Celebrati al cimitero di Giubiano i caduti varesini delle Guerre d’Indipendenza

Anche quest’anno, come da tradizione, l’Associazione Varese per l’Italia XXI Maggio 1859 ha celebrato i caduti varesini delle Guerre d’Indipendenza con una cerimonia solenne e partecipata al cimitero Monumentale di Giubiano.
Davanti alla lapide che ricorda i garibaldini bosini, protagonisti del Risorgimento italiano, si sono riunite numerose associazioni d’arma con i loro labari, dando vita a un momento di memoria collettiva che ha unito passato e presente.
Una cerimonia tra memoria e valori
Alla commemorazione hanno preso parte: Il gruppo canterino Bosino, il Gruppo 3 Leoni, il Gruppo Alpini di Varese, l’Associazione Combattenti e Reduci, gli Autieri, i Marinai e l’Aviazione, il Corpo Militare della Croce Rossa e le Crocerossine. Un’occasione per rendere onore a chi ha sacrificato la propria vita per l’unità e la libertà del nostro Paese, ma anche per riaffermare il valore della memoria storica in chiave locale.
Il ricordo di tre soci nel futuro famedio
Luigi Barion, presidente dell’associazione, ha aperto la cerimonia con un intervento che ha ricordato il significato del Risorgimento per Varese, sottolineando che nel famedio in fase di realizzazione saranno ricordati anche tre soci del sodalizio: Giovanni Valcavi, Angelo Monti e un terzo nome che sarà comunicato prossimamente.
«Ringrazio tutti i presenti – ha detto Barion – per aver voluto partecipare a questo momento che rinsalda il legame tra la nostra città e i valori risorgimentali. Il famedio sarà un luogo simbolico dove onorare la memoria dei nostri concittadini che hanno incarnato questi ideali».
Le parole del vicesindaco Ivana Perusin
Alla cerimonia è intervenuta anche Ivana Perusin, vicesindaco di Varese, che ha sottolineato il ruolo del territorio nel mantenere vivi i valori di patria e libertà:
«Varese ha sempre saputo custodire la memoria del Risorgimento, non solo attraverso le celebrazioni, ma anche con un’attenzione concreta alla storia locale – ha dichiarato –. È importante trasmettere questi ideali alle nuove generazioni».
Omaggio a Giovanni Valcavi, tra musica e raccoglimento
Il momento più toccante si è svolto davanti alla tomba dell’avvocato Giovanni Valcavi, primo presidente dell’associazione. Alla presenza della madrina Paola Bassani Valcavi, vedova del compianto presidente, è stato osservato un raccoglimento sulle note del violino suonato da Alessandro Premoli, docente del Liceo Musicale di Varese.
Una chiusura intensa e sentita, che ha unito ricordo personale e memoria storica, in un contesto che ogni anno rinnova il legame della città con le sue radici risorgimentali.
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