Dipendenti comunali e lavoro durante la Festa del Santo Patrono: chiarimenti ARAN

Lug 25, 2025 - 02:30
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Dipendenti comunali e lavoro durante la Festa del Santo Patrono: chiarimenti ARAN

lentepubblica.it

Capita talvolta che i dipendenti comunali siano chiamati a prestare servizio nella giornata dedicata alla Festa del Santo Patrono: l’ARAN fornisce indicazioni su come deve essere considerata questa giornata dal punto di vista contrattuale.


Il chiarimento dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni arriva attraverso il parere n. 35087.

Scopriamo dunque il contesto e qual è la risposta all’interrogativo posto all’ARAN.

Il contesto dell’interrogativo

Nel pubblico impiego, la gestione delle festività religiose o civili che cadono nei giorni feriali è regolata da norme contrattuali precise, spesso oggetto di richieste di chiarimento da parte delle amministrazioni e dei lavoratori stessi.

Tra queste, particolare attenzione viene riservata alle festività legate al culto locale, come quella del Santo Patrono, che non rientrano nel calendario delle festività nazionali ma rivestono comunque rilevanza per i Comuni e gli enti territoriali.

L’interpretazione corretta delle disposizioni contrattuali è quindi fondamentale per garantire uniformità di trattamento e rispetto dei diritti del personale coinvolto.

Il significato della Festa del Santo Patrono e l’impatto sul lavoro nella Pubblica Amministrazione

La Festa del Santo Patrono è una celebrazione religiosa che onora il protettore spirituale di una specifica città o comunità. Ogni Comune italiano ha il proprio Santo Patrono, scelto in base alla tradizione storica o alla devozione popolare, e ne ricorda la ricorrenza con eventi liturgici, manifestazioni pubbliche e, in molti casi, con la sospensione delle attività ordinarie.

Dal punto di vista normativo, si tratta di una festività riconosciuta localmente che, pur non figurando tra le giornate festive nazionali, è inserita nei calendari lavorativi comunali come giorno non lavorativo. Tuttavia, per le pubbliche amministrazioni, che hanno l’obbligo di assicurare la continuità di determinati servizi essenziali, la ricorrenza patronale non comporta una chiusura totale.

In particolare, uffici comunali, servizi sanitari, forze dell’ordine e altri enti pubblici devono garantire le attività minime indispensabili anche in questa giornata. Questo significa che, se richiesti, alcuni dipendenti possono essere tenuti a lavorare, con modalità e riconoscimenti previsti dai contratti collettivi. La Festa del Santo Patrono, quindi, rappresenta un delicato equilibrio tra la valorizzazione delle tradizioni locali e il rispetto delle esigenze di funzionamento della macchina amministrativa.

Dipendenti comunali e lavoro durante la Festa del Santo Patrono: chiarimenti ARAN

Secondo quanto stabilito dal CCNL, l’attività svolta in occasione della festività del Santo Patrono viene assimilata, per il personale non turnista, a quella effettuata in un normale giorno festivo infrasettimanale.

In particolare, il riferimento normativo è l’articolo 24, comma 2, del CCNL del 14 settembre 2000, integrato successivamente dall’articolo 14 del contratto del 5 ottobre 2001. Tali disposizioni riconoscono al dipendente che abbia lavorato in questa giornata la possibilità di scegliere, su propria richiesta, tra due alternative: beneficiare di un riposo compensativo pari alle ore lavorate oppure ricevere un compenso per lavoro straordinario, comprensivo della maggiorazione prevista per le festività.

Diversa, invece, è la situazione per chi lavora su turni. In questo caso, il trattamento economico e normativo è disciplinato dall’articolo 30, comma 5, lettera d) del contratto collettivo nazionale del 16 novembre 2022. A questi lavoratori spettano due possibili opzioni:

  • una maggiorazione del 100% della retribuzione oraria per le ore prestate durante la festività patronale
  • oppure, se previsto dalla contrattazione integrativa locale, la possibilità di usufruire di un monte ore di riposo equivalente.

In sostanza, il riconoscimento economico o il recupero delle ore dipende dal tipo di attività svolta e dall’organizzazione del lavoro nel singolo ente. Un’ulteriore conferma dell’importanza di una corretta applicazione delle regole contrattuali per tutelare i diritti del personale pubblico.

Il testo del parere dell’ARAN

Qui il documento completo.

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