non sorvegliata. Nella stessa area la scorsa settimana sono morti tre membri di una stessa famiglia di Moknine.

Il ministero della Salute ha lanciato un accorato appello alla vigilanza, rivolto in particolare alle famiglie. Un comunicato stampa diffuso ieri ha sottolineato il ruolo cruciale dei genitori nella protezione dei propri figli. Tra le raccomandazioni principali, spiccano l’importanza di non lasciare mai i bambini nuotare da soli, né in mare né in piscina, e di sorvegliarli costantemente, evitando distrazioni come telefoni o conversazioni. È inoltre fondamentale privilegiare le spiagge sorvegliate e rispettare sempre le bandiere di segnalazione. Il ministero della Salute tunisino ha anche ribadito l’importanza di insegnare ai bambini a nuotare fin da piccoli e di proteggere le piscine private con barriere e recinzioni adeguate. Se da un lato l’estate è sinonimo di relax e divertimento, essa rimane un periodo ad alto rischio lungo le coste tunisine. Il ripetersi di queste tragedie evidenzia l’urgente necessità di sviluppare una vera e propria cultura della prevenzione, sia a livello individuale che collettivo.

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