Neverwinter Nights 2 Enhanced Edition Recensione


Nel panorama dei giochi di ruolo occidentali, Neverwinter Nights 2 è un titolo che evoca rispetto e nostalgia. Pubblicato originariamente nel 2006 da Obsidian Entertainment, raccoglieva la pesante eredità di BioWare e del primo Neverwinter Nights, con un'ambizione smisurata: portare il regolamento di D&D 3.5 su PC in una forma accessibile, profonda e completamente modulabile. Il risultato fu un RPG imperfetto ma ricchissimo, apprezzato dai fan hardcore del genere per la sua flessibilità, complessità e potenza narrativa.
A quasi vent'anni dalla sua uscita, Neverwinter Nights 2 torna sulle scene in una veste apparentemente aggiornata: la Enhanced Edition, portata anche su PlayStation 5. Una notizia che, sulla carta, suonava come una promessa: aggiornare un grande classico e renderlo fruibile su console moderne, con comandi migliorati, interfaccia più intuitiva, salvataggi automatici e qualche ritocco grafico.
Quello che ci si ritrova tra le mani è un prodotto che conserva tutta la grandezza del gioco originale, e anche tutte le sue spigolosità. Un porting più che un aggiornamento. Un'operazione nostalgica più che una riedizione curata. Il risultato? Un'esperienza che resta affascinante per i veterani, ma che frustrerà chi si aspetta un RPG moderno.
Questa recensione arriva con un certo ritardo rispetto all'uscita della versione Enhanced Edition su PS5, e me ne scuso. Ma c'è un motivo: Neverwinter Nights 2 non è un gioco da correre. È lungo, stratificato, e richiede tempo per essere compreso, anche (e forse soprattutto) da chi, come me, lo ha vissuto già a fondo fin dal 2006. Per giudicare questa nuova edizione con la giusta onestà, ho voluto esplorare ogni aspetto possibile: campagna principale, companion, build alternative, espansioni, e persino il comparto multiplayer. Solo così, dopo decine di ore, posso finalmente offrire un'analisi completa.
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Il ritorno di un classico degli RPG: un'avventura epica che unisce profondità narrativa e complessità tattica ma in una veste tecnica che non convince appieno[/caption]
Il gigante dai piedi d'argilla
Per capire cosa rappresenta Neverwinter Nights 2, bisogna tornare indietro in un'epoca in cui i CRPG erano ancora affari per pochi. Il prodotto uscì in un periodo cruciale: nel post Baldur's Gate, quando BioWare passava al 3D e la comunità si divideva tra nostalgici dell'isometrico e pionieri del 3D più libero. Obsidian, composta in parte da ex membri di Black Isle Studios, accettò la sfida e rilanciò: una storia scritta con ambizione, un motore 3D capace di ospitare mod, moduli personalizzati, multiplayer persistente e decine di ore di contenuti. Il punto di forza di Neverwinter Nights 2 era, ed è, l'applicazione quasi ortodossa delle regole di D&D 3.5. Rispetto al predecessore, Neverwinter Nights 2 offriva: una campagna più ampia e narrativa, personaggi secondari con un'identità propria una maggiore attenzione al ruolo, oltre che alla tattica. Il fascino del titolo originale era proprio questo: una libertà creativa sconfinata, con razze, classi base, classi di prestigio, talenti, allineamenti, armi e incantesimi. E soprattutto, la possibilità di affrontare ogni run in modo diverso, con personaggi unici e scelte morali che influenzavano realmente il mondo di gioco. In questa nuova run su PS5, ho deciso di ruolare un personaggio malvagio. Non è la prima volta che gioco a Neverwinter Nights 2, anzi, ne conosco ogni angolo, ma questa volta ho voluto sperimentare una build che riflettesse una personalità ambigua, manipolatrice, e in fondo spietata. Il mio personaggio principale era capace di manipolare, incantare, supportare e colpire con destrezza tanto sul campo quanto nelle interazioni narrative. Non ho mantenuto un party fisso: ho voluto di nuovo testare tutti i companion, cambiare gruppo di volta in volta, adattando la squadra non solo alle mie lacune tecniche, ma anche alla coerenza morale. Compagni inclini al male, alla neutralità o disposti a tollerare scelte crudeli hanno trovato spazio nella mia squadra. Altri sono stati abbandonati, traditi o sacrificati. Un elemento importante è che, senza un ladro in squadra, si rischia di perdere parecchi contenuti. Trappole, porte, oggetti segreti: Neverwinter Nights 2 non è pensato per compensare automaticamente certe mancanze. Chi vuole ruolare un personaggio malvagio dovrà accettare di perdere l'accesso a certi snodi, o costruire con attenzione un party bilanciato.D&D 3.5 - un colosso dalle mille sfaccettature
