Max Mara alla Reggia di Caserta porta in passerella la sua Venere Vesuviana
Nella cornice barocca della Reggia di Caserta, Max Mara presenta la collezione Resort 2026 con uno sguardo rivolto all’Italia degli anni Cinquanta. Non tanto per nostalgia quanto per costruire un racconto visivo in cui storia, identità e femminilità si intrecciano. L’immaginario è quello del dopoguerra mediterraneo: una donna forte, in movimento, a metà tra silenziosa resistenza e presenza scenica.
Una narrazione che prende forma lungo lo Scalone Reale, dove le modelle aprono la sfilata calando idealmente dal passato verso il presente.
Tra Reggio Emilia e Napoli, il racconto di una femminilità
1951: l’anno in cui nasce Max Mara coincide con quello dello scatto American Girl in Italy di Ruth Orkin. È da questa suggestione – una donna sola che cammina in una città ancora ferita, ma viva – che prende vita la collezione. L’immaginario è quello della rinascita post-bellica, delle donne che si riappropriano dello spazio pubblico, simbolicamente e letteralmente. Non muse, ma agenti del cambiamento sociale. Nel racconto, Napoli ha un ruolo chiave: dal cinema di De Sica e De Filippo alle stampe cravatta degli archivi Marinella. L’artigianalità partenopea incontra la precisione sartoriale del brand, dando origine a una collaborazione che introduce una componente maschile nei capi femminili.

Un look dalla passerella Max Mara Resort 2026.
Il guardaroba: richiami al dopoguerra e forme strutturate
La costruzione della collezione si gioca sul dualismo tra sensualità mediterranea e rigore sartoriale. Gli shorts arrotolati, le sottovesti coordinate, i reggiseni a fascia e le ampie gonne con tasche rimandano a una femminilità cinematografica, ma non caricaturale. I top con colli valorizzati e le camicie a righe rosa e blu, con dettagli bianchi, citano l’estetica dandy in una chiave attuale. Non mancano i grandi classici del brand: cappotti con cintura, colletti a scialle o ciambella, varianti con frange. Di sera, il linguaggio cambia: abiti strapless in panno e cristalli lasciano intravedere strutture in garza di seta. Il lessico rimane essenziale, ma con incursioni scenografiche gestite con sobrietà.

Camicia e jeans in chave chic.
Una sfilata tra storia e celebrità
La sfilata si è svolta tra gli affreschi e le architetture monumentali della Reggia di Caserta, luogo simbolico che non funge solo da sfondo ma da estensione narrativa della collezione. In prima fila, ospiti come Sharon Stone, Gwyneth Paltrow, Laetitia Casta, Hayley Atwell, Joey King, Pilar Fogliati e Sveva Alviti hanno sottolineato la rilevanza internazionale dell’evento. A completare il racconto, gli accessori: quattro nuove versioni della Whitney Bag e cinque foulard in seta stampata, disponibili dal 18 giugno, inseriscono la collezione nella logica See Now, Buy Now.

Max Mara resort 2026 finale.
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