I nuovi dandy: l’eleganza decadente conquista le sfilate di Parigi

Lug 11, 2025 - 12:30
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I nuovi dandy: l’eleganza decadente conquista le sfilate di Parigi

Épater la bourgeoisie, stupire (anzi: scandalizzare) la borghesia. Le ultime sfilate di Parigi sembrano prendere alla lettera uno dei più famosi slogan dei poeti decadenti: le passerelle si sono riempite di nuovi dandy, esteti contemporanei che indossano lunghi cappotti, marsine rivisitate, fiocchi al collo e sneakers. Ma soprattutto, hanno un carattere al tempo stesso indolente e scapigliato, raffinato e intrinsecamente ribelle.

Lo stile del «black dandy» protagonista del Met Gala 2025

Il ritorno della figura del dandy nella moda

Il termine dandy ci riporta all’inizio dell’Ottocento e definisce tradizionalmente un uomo che ha fatto dell’estetica la sua ragione e missione. Questo ideale si traduce in un’attenzione maniacale all’abbigliamento, estremamente curato, con un tocco di teatralità e anticonformismo.

Il primo riferimento che si ha in mente è Oscar Wilde: maestro della provocazione, intelligenza raffinata, anticonformista per il proprio tempo. Il dandismo ha profondamente influenzato molti movimenti artistici e letterari, e continua a parlare alla moda. Il 2025 è, indiscutibilmente, l’anno dei nuovi dandy. la conferma arriva dal Metropolitan Museum, che ha dedicato una mostra alla figura del dandy nero, declinazione meno nota del fenomeno.

dandy donna stile moda alexander mcqueen

Un look dalla sfilata Alexander McQueen A/I 2025

La mostra del Met sul dandismo nero

La mostra “Superfine: Tailoring Black Style” del Constume Institute (una costola del Metropolitan Museum) spiega come l’abbigliamento maschile abbia contribuito a plasmare l’identità della comunità nera dopo la schiavitù. Uomini arrivati nudi nel Nuovo Continente, quindi spogliati della precedente identità, che hanno costruito un nuovo stile e un nuovo senso di appartenenza. Il Met Gala di maggio ha declinato il presupposto della mostra attraverso un omaggio alla sartoria e al su misura, diktat dei veri dandy. Il dress code infatti recitava “Tailored For You”: moltissime star sul tappeto rosso hanno preso ispirazione proprio dalla moda del XIX secolo.

Da Dior ad Alexander McQueen: la moda si ispira ai dandy

Le Maison di moda hanno silenziosamente preso appunti. Nelle ultime fashion week abbiamo visto silhouette ottocentesche nel taglio dei cappotti e degli abiti, dettagli ricercati come spille, perle e velluti. Tra gorgiere, corsetti e cappotti neri, la collezione Autunno/Inverno 2025 di Alexander McQueen oscillava tra estetica vittoriana e atmosfera romantica. Non nel senso sentimentale, sembrava di vedere il Viandante sul mare di nebbia di Friedrich camminare in passerella. Nelle note di sfilata, lo stilista McGirr citava direttamente Oscar Wilde: “Sul portale del mondo nuovo sarà scritto: Sii te stesso“.

Anche il debutto di Jonathan Anderson da Dior ha pescato a piene mani dalla storia del costume, coprendo un arco che va dall’inizio del Settecento a metà Ottocento. Gilet ricamati, colletti e fiocchi hanno incontrato sneakers, jeans e pullover collegiale in un matrimonio inaspettato quanto felice. Ma in realtà, le ultime sfilate uomo hanno mostrato molti omaggi al dandismo, al decadentismo e alla scapigliatura: da Louis Vuitton a Egonlab, da Willy Chavarria a Grace Wales Bonner. Il punto in comune è un certo atteggiamento: raffinato e noncurante al tempo stesso, distaccato, spettinato ma consapevole in qualche modo della propria superiorità.

dandy stile moda sfilate estate 2026

Un dettaglio dalla sfilata di Grace Wales Bonner

Ritorno al passato o critica anti capitalista?

Con la ricerca ossessiva dell’ideale estetico, la cura dei particolari e il rapporto edonistico con lo specchio, il dandy si sottraeva alle logiche dell’allora nascente società industriale, al culto del denaro e alla glorificazione del lavoro alienante. Irrimediabilmente nostalgico, il vero dandy coltivava l’ozio non come vizio ma come virtù, disprezza il denaro – che infatti spende con grande libertà – e sostanzialmente inventa un modo di vivere che è suo, suo soltanto.

Il ritorno del dandismo nella moda è stato letto anche come una sottile critica anti-capitalista e anti-machista: un’esaltazione dell’androginia in tempi in cui si torna a parlare del mito dell’uomo forte, del maschio alfa. In questo senso, i nuovi dandy di Dior e Egonlab hanno una sfumata connotazione politica? La risposta, forse, l’aveva già data Baudelaire: “Il dandismo appare in periodi di transizione in cui la democrazia non è ancora del tutto potente e l’aristocrazia ha appena iniziato a vacillare e cadere”.

 

 

 

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