Distretto 12 verso il debutto in Medio Oriente. Allo studio il retail

Giugno 20, 2025 - 13:30
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Distretto 12 verso il debutto in Medio Oriente. Allo studio il retail
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“Tessuti sostenibili dalla filiera toscana, tra performatività e design italiano”: è questa la ricetta della proposta che Distretto 12 ha portato all’edizione numero 108 di Pitti Uomo. Lo ha raccontato a Pambianconews Alessandro Hong, business manager del marchio toscano parte di Voxi Group.

“Distretto 12 viene dal mondo della maglieria, ma ora sta investendo soprattutto sui tessuti rigenerati che siano prodotti e rifiniti in Toscana, quindi a tutti gli effetti a chilometro zero”. Aggiungendo: “Pensiamo sia questo il futuro, oltre all’apertura verso materiali che siano attinti dal mondo active, poi rivisitati in tessuti operati”. È in questa ibridazione che consiste la “nostra visione tailoring”, spiega Hong, tra approccio sartoriale e performance tecnica dei materiali scelti.

“Si chiama Tailor Tech, appunto, la nostra linea che ripensa il tailoring attraverso l’impiego di tessuti performanti, in un mix che in questo momento sta funzionando molto nel mercato del menswear e non solo”, ha spiegato.

Intanto, il primo semestre del marchio di Voxi Group procede con una crescita del 15%, anticipa il manager, delineando “una tendenza che ci aspettiamo di ritrovare durante l’intero anno, dopo un 2024 positivo grazie alle strategie aziendali messe in atto”.

Per quanto riguarda i mercati di riferimento del marchio, l’Italia si assesta intorno al 25% del fatturato totale, mentre il restante 75% è rappresentato dall’estero, in una forbice che “si sta allargando sempre di più a favore di quest’ultimo”. In particolare, è l’Europa centrale e nordica a farla da padrone, con l’asse Dach (Germania, Austria e Svizzera), Francia e area Benelux (Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo). Al di fuori dei confini dell’Unione europea, Distretto 12 presidia Giappone, Russia, Canada, Stati Uniti. Prossimo l’approdo in Medio Oriente, atteso per la seconda metà dell’anno.

Al momento la distribuzione della label è interamente wholesale, “ma teniamo gli occhi aperti”, anticipa Hong. L’idea di un esperimento retail era già nell’aria, aveva raccontato il manager in occasione dello scorso appuntamento fiorentino, ma ora sembra più vicino alla concretizzazione: “Potrebbe vedere la luce già quest’anno e sarà in Italia”. Tra le città nella rosa delle papabili, Firenze e Milano, cruciali e strategiche per il brand.

Intanto, sul fronte della sostenibilità, Voxi Group ha sviluppato il proprio passaporto digitale in collaborazione con Lanificio Balli e Ympact. “Un progetto innovativo che consente la tracciabilità completa della filiera produttiva, dalle materie prime al capo finito”. Il passaporto digitale ha fatto il suo ingresso anche a Pitti Uomo, applicandosi ad alcuni dei capi della collezione. In quella a venire, questi capi verranno ufficialmente accompagnati dal passaporto digitale della filiera.

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Redazione Redazione Eventi e News