Tunnel suportuale, il Mit revisiona il piano investimenti di Aspi: “Avvio del bando di gara quanto prima”

Genova. “Tra i dossier più significativi all’attenzione del Ministero vi è quello del nodo di Genova, del Nodo di Bologna e della A13 Bologna-Ferrara. La finalità principale è l’avvio del bando di gara quanto prima del tunnel subportuale a Genova e la definizione delle priorità di progettazione delle grandi opere”. Con queste parole, contenute in una nota stampa diramata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti questa mattina, torna nel dibattito pubblico il nodo dei finanziamenti delle grandi opere legate ai piani di investimento di Autostrade per l’Italia, ad oggi in fase di “revisione e razionalizzazione”, come lo stesso Mit specifica.
Secondo quando riferito da Roma, il ministero sta “conducendo una valutazione puntuale dei progetti, finalizzata a verificare la fattibilità tecnico-economica delle grandi opere, l’ammissibilità rispetto ai vari criteri normativi, tecnici e funzionali e la loro congruità, anche confrontandoli con le esigenze espresse dai dati dei flussi di traffico e dai livelli di servizio rilevati, anche per agevolare il completamento degli iter di approvazione dei Pef regolatori previsti dalla normativa vigente nel più breve tempo possibile“.
Il focus, quindi, sul tunnel subportuale, l’opera inserita nell’accordo tra Aspi e gli enti locali sui risarcimenti a seguito del crollo di Ponte Morandi, e che oggi vede avviato il lotto zero (le demolizioni a ponente in area portuale) e per nei prossimi mesi dovrebbe veder partire gli interventi in zona Foce propedeutici all’avvio dei cantieri veri e propri.
Il progetto del tunnel subportuale ad oggi è sicuramente uno dei principali progetti a livello nazionale, ma non è l’unico di Aspi atteso nell’area genovese: sono diverse infatti le progettazioni rimaste ancora sulla carta e che aspettano la “messa a terra”, tra via libera definitivi in arrivo o appunto una definizione del piano economico e finanziario definitivo. Tra questi il tunnel della Fontanabuona, il rifacimento dello svincolo di Pegli e, soprattutto, la Gronda di Ponente: nessuno di questi è stato espressamente citato dalla nota stampa del ministero, che appunto parla di un generico “nodo di Genova”. “Forte impegno del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, per le analisi che si stanno compiendo congiuntamente alla Regioni maggiormente coinvolte, al fine di promuovere infrastrutture moderne e sostenibili, al fianco dei territori e a servizio dello sviluppo del sistema Paese – conclude il comunicato – Si rileva anche soddisfazione per il corretto e proficuo rapporto instaurato con le Regioni per la risoluzione di un tema non facilissimo“.
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