Dagli scarti dell’olio d’oliva, un tesoro per la salute

Lug 12, 2025 - 17:00
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Dagli scarti  dell’olio d’oliva, un tesoro per la salute

Sostenibilità, innovazione e salute si incontrano nella scoperta di un nuovo alimento funzionale a base vegetale, nato dalla fermentazione dei sottoprodotti dell’olio d’oliva. Un esempio virtuoso di economia circolare, ma anche una concreta opportunità per migliorare l’equilibrio del microbiota intestinale e contrastare le infiammazioni croniche.

Lo studio

A presentare i risultati di questa ricerca è stato il Prof. Aldo Corsetti dell’Università di Teramo, nel corso del 45° Congresso Nazionale della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU). Lo studio ha dimostrato come la fermentazione della sansa di oliva denocciolata, sottoprodotto dell’industria olearia,  possa dar vita a una crema vegetale ricca di polifenoli e arricchita con ceppi selezionati di Lactiplantibacillus plantarum. Il risultato? Un alimento con un impatto prebiotico significativo e con attività antiinfiammatorie documentate.

La biotrasformazione degli scarti dell’olio d’oliva

«La biotrasformazione degli scarti dell’olio d’oliva in alimenti funzionali è una strategia vincente – spiega il Prof. Corsetti – non solo per ridurre l’impatto ambientale ed economico dei residui, ma anche per offrire prodotti ad alto valore salutistico, adatti a diete moderne, inclusive e sostenibili».

La sperimentazione si è articolata su due fronti:

  • un modello di fermentazione colonica (GutModel) su microbiota umano, che ha evidenziato effetti prebiotici;
  • un modello murino di colite cronica indotta, dove si è registrata una significativa riduzione delle citochine infiammatorie grazie alla somministrazione della crema fermentata.

Un alimento privo di lattosio, colesterolo

Questa innovazione risponde a una crescente domanda da parte dei consumatori di prodotti alimentari vegetali, privi di lattosio e di colesterolo. L’alimento si inserisce perfettamente nei principi della Dieta Mediterranea, nota per i suoi effetti protettivi contro le malattie croniche, e contribuisce alla riduzione dell’impatto ambientale dei rifiuti agroindustriali.

La fermentazione

«La fermentazione è una tecnologia antica, ma dalle potenzialità modernissime – spiegano gli esperti SINU –. I microrganismi coinvolti non solo conservano e arricchiscono il valore nutrizionale degli alimenti, ma possono interagire positivamente con il microbiota intestinale, migliorando lo stato di salute».

Una crema vegetale

L’olio d’oliva e le olive, da sempre considerate “oro verde” per le loro proprietà nutrizionali, mostrano dunque un ulteriore potenziale attraverso la fermentazione. La crema vegetale ottenuta apre le porte a nuovi alimenti funzionali di origine completamente vegetale, destinati non solo a migliorare la salute intestinale, ma anche a rappresentare un’alternativa gustosa, sostenibile e salutare per le diete del futuro.

La SINU e la scienza al servizio della nutrizione

La Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), promotrice del Congresso, si conferma punto di riferimento nel campo della ricerca nutrizionale. Con il coinvolgimento di esperti e giovani ricercatori, l’associazione lavora per promuovere la salute pubblica attraverso una corretta alimentazione, sostenendo lo sviluppo di prodotti e strategie nutrizionali efficaci e sostenibili.

 

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