Il Parlamento, l’istituzione più a destra nell’Unione europea
I voti di ieri e di oggi lo hanno dimostrato: il Parlamento europeo è l’istituzione più a destra di tutta l’Unione europea. Si vedrà poi cosa ne penseranno gli elettori a fine legislatura. In questa, grazie ai voti espressi nel 2024, la nuova maggioranza si è saldata, dando origine alla prima legislatura di centro destra/estrema destra della storia dell’Unione.
Il Parlamento è molto più a destra della Commissione, dove tra popolari e conservatori non si arriva, formalmente, alla metà dei membri, ed è anche più a destra del Consiglio, che ha una composizione simile (ma ora più sovranista) a quella della Commissione.
Le due immagini qui sopra raccontano due voti di oggi 17 dicembre (il primo sull’immigrazione ed il secondo sulla deforestazione) ampiamente vinti dalla maggioranza di centro destra/estrema destra che dall’inizio della legislatura sta facendo il bello e cattivo tempo in Parlamento, guidata dal Partito popolare europeo. A dire il vero la maggioranza che ha confermato Ursula von der Leyen alla guida della Commissione a inizio legislatura era speculare a questa, i pallini verdi erano dal centro destra al centro sinistra, inversi a quelli che vedete qui sopra, ma già da subito l’asse si ribaltò con la maggioranza “Venezuela”, che immediatamente ruppe gli indugi.
Tutto questo accade, ogni giorno, senza che il Partito popolare abbia mai dovuto dire che ha cambiato partner e senza che il centrosinistra abbia mai fatto qualcosa per spingere i popolari a “dichiararsi”. Di fatto così il centrosinistra permette l’esistenza dell’alleanza di centro e destre, che sta smantellando, ad esempio, il lavoro fatto dal centrosinistra nella scorsa legislatura. C’è da domandarsi il perché.
Vedremo fra quattro anni cosa ne penseranno gli elettori, se il centrosinistra apparirà ancora nei radar politici.
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