Maxi rissa in corso Italia, scarcerati i 6 giovani arrestati: processo rinviato all’11 giugno

Genova. Sono stati tutti scarcerati senza alcuna misura cautelare i sei giovani arrestati all’alba del 2 giugno per la maxi rissa in corso Italia che ha visto coinvolti decine di giovani alcuni dei quali hanno aggredito i carabinieri intervenuti per sedare gli animi.
I sei provengono quasi tutti dalla Valpolcevera (solo uno di loro risiede nel quartiere di Albaro) e sono incensurati anche se hanno qualche precedente di polizia. Le accuse sono a vario titolo resistenza a pubblico ufficiale, rissa e lesioni.
Insieme a molti altri giovani ieri notte erano usciti da poco dalla discoteca Sys e, arrivati in strada, per motivi non chiari è cominciata la scazzottata con un altro gruppetto. Ma come mostra il video diventato virare sui social il parapiglia vero e proprio si è scatenato quando i miliari dell’Arma hanno provato a separare i contendenti. In particolare uno di loro, denunciato a piede libero alla Procura dei minori perché compirà 18 anni fra un mese, avrebbe anche cercato di prendere la pistola d’ordinanza di un carabiniere. Per questo è stato bloccato e altri sono intervenuti in sua difesa colpendo i miliari.
Uno dei carabinieri, rimasto isolato mentre i colleghi erano tutti impegnati a tener calma la folla di ragazzini, a un certo punto ha estratto il taser a scopo deterrente ma non è servito: uno dei ragazzi si è avvicinato e ha colpito il carabiniere che con la seconda cartuccia (la prima era andata a vuoto) ha colpito il ragazzo a un fianco.
I ragazzini (difesi fra gli altri dagli avvocati Federico Figari, Giusy Morabito, Silvana Bianchi, Matteo Carpi) erano stati fermati e poi identificati all’interno del vicino comando provinciale dell’Arma, che dista poche centinaia di metri dal luogo della rissa e messi nelle camere di sicurezza. Poi nel corso della mattinata di ieri la pm Gabriella Marino li aveva mandati tutti agli arresti domiciliari fino all’udienza di oggi.
Il giudice Marco Canepa questa mattina ha convalidato gli arresti, non disponendo nessun obbligo per i giovani che si sono tutti scusati per il loro comportamento. Il processo è stato rinviato all’11 giugno. La notte di follia (con sei carabinieri refertati con prognosi tra i 5 e i 7 giorni) dovrebbe concludersi per tutti con una messa alla prova .
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