Castle of Heart Retold Recensione
 
                                
 Sviluppato dal team polacco 7Levels, Castle of Heart Retold riporta sui nostri schermi un titolo originariamente rilasciato su Nintendo Switch nel 2018, che si presenta oggi con una nuova veste grafica, miglioramenti al gameplay e un lancio in contemporanea sulle principali piattaforme. Vediamo se potrà ritagliarsi un suo spazio in un mercato molto competitivo.
Sviluppato dal team polacco 7Levels, Castle of Heart Retold riporta sui nostri schermi un titolo originariamente rilasciato su Nintendo Switch nel 2018, che si presenta oggi con una nuova veste grafica, miglioramenti al gameplay e un lancio in contemporanea sulle principali piattaforme. Vediamo se potrà ritagliarsi un suo spazio in un mercato molto competitivo.
Castle of Heart Retold - Sangue e pietra
La trama di Castle of Heart Retold è poco più di un pretesto per lanciarci nella mischia; uno stregone ha venduto l'anima a Chernobog, malvagia divinità slava, allo scopo di ottenere il potere necessario a soggiogare il mondo. Il suo intento lo porta a dare la caccia ad una sacerdotessa, protetta però dal suo amato, il nobile cavaliere Svaran, protagonista della nostra storia. Infuriato da questo atto di ribellione lo stregone lancia una maledizione, tramutando in pietra Svaran e l'intero villaggio. Non tutto è però perduto; una lacrima versata dalla fanciulla prima di essere catturata è in grado di spezzare la maledizione che attanaglia Svaran, liberando completamente il suo corpo dalla fredda pietra... o forse no? [caption id="attachment_1109551" align="alignnone" width="1200"] Castle of Heart Retold include sporadiche sequenze animate.[/caption]
 Castle of Heart Retold include sporadiche sequenze animate.[/caption]
La fretta è cattiva consigliera
La maledizione di Svaran è infatti il pretesto per la meccanica principale di Castle of Heart Retold. A prima vista infatti il titolo di 7Levels si presenta come un platform 2D con una spiccata componente action; Svaran si muove ambienti tridimensionali, alcuni dei quali esteticamente più piacevoli di altri, e il suo scopo è raggiungere la fine di ciascuno dei venti livelli che dovrà affrontare nella sua avventura. Fino a qui tutto normale. Il problema è che la maledizione che lo aveva tramutata in pietra non è del tutto spezzata, e i punti salute di Svaran scenderanno inesorabilmente fino a causarne la morte, per tutta la durata del gioco. L'unico modo per evitare la sua fine prematura è raccogliere specifici cristalli, ottenibili sconfiggendo i nemici o semplicemente raccogliendoli nella mappa. Il calo della salute influisce anche in maniera rilevante sulla nostra capacità di infliggere danno; Svaran porta infatti con sé la sua fidata spada, ma può anche raccogliere armi trovate per terra o droppate dai nemici, aumentando il suo potenziale offensivo e soprattutto rendendolo più variegato, potendo ad esempio equipaggiare armi a distanza o in grado di infliggere danni elementali. Quando la salute scende sotto un certo livello tuttavia, il braccio sinistro di Svaran si frantuma, rendendolo incapace di usare un'arma secondaria e limitandolo alla semplice spada, almeno fino al recupero di punti salute fino al superamento della sopracitata soglia. [caption id="attachment_1109552" align="alignnone" width="1200"] I combattimenti in Castle of Heart Retold sarebbero anche piacevoli... se non fossero di per sé una perdita di tempo e quindi salute.[/caption]
 I combattimenti in Castle of Heart Retold sarebbero anche piacevoli... se non fossero di per sé una perdita di tempo e quindi salute.[/caption]
Un problema di fondo
Questa meccanica, sulla quale si basa buona parte dell'esperienza, rende certamente intrigante le prime fasi della nostra avventura, spingendoci ad accelerare i tempi e coniugare rapidità ed esplorazione in maniera il più efficiente possibile. Ben presto però emergono i primi problemi; la necessità di muoversi rapidamente effettivamente c'è ed è ben integrata, dal momento che la salute scende in maniera evidente e risulta estremamente pressante nel momento in cui si cerca di combattere i nemici. Quello che manca tuttavia è il rovescio della medaglia, ossia le motivazioni per NON accelerare i tempi. Esistono infatti dei collezionabili, quattro per livello, necessari anche a raggiungere il vero finale del titolo, ma essi sono indicati abbastanza chiaramente da lucine viola che fluttuano sullo schermo quando ci troviamo nei loro paraggi, quindi non c'è particolare motivo di dedicarci all'esplorazione; l'unica cosa che potremmo trovare sono infatti cristalli che rigenerano la nostra salute, che comunque abbiamo perso investendo tempo per cercarli. Lo stesso vale per i nemici, in maniera ancora più rilevante; ciascuno di essi rigenera la nostra salute di una quantità pari a quella di un cristallo recuperato sulla mappa, ma il tempo necessario a sconfiggerli, specialmente nelle fasi finali, porta spesso a perdere più salute di quella recuperata, specialmente in caso di ulteriori ferite subite nel combattimento. Queste due scelte di design, unite all'enorme quantità di checkpoint separati da una ventina di secondi di gameplay e in grado di ricaricare del tutto la nostra salute una volta raggiunti per poi resuscitarci immediatamente ad ogni morte senza subire il minimo malus, rende immediatamente chiara l'unica strategia possibile in Castle of Heart Retold. Correre, saltare in testa ai nemici per evitarli, prendere al volo i collezionabili quando ci si parano davanti, passare da un checkpoint all'altro e alla peggio riprovare dall'ultimo checkpoint, superato in qualsiasi momento da pochi secondi. Questo è il problema più grande di un gioco che potenzialmente potrebbe essere molto affascinante e che invece cade sulle basi; la mancanza di un qualsivoglia motivo che ci spinga a non cercare di raggiungere la fine il più velocemente possibile, in un titolo che, al contrario di altri come Neon White, non ha né il gameplay tecnico necessario, né apparentemente l'intenzione di fondare il suo sistema sulla speedrun. [caption id="attachment_1109553" align="alignnone" width="1200"] Le mappe di Castle of Heart Retold includono sequenze un po' scolastiche.[/caption]
 Le mappe di Castle of Heart Retold includono sequenze un po' scolastiche.[/caption]
Conclusione
Castle of Heart Retold è un titolo che lascia un po' l'amaro in bocca; un progetto affascinante per il suo nascere da un'idea e per la coerenza con cui essa viene portata a compimento. Allo stesso tempo è proprio quell'idea di base a limitarne le potenzialità e a ricacciarlo ripetutamente nella sua gabbia di pietra, proprio come accade a Svaran. Castle of Heart Retold è disponibile per PlayStation 5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC. Se sei interessato all'acquisto del gioco, puoi farlo seguendo questo link su Steam!L'articolo Castle of Heart Retold Recensione proviene da GameSource.
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