Gemellaggio Riace-Gaza, Lucano: ‘Lettera gravissima dal Governo. Noi non ci voltiamo dall’altra parte’
«Rimango senza parole alla vigilia di queste festività».
Anche se il periodo storico che il mondo sta vivendo porta a trascorrere il Natale 2025 come uno dei più drammatici della storia dell’umanità, normalmente un sindaco, in questi giorni, si aspetta gli auguri dalle altre istituzioni. A Riace, invece, arriva una lettera con la quale il governo Meloni, per bocca del ministro leghista Roberto Calderoli, comunica che non c’è l’assenso al gemellaggio del Comune con la città di Gaza, «per oltre due anni assediata da un vero e proprio genocidio messo in atto da Israele».
È quanto afferma il sindaco di Riace ed europarlamentare di Avs Mimmo Lucano dopo aver ricevuto la comunicazione con la quale il ministro per gli Affari regionali gli ha spiegato che «non si ravvisano le condizioni necessarie al rilascio del prescritto assenso finalizzato alla sottoscrizione del gemellaggio» tra il piccolo Comune calabrese e la città di Gaza.
Le accuse al ministero degli Esteri
«È una lettera – aggiunge il sindaco di Riace – che reputo gravissima perché, senza alcuna spiegazione nel merito, il ministero degli Esteri accusa il sindaco di Gaza di essere legato ad Hamas».
Secondo Lucano, come l’iniziativa possa arrecare danno alla politica estera italiana dovrebbe chiarirlo il ministro Antonio Tajani che, «assieme a tutto il governo, sembra più interessato a capire cosa accade a Riace, piuttosto che impegnarsi in un reale percorso di pace in Palestina».
Il gemellaggio come atto di fraternità
«Aver voluto a tutti i costi fare il gemellaggio tra Riace e Gaza è stato un atto di fraternità umana».
Con questa iniziativa, sottolinea Lucano, il Comune ha voluto riconoscere un popolo martoriato dalla guerra, cercando di trasformare il dolore in speranza e di unirsi «al messaggio di un mondo che nei palestinesi vede esseri umani e non terroristi, come fa invece il nostro ministero degli Esteri».
La conclusione del sindaco di Riace
«Rimango esterrefatto – conclude Lucano – perché quello che ho letto non è altro che un tentativo di azzerare una decisione di un Comune che non si occupa solo di buche nelle strade e che, a differenza del governo Meloni, non si gira dall’altra parte davanti ai bambini uccisi a Gaza».
Fonte: Ansa Calabria
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