Carolyn Bessette: come ha creato il suo stile e perché ispira ancora oggi la moda. La serie tv American Love Story riaccende i riflettori sull'icona della moda minimalista
Giovani, innamorati, famosi e soprattutto: elegantissimi. John F. Kennedy Jr. e Carolyn Bessette sono stati davvero la royal couple di New York negli anni Novanta. Erede di una dinastia di politici lui, ex PR di Calvin Klein e musa della moda lei, insieme hanno incarnato il sogno americano. Una nuova serie tv – American Love Story – accende i riflettori sulla loro storia, finita tragicamente con lo schianto nell’Oceano Atlantico del Piper Saratoga, pilotato dallo stesso John F. Kennedy, su cui viaggiavano il 16 luglio 1999. Fari puntati anche sullo stile della coppia più chic dei Nineties, ma non senza polemiche. Nell’attesa di vederla sullo schermo, è tempo di riscoprire lo stile senza tempo di Carolyn Bessette, che continua a ispirare star e passerelle.
Carolyn Bessette e il potere degli abiti
Sono passati più di 25 anni dalla scomparsa di Carolyn Bessette, ma guardando le sue foto non sembra passato un giorno. Anzi: i suoi look sono freschi e attuali. L’abito da sposa? Perfetto anche nel 2025. Quei jeans li abbiamo tutte nell’armadio. I sandali con i listini? Potremmo acquistarli domani. Estremamente riservata, Bessette rifuggiva le interviste e lasciava che fossero gli abiti a parlare per lei.
Una volta entrata nell’occhio dei media per la sua relazione amorosa con il “principe d’America” John F. Kennedy Jr., ha saputo usare ciò che indossava come scudo e protezione dall’occhio implacabile dei tabloid e, al tempo stesso, come mezzo di espressione di sé. Un’arte che aveva affinato in anni di lavoro per Calvin Klein prima al settore vendite, poi come PR.

John F. Kennedy e Carolyn Bessette nel 1997 (Credit Image: © Nancy Kaszerman/ZUMAPRESS.com)
Se Bessette è diventata un’icona di stile non è per le griffe o per gli abiti da sera, ma per la capacità di creare un suo stile oltre le mode e i trend del momento. Di interpretare lo spirito del suo tempo, cioé il minimalismo degli anni Novanta, in un modo né facile né scontato. Non a caso, perfino Gianni Versace la citava tra le sue muse.
L’aggettivo “classico” viene spesso confuso con “datato” o “prevedibile”, quando in realtà indica la capacità di andare sempre bene, e di sapersi adattare a molti contesti diversi. Che sia un disco, un libro, un cocktail o un abito: un classico è quel pezzo che non ti tradirà mai. In questo senso, lo stile di Carolyn Bessette era molto classico ed estremamente personale al tempo stesso. La moglie di JFK jr. conosceva bene la sua comfort zone, ma sapeva giocare con le scollature, dosare gli accessori, osare pennellate di colore (come il famoso cappotto rosso con cui passeggiava a New York).
Le polemiche sugli outfit della serie tv
Con queste premesse, è facile immaginare che l’asticella per la serie tv American Love Story fosse molto alta. Ryan Murphy, creatore della serie, ha condiviso online le prime foto dei due protagonisti: Paul Kelly e Sarah Pidgeon. Peccato che le reazioni dei fan non siano state entusiaste. Non tanto per la scelta degli attori-sosia, ma per i primi look di Sarah/Carolyn. La tonalità di biondo è troppo fredda e innaturale, il trench le cade male addosso e sembra di scarsa fattura, le pose sembrano “da catalogo di H&M”, come scrive qualcuno su X.
Insomma: per un’icona dallo stile curato e senza sforzo, sono troppi errori. E troppo evidenti: i capi saranno simili agli originali, ma tutto nel complesso risulta forzato e finto, poco vissuto.
Come replicare lo stile di Carolyn Bessette
Le molte critiche rivolte alla serie (prima ancora di averla vista!) testimoniano l’impatto che Carolyn Bessette ha ancora oggi sulla moda. Sui social si moltiplicano gli account dedicati ai suoi look e i video tutorial per pettinarsi o vestirsi come lei. Replicarne l’aura forse è impossibile, ma si può prendere ispirazione dalle molte lezioni che ci ha lasciato. Regola numero uno: investire in capi di buona qualità, e in un ottimo fit. L’oversize non è per tutte, così i tagli estremi: investire in un abito tagliato e cucito alla perfezione sul è la carta vincente per sentirsi sempre in ordine.

John F. Kennedy Jr. e Carolyn Bessette a New York. (Photo by Evan Agostini/Liaison)
Carolyn Bessette prediligeva la praticità di capi basici, che sono l’ABC di qualunque guardaroba, ma la differenza tra un cappotto nero e quel cappotto nero sta nella fattura. Amava le creazioni di Yohji Yamamoto, le borse minimal di Prada, i cappotti Valentino. Oggi, probabilmente, si lascerebbe tentare dal minimalismo elevato di Jil Sander, dai pullover di The Row e forse dagli accessori Proenza Schouler. Oltre, ovviamente, all’adorato Calvin Klein.
Lezione numero due: conoscere ciò che funziona, ed essere costanti. È vero che la moda è sperimentazione, e che parte del divertimento sia cambiare, ma è altrettanto importante avere un capsule wardrobe di capi che funzionano per noi e che ci valorizzano.

Carolyn Bessette fotografata a New York (Lawrence Schwartzwald/Sygma via Getty Images)
Una camicia di buona fattura, un paio di pantaloni che calzano a pennello, un cappotto colorato, un tubino nero, un paio di stivali comodi dalla linea elegante: quando non si sa cosa mettere, entrano in gioco loro. Carolyn Bessette comprava più capi identici, come i dolcevita neri: se una cosa funziona, perché cambiare?
È vero che gli accessori rifanno i look, ma Carolyn Bessette incarnava perfettamente la filosofia minimalista degli anni Novanta. Tendeva a ripetere pochissimi accessori fidati: le borsette di perline, i cerchietti tartarugati, i sandali con i listini, gli occhiali scuri dalla montatura ovale e, ovviamente, il rossetto rosso. Gioielli? Pochissimi e quando necessari: indossava gli orecchini, ad esempio, quasi esclusivamente con i capelli raccolti.

Camicia bianca, sandali neri e nessun gioiello: il compendio di stile Carolyn Bessette
Vestirsi per la vita vera, non per i fotografi
Tutto questo però è solo il punto di partenza. Ciò che faceva la differenza nel suo stile era la capacità di viverlo. Carolyn Bessette non si vestiva mai per i fotografi, per gli eventi, per essere guardata. Al contrario, si vestiva per affrontare la sua nuova vita da signora Kennedy nel modo più discreto possibile, cercando di non attirare gli sguardi (ma perfino lei è stata bacchettata dalle riviste per un cappellino nero). I suoi abiti ci risultano così familiari – longuette, dolcevita, jeans, stivali col tacco – perché sono l’uniforme delle nostre giornate.
Sono vestiti da vivere, non da postare su Instagram: per questo è fondamentale che siano di impeccabile fattura, capaci di durare nel tempo. Non sappiamo che rapporto avrebbe avuto la signora Bessette Kennedy con i social media: è scomparsa nel 1999 in un incidente aereo, insieme al marito e alla sorella. Ma siamo pronti a scommettere che non l’avremmo mai e poi mai vista fare un fit check su Instagram. Anzi, probabilmente non avrebbe mai aperto l’account.
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