Il cuore del gioco è, indiscutibilmente, il sistema Dungeons & Dragons 3.5, implementato in modo estremamente fedele. Questo significa centinaia di possibilità di personalizzazione: razze rare, multiclasse, talenti, incantesimi a volontà, abilita di ruolo e dialogo. Puoi creare: guerrieri puri o multiclasse con ladri o maghi, maghi specializzati o arcimaghi versatili, bardi ibridi, paladini oscuri, druidi evocatori, chierici tank... ogni scelta ha un impatto. Ogni livello può essere un crocevia. Il multiclasse funziona benissimo: ti permette di creare build uniche, anche se richiede una comprensione profonda delle sinergia. È anche per questo che l'esperienza può risultare ostica per i neofiti: senza tutorial adeguati o spiegazioni contestuali, ci si ritrova a navigare tra decine di abilità e talenti con pochissima guida. Il combattimento si svolge in tempo reale con, eventualmente, pausa tattica. Puoi comandare ogni membro del party singolarmente, usare incantesimi, posizionarti, buffare, debuffare e sfruttare ogni elemento del sistema. È appagante, ma anche lento e poco responsivo su console. [caption id="attachment_1102496" align="alignnone" width="2048"]
Una narrativa adulta e stratificata
La campagna principale resta uno dei punti di forza di Neverwinter Nights 2. Senza svelare nulla, si tratta di una storia che parte da eventi apparentemente personali per poi sfociare in una lotta per il destino del mondo, con snodi etici, colpi di scena, tradimenti e scelte realmente influenti. Ogni personaggio del party ha una backstory articolata, dialoghi doppiati con cura, anche in italiano, un arco narrativo che si può approfondire o ignorare. L'interazione con il gruppo è influenzata dal tuo allineamento e dalle decisioni che prendi. Puoi far crescere relazioni, distruggerle, creare alleanze o inimicizie. Le espansioni incluse (Neverwinter Nights 2: Mask of the Betrayer e Neverwinter Nights 2: Storm of Zehir) ampliano l'esperienza in modo significativo: Neverwinter Nights 2: Mask of the Betrayer è più cupa, introspettiva e spirituale, mentre Neverwinter Nights 2: Storm of Zehir è più libera e simile a un sandbox. Entrambe offrono decine di ore di contenuti in più. Giocando tutto, ci si può facilmente avvicinare o superare le 100 ore di gioco. E qui arriviamo al nodo cruciale: la versione PS5 è davvero migliorata? La risposta, purtroppo, è no. Non nel senso che ci si aspetta nel 2025. Alcune migliorie ci sono: supporto al controller, leggero aggiornamento delle texture e menu adattati per le console, ma tutto il resto è rimasto fermo al 2006. L'interfaccia è poco leggibile, l'inventario è scomodo da navigare col pad, e i comandi richiedono molti passaggi inutili. Manca qualsiasi forma di salvataggio automatico, se non quando si passa da una Paese a un altro, un dettaglio che oggi non è più accettabile. In più, l'assenza di tutorial moderni rende difficile approcciarsi al gioco se non si ha già familiarità con D&D 3.5. A livello tecnico nessun calo di frame rate, ma le animazione sono ritardate, a volte capitano glitch grafici, ma non gravi, alcuni suoni sono mancanti durante i colpi o le magie. Sono, inoltre, presenti bug del 2006, come AI impazzita o missioni che non si attivano. L'esperienza con il controller è limitante. I CRPG sono nati per mouse e tastiera e si sente. Il lavoro fatto da Larian su Baldur's Gate 3 è encomiabile proprio perché ha tradotto l'esperienza in modo perfetto anche su pad. Qui, invece, l'adattamento è minimo. [caption id="attachment_1102498" align="alignnone" width="2048"]
Multiplayer - un valore aggiunto, ma sottoutilizzato su console
Uno degli elementi meno valorizzati di questa edizione di questa edizione è il multiplayer, che in teoria rappresenta una delle forze di Neverwinter Nