Dombrovskis: “Dal conflitto tra Iran e Israele il rischio di nuovi caro-bollette”
Bruxelles – Adesso il conflitto tra Iran e Israele inizia a mettere paura nell’Unione europea. Si riaffaccia l’incubo del caro-bollette vissuto sulla scia del conflitto tra Russia e Ucraina, e il commissario per l’Economia, Valdis Dombrovskis, non ne fa mistero. “Il recente aumento delle tensioni tra Israele e Iran ha già prodotto un aumento dei prezzi del petrolio e un aumento dei prezzi dell’energia, e se questo dovesse continuare potrebbe influenzare i costi di produzione e le bollette nell’Ue“, riconosce pubblicamente prima dell’inizio dei lavori dell’Eurogruppo.
E’ questo un timore probabilmente già avvertito tra i ministri economici dell’area euro, ma che lo stesso Dombrovskis condivide con i presenti attorno al tavolo in occasione della discussione sull’andamento economico. “C’è forte incertezza“, ribadisce una volta di più Dombrovskis, e il conflitto tra Israele e Iran non fa che accrescerle.
Per il momento niente scossoni, l’economia dell’eurozona rimane in grado di assorbire queste tensioni, anche se Dombrovskis si inceppa e dice, testualmente, che “rimane turbolenta”. Una svista, certo, che però tradisce le sensazioni e i timori che si covano per scenari che si auspicavano definitivamente alle spalle e che invece potrebbero riportare l’Ue e la sua eurozona a dover ragionare su nuove misure di sostegno all’economia e strategie di contenimento dell’inflazione. I colloqui convocati a Ginevra con i rappresentanti del governo della Repubblica islamica possono dunque servire anche a disinnescare la nuova minaccia del caro-energia.
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