Cariaggi stanzia 40 milioni in innovazione e green fino al 2030
Cariaggi si riconferma tra i protagonisti di Pitti Filati, portando alla 97esima edizione della fiera fiorentina la propria proposta autunno/inverno 2026-27 all’insegna di comfort, eleganza e impalpabilità delle fibre naturali, marchio di fabbrica dell’azienda italiana specializzata nel cashmere. Una collezione pensata per offrire una “bellezza silenziosa – ha raccontato a Pambianconews Cristiana Cariaggi, membro del consiglio di amministrazione e direttrice sustainability dell’azienda – che non ha bisogno di tempo per farsi notare, ma si rivela nel puro piacere sensoriale”.
A fare da sfondo alla proposta di filati, una prima metà del 2025 ormai al giro di boa “dai risultati comunque soddisfacenti, nonostante le criticità del contesto macroeconomico”, ha spiegato la manager. Il primo semestre di Cariaggi è volto al termine con una flessione contenuta al 2% e, anche per l’intero anno, al momento il sentiment dell’azienda si traduce in un calo atteso ancora single digit, “non superiore al 5 per cento”, a fronte di una congiuntura che rende comunque “difficile fare previsioni”. Il 2024 si era chiuso a quota 121 milioni per l’azienda marchigiana, rispetto ai 140 del 2023, di cui il 60% generato dall’Italia e il 40% dalle vendite estere. Positivo il margine operativo lordo (14 per cento).
“Siamo in una fase di ‘soft landing’, ma il mondo del lusso – nostro riferimento – ci sta premiando orientandosi sempre di più verso fibre naturali e più sostenibili. Il contesto rimane complesso, ma l’azienda è strutturata per procedere guardando al futuro e proseguire con gli investimenti iniziati”. Nello specifico, guarda al 2030 il programma di investimenti da 40 milioni di Cariaggi e che si traduce in nuove strutture e potenziamento di quelle esistenti, rinnovamento dei macchinari, ricerca in nuove tecnologie, anche in chiave più sostenibile, formazione. Tutte mosse, dunque, per mantenere l’azienda al passo con i tempi e fare sì che resti competitiva su un mercato che corre.
Attualmente Cariaggi conta 300 dipendenti e oltre 1.200 clienti in tutto il mondo, con una produzione interna tecnologicamente avanzata realizzando filati altamente innovativi in un perimetro aziendale di 40mila metri quadrati coperti.
Recentemente il player ha messo a segno un’operazione di filiera entrando nel capitale di Ritorcitura Vignolini, di cui ha acquisito il 25 per cento. L’operazione, aveva spiegato l’imprenditrice, non è che il naturale coronamento di una collaborazione di lunga data con la realtà pratese fondata nel 1970, nella rete di terzisti di Cariaggi. Non si è trattato però – esclude Cariaggi – dell’inizio di una strategia più sistematica ma resterà, almeno per ora, un’operazione isolata: “Al momento ci stiamo concentrando sulle nostre strutture interne, non su nuove acquisizioni”.
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