Boom incidenti in montagna, raddoppiati i morti in Alto Adige. “Nello zaino l’i-Pad ma non la giacca a vento”

Agosto 26, 2025 - 19:00
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Boom incidenti in montagna, raddoppiati i morti in Alto Adige. “Nello zaino l’i-Pad ma non la giacca a vento”

Il boom del turismo in montagna, che si sta registrando questa estate, comporta purtroppo anche un aumento degli incidenti. A livello nazionale il Soccorso alpino riscontra un aumento del 15-20% degli interventi.

Numero morti raddoppiati in Alto Adige

In Alto Adige il numero dei morti è addirittura raddoppiato, sono già 15. Simile è la situazione nel vicino Trentino. Secondo il presidente del Cnsas Alto Adige, Alberto Covi, “le cause sono svariate, non solo la maggiore accessibilità alla montagna, ma anche il grande numero di persone impreparate. Frequentano la montagna come se fossero in città oppure in spiaggia”.

soccorso alpino
Boom incidenti in montagna, raddoppiati i morti in Alto Adige. “Nello zaino l’i-Pad ma non la giacca a vento” (foto Ansa-Blitzquotidiano)

Quello dell’aumento di incidenti in montagna è un fenomeno nazionale, ma ovviamente è più accentuato sull’arco alpino. “In Alto Adige, solo tra giugno e luglio, abbiamo registrato un aumento di 130 interventi”, conferma Covi.

“Nello zaino l’Ipad, ma non la giacca a vento”

Sarà la voglia di quiete e natura incontaminata, sarà il desiderio di camminare e dormire al fresco: il turismo di montagna non conosce crisi, anzi. Con il numero dei vacanzieri cresce però anche quello dei sinistri. Il presidente del Cnsas Alto Adige evidenzia “l’impreparazione fisica, ma anche quella alle mutabili condizioni atmosferiche. Il meteo può infatti cambiare da un momento all’altro”.

Chi parte per una gita in montagna, secondo Covi, spesso “nello zaino mette l’Ipad, ma non la giacca a vento e i guanti”. “Notiamo durante i nostri interventi soprattutto scarpe totalmente inadatte alla montagna”, come gli sneaker da città.

Una buona scarpa da escursionismo deve invece coprire la caviglia e avere una suola Vibram. Covi stima che la metà degli interventi riguardano le scarpe inadeguate. “Si tratta per noi di uscite evitabili, che portano via tempo e uomini ad interventi più importanti”, spiega con rammarico.

Raddoppiati anche gli incidenti con le e-bike

La sfida, secondo l’esperto, è quella di educare le persone che frequentano la montagna “all’ambiente e all’approccio” e di conseguenza all’attrezzatura. Un compito difficile che spetta non solo al Cai, ma anche alle associazioni turistiche e agli albergatori. “Devono istruire queste persone che la montagna è un ambiente diverso da quello marino o dalla città”, sottolinea il presidente del Cnsas Alto Adige.

In Alto Adige non sono solo raddoppiati i morti in montagna, ma anche gli incidenti con le e-bike. “Le bici elettriche permettono persone che non sono preparate fisicamente di arrivare a quote, dove normalmente a piedi non arriverebbero. Gli incidenti si verificano soprattutto durante la discesa, quando subentra anche stanchezza e c’è un calo della concentrazione. Una bicicletta elettrica pesa dai 20 e 25 chili e in discesa sullo sterrato è più difficile da controllare.

“Notiamo che le cadute hanno delle gravissime conseguenze, come fratture agli arti, fratture craniche. Anche in questo caso serve consapevolezza”, sottolinea Covi.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia