La skincare? È in un bicchiere di vino, rosso. Cin cin
Il vino fa buon sangue, così recita un famoso detto popolare. E per i miei nonni non è mai mancato un bicchiere di vino rosso in tavola ad accompagnare ogni pasto. Che l’uso moderato del vino, specialmente rosso, possa avere benefici sulla salute cardiovascolare è cosa nota. Ma c’è anche un’azione benefica antiage, merito dei polifenoli e di alcune loro sottoclassi come tannini, flavonoidi e stilbeni.
C’è un qualcosa di poetico e profondamente affascinante nell’idea che la skincare possa nascere da un calice di vino. Eppure, l’uva e i suoi sottoprodotti da anni forniscono gli ingredienti che si utilizzano in diverse formule di fitocosmetici. Ma se nel tempo siamo riusciti a familiarizzare con polifenoli, flavonoidi e stilbeni (il resveratrolo), rimane ancora una domanda: i tannini cosa sono?
L’uva e i suoi benefici

Kendall Jenner – Foto IPA.
«L’uva contiene una vasta gamma di molecole attive che offrono straordinari benefici per la cura della pelle», spiegano gli esperti Caudalie. «Gli OPC (procianidine oligomeriche), estratti dai semi d’uva, sono antiossidanti estremamente potenti che neutralizzano i radicali liberi e proteggono collagene ed elastina dalla degradazione».
«I tralci della vite forniscono resveratrolo, una potente molecola rigenerante che stimola la sintesi del collagene e migliora la tonicità della pelle. Dal succo della vite estraiamo viniferina, un inibitore della tirosinasi altamente efficace, noto per correggere le macchie scure, prevenirne la formazione e illuminare il complesso cutaneo (62 volte* più efficace della Vitamina C), pur essendo adatta alle pelli sensibili. I semi d’uva forniscono anche olio di semi d’uva (olio di semi di Vitis vinifera), ricco di acido linoleico, tocoferoli e fitosteroli. Leggero e non comedogenico, rinforza la barriera cutanea, riduce la perdita d’acqua transepidermica e offre una protezione antiossidante. Infine, l’Acqua d’Uva, estratta da uve biologiche, fornisce benefici idratanti, lenitivi e antiossidanti, agendo anche come prebiotico a supporto del microbioma cutaneo».
Tannini cosa sono e benefici
«I tannini sono molecole vegetali con un’altissima affinità per le proteine e una caratteristica chiave: l’azione astringente», spiega Lisa Panico, chimica farmaceutica e cofounder del brand Mo’Stò. Ed è proprio questa proprietà a renderli così interessanti in cosmetica.
Appartengono alla grande famiglia dei polifenoli, presenti in molte specie vegetali, ma trovano nell’uva e nei suoi derivati una delle fonti più ricche e studiate. «Come tutti i polifenoli, combattono i radicali liberi, che accelerano l’invecchiamento cutaneo», aggiunge Panico, sottolineando come la loro azione sia particolarmente immediata rispetto ad altre molecole affini.

Bae Lip Balm, Mo’Stò.
Perché i tannini fanno bene alla pelle
L’azione dei tannini è multisfaccettata. «Sono innanzitutto antiossidanti, ma anche stringenti, seboregolatori e antinfiammatori», racconta Panico. Questo li rende ideali non solo per le pelli mature, ma anche per quelle miste, impure o soggette a rossori. Nello specifico, l’acido tannico protegge la pelle dall’infiammazione causata da irritazioni esterne, come dimostrato nel 2017 da Nakamura e collaboratori in Giappone.
Benefici nella skincare sì, ma non solo. Per quanto la letteratura scientifica sui benefici dei tannini sia ancora piuttosto limitata, è comprovata la loro efficacia anche nel settore hair care. Uno studio riporta che nel 2013, Bylka e collaboratori in Polonia scrissero in una rivista di cosmetologia che i tannini erano usati topicamente nel trattamento di infiammazioni cutanee e abrasioni, nonché come ingrediente di shampoo per capelli scuri e grassi, talvolta anti-età.
La loro capacità di stringere i pori e riequilibrare la produzione di sebo li rende perfetti anche per il cuoio capelluto. «Possono essere utilizzati in caso di forfora o cute irritata grazie alla combinazione tra azione astringente e antibatterica», precisa l’esperta.
Tannini, flavonoidi e resveratrolo: una sinergia vincente
Non esistono solo i tannini. «I polifenoli sono una macrofamiglia che comprende flavonoidi, stilbeni e resveratrolo», chiarisce Panico. La differenza sta nel tempo di azione. «I tannini hanno un effetto più immediato, mentre flavonoidi e resveratrolo lavorano sul lungo periodo».
Una sinergia preziosa, soprattutto quando questi attivi vengono combinati con ingredienti come l’acido ialuronico. «Sono coadiuvanti eccellenti: non fanno miracoli, ma potenziano l’efficacia complessiva delle formule», sottolinea Panico.
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