Miniere estreme: la Cina prova camion robotici a 5.600 metri
La Cina ha annunciato il successo dei primi test di camion minerari senza conducente nella miniera di piombo-zinco di Huoshaoyun, nello Xinjiang, un sito che si trova a circa 5.600 metri di altitudine, ovvero oltre 18.000 piedi. Parliamo di una quota superiore a quella del più alto insediamento umano permanente del pianeta, un contesto che rende qualsiasi attività prolungata estremamente rischiosa per la salute. Secondo quanto riportato dal South China Morning Post, i mezzi autonomi di produzione nazionale hanno superato le prove di carico e trasporto del minerale, dimostrando la possibilità di operare in uno degli ambienti più ostili al mondo.
A queste altitudini l’ossigeno disponibile è circa la metà rispetto al livello del mare. Temperature rigidissime, venti intensi e terreno caratterizzato da permafrost rendono il lavoro manuale non solo inefficiente, ma potenzialmente letale. Non a caso l’area viene descritta dagli operatori come una vera e propria “zona della morte” per l’attività umana continuativa. L’impiego di camion senza conducente consente di eliminare l’esposizione diretta dei lavoratori a questi rischi, aprendo la strada a operazioni continuative, giorno e notte.
Huoshaoyun è situata nel cuore dei monti Kunlun e ospita quello che, secondo le esplorazioni, è il più grande e ricco giacimento di piombo e zinco mai individuato in Cina. La scoperta, annunciata nel 2016, ha rivelato riserve superiori a 21 milioni di tonnellate di metalli, con un valore economico stimato in oltre 370 miliardi di yuan, pari a circa 52 miliardi di euro al cambio attuale. Una ricchezza enorme, accompagnata però da sfide tecniche e umane altrettanto imponenti.
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