Dal ‘quasi da gettare’ al ‘Super chic’: chi è Angela Mele, la stilista che de-struttura la moda e ne crea una nuova(con coraggio)

Ci vuole tanto coraggio per adattarsi a vivere il fashion nel mondo stesso della moda: Angela Mele non solo ci è riuscita, ma ha creato qualcosa di unico e irripetibile.
Adattarsi ai tempi che corrono non è mai un percorso semplice, c’è chi rimane indietro, chi invece non solo riesce a riprendere il passo, ma è in grado di ri-scrivere determinate regole in un modo del tutto eccezionale e fantasioso. Viviamo in un’epoca basata prettamente sul fast-fashion, sull’acquisto di un comodo click che ci fa perdere il sapore dello sguardo, della capacità di sentire il tessuto di un abito al tatto, di percepirne la forma, la sua sensualità, l’immaginazione nel vedercelo adattato sul corpo.
Credere quindi in un progetto, una nuova realtà che vada al di là della semplice imprenditorialità è ad oggi quell’atto di coraggio necessario per riassaporare la bellezza del ‘fare moda‘. Perché potremmo tutti essere in grado con matita e carta di disegnare la figura di una gonna, di un long dress o di una blusa, pochi tuttavia sono capaci di vedere in un vecchio baule pieno di abiti una vita pulsante. E Angela Mele, stilista dalla mente geniale, visionaria e complessa ha saputo ri-valorizzare ciò che come si suol dire ‘genera polvere‘. E in questo contesto è giusto parlarne e parlarne ancora.
Chi è Angela Mele: uno sguardo doveroso al passato
Non posso raccontarti ciò che ad oggi faccia e soprattutto ciò che ad oggi ‘veda‘ Angela attraverso i suoi occhi se non prima guardiamo noi stessi al suo passato, sicuramente particolare e in qualche modo baciato da una dea bendata. Siamo negli anni 80, l’era a mio parere chic per eccellenza, composta da sfilate meravigliose a nome di Gucci, Versace e Valentino, l’Alta Moda che genera entrate, guadagni milionari, esclusività pure. Qui si colloca una giovane Angela Mele, allora semplice studente di Medicina.
Già all’epoca se fossi stato accanto a lei o se l’avessi potuta scrutare da lontano, avrei percepito il suo amore per le cose semplici, ma che al contempo riescono a raccontare. Frequenta i mercatini dell’usato, quelli che in fondo tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo visitato, quelli che con ogni probabilità hanno ospitato una nostra vecchia maglia, una gonna che non ci calza più, un pantalone che ha raccontato la sua storia.
Angela già frequentava questo ambiente, pur rimanendo ancorata a un percorso sicuramente più ‘scientifico‘. Ma la scienza prima o poi ha bisogno di sfociare nell’astratto, nella magia pura, in quel qualcosa che non puoi esprimere se non solo con la fantasia e lo spirito. Come riporta ‘Il resto del Carlino‘, durante una vacanza verrà scoperta da Roberto, suo futuro mentore che la inviterà a venire con lui alla Settimana della Moda di Parigi. Angela accetta, ritorna da quel viaggio con una visione straordinaria che getterà le basi su un futuro stilistico non indifferente. Lascia i bisturi e i punti di sutura, abbraccia i punti con ago e filo e da lì non smette più di creare.
Angela Mele Milano, il brand chic, metropolitano, eccentrico ma ‘gustoso’
Angela quindi verso la fine degli anni 90 fonda il suo Angela Mele Milano(che Akash Kumar, modello a cui sono affezionato ritiene la sua stessa famiglia), un nome che suona bene, dalle parole dolci, semi-poetiche ma allo stesso tempo ‘dure‘ quanto basta per rimanere ancorato al cuore e alla mente delle persone. Inizia a creare abiti, pantaloni, camicie, parka che diventeranno addirittura un simbolo newyorkese delle ‘tacchettine‘(Andy Sachs docet) delle riviste di moda. Da Cernusco sul Naviglio a Forte dei Marmi senza tralasciare Bologna, i suoi store riflettono un’eleganza audace, che non vuole essere assimilata a nessun altro concetto stesso di eleganza.
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Si ritrova a un certo punto a prendere una decisione, ridurre per ingrandire e ci riesce. Bologna rimane il punto fermo della sua realtà fashion, crea, crea, crea ancora ma rimane fedele a se stessa, a quella visione ancora acerba di una studentessa di medicina di alcuni anni prima. E intanto le passerelle continuano ad essere ‘contaminate‘ dal suo processo visionario di eleganza fuori dal comune, di metropoli variegata e per tutti. Sino ad oggi.
Il progetto di Angela Mele Milano: dall’usato al nuovo grido dello stile
Angela Mele Milano ad oggi ha sviluppato un nuovo concept stilistico che mai come adesso sento in prima persona di poter appoggiare: ai grandi volti di Shein, Temu e AliExpress che hanno indubbiamente permesso a tutti di poterci vestire con grande facilità, lei decide di tornare al nucleo primordiale: acquista ai mercatini dell’usato, osserva, assapora le storie che ancora i singoli capi riescono a trasmettere e li trasforma in qualcosa di nuovo, di utile, senza tradire il racconto originario, ma al contrario dandogli un nuovo capitolo.
Il suo è un upcycling, ovvero trasformare il vecchio in un nuovo senza modificarne i connotati, ma al contrario garantendo un uso sfizioso e straordinariamente intrigante. Come Angela mi fa e fa sapere a Sfilate.it, il suo è un impegno assoluto a rendere la moda diversa, verso il pianeta che viviamo e che dobbiamo tornare ad amare e non più martoriare.
La sua visione è cucita negli abiti che vediamo, i colori sono vivaci e prorompenti, come diamanti tra la sabbia, le silhouette femminili ma per tutte, perché se ami la natura e la rispetti, ami anche l’essere umano, animale per eccellenza che non può corrispondere a un solo concetto esclusivo. Le donne di Angela Mele Milano sono quindi spiriti liberi, che hanno deciso di incarnarsi in body shapes minute, abbondanti, meravigliosamente curvy o anche ‘standard’, ma pur sempre affascinanti e degne di nota.
“Come non butteremmo mai via una bottiglietta piena di acqua o un panino,
così non possiamo buttare via capi di abbigliamento che possono sostenere la
vita sulla Terra!” Angela Mele
Da strutture a cappa a gonne longuette sino al rilancio dello strass e del fourry mode, dal pantalone skinny lucido alla gonna tartan realizzata con un pleid, il suo è un mix prezioso di pop glamour, sweet rock&bold.
Angela merita a mio avviso l’acquisto dei suoi abiti perché è semplicemente in linea con quella che credo sia forse la tendenza attuale più importante di tutte: tessere rispetto nel tessuto, imprimere l’amore nel design, cucire il vecchio sul profilo del nuovo.
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