Allarme "zanzare virali": Crisanti boccia la risposta del governo su West Nile e altre arbovirosi
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Non solo West Nile: una serie preoccupante di virus emergenti e una risposta giudicata incompleta e tardiva
Il rischio legato alle zanzare vettori di malattie infettive è tornato in primo piano con l’aumento dei casi di West Nile Virus, ma non si limita a questo: anche dengue, chikungunya, febbre gialla, Blu Tongue e perfino un possibile ritorno della malaria preoccupano esperti e cittadini. In Italia, il problema non è solo il virus in sé, ma anche la diffusione facilitata da vettori sempre più pervasivi.
È il professor Andrea Crisanti, noto microbiologo, a definire l’azione del governo sul tema come «sciatta, tardiva e inutile», sottolineando come la reazione istituzionale sia inadeguata a fronte di una minaccia concreta e in evoluzione.
I numeri del West Nile in Italia: da allarme a sorveglianza rafforzata
Nel 2025, i casi confermati di infezione da West Nile sono saliti da 32 a 89 in pochi giorni, con la tragica conseguenza di almeno otto decessi, ai quali si è aggiunta un’ulteriore vittima in Campania.
Secondo un altro bollettino ufficiale, i casi finora accertati nel corso dell’anno includono 23 di tipo neuro-invasivo, che comportano un rischio elevato di complicazioni gravi
Questi dati si inseriscono in una tendenza già preoccupante. Nel 2024, l’Italia aveva registrato 484 casi con 36 decessi, mentre nel 2023 erano stati segnalati 394 casi e 32 morti
Una rampante crescita confermata anche dal contesto europeo, dove l’Italia figura tra i Paesi più colpiti –.
West Nile, una realtà subdola: asintomatici, test rari, focolai difficili da circoscrivere
Il West Nile virus è noto per essere prevalentemente asintomatico: nella maggior parte dei casi causa sintomi lievi o nulla, mentre solo circa 1 persona su 150 sviluppa forme gravi come encefalite o meningite, soprattutto in soggetti anziani o immunodepressi. Ciò implica che molti casi rimangono invisibili, contribuendo alla diffusione silente del virus.
La tracciatura dei focolai – dal Nord, dove erano inizialmente concentrati, fino al Centro-Sud – resta complessa e frammentata. Nonostante l’attivazione obbligatoria della sorveglianza epidemiologica ed entomologica nelle 31 province a rischio (incluso Roma, Napoli, Torino, Venezia), secondo Crisanti si opera con negligenza e superficialità
Oltre il West Nile: un’impennata di altro tipo di contagi, tra importati e autoctoni
L’attenzione non si ferma al solo West Nile. Tra gennaio e luglio 2025:
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5 casi confermati di WNV, di cui 4 neuro-invasivi
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98 casi di dengue, in massima parte correlati a viaggi esteri.
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32 casi di chikungunya, anche in questo caso per lo più importati
Questi numeri confermano come l’Italia affronti una pressione crescente da arbovirosi multiple, favorita dal cambiamento climatico e dalla diffusione di zanzare vettori sul territorio.
La denuncia di Aodi: serve un allarme reale, non una reazione tardiva
Il prof. Foad Aodi, leader di diverse associazioni mediche, lancia l’allarme auspicando piani omogenei e azioni integrate tra Stato e Regioni. Nel 2025 si contano già 7 decessi per West Nile, con oltre 150 casi complessivi tra il 2024 e oggi –.
Il suo appello include:
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maggiore disinfestazione e informazione pubblica;
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rafforzamento della sorveglianza sanitaria e veterinaria;
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coerenza nelle misure preventive, comprese le restrizioni sulla donazione di sangue in 31 province –.
Tra prevenzione e impreparazione, una sfida che non possiamo ignorare
I numeri del West Nile e delle altre arbovirosi sono preoccupanti, ma ancora più inquietante è la lentezza e la superficialità della risposta pubblica. Se le zanzare sono vettori connessi al clima e all’ambiente, la difesa deve essere sistemica: prevenzione, informazione, sorveglianza efficace e volontà politica integrata.
È diventato urgente un intervento serio e tempestivo: difendere la salute pubblica significa agire adesso, non inseguire le emergenze quando sono già fuori controllo.
Leggi anche: Virus West Nile, ecco l’informativa del Ministro Schillaci sulle misure di prevenzione
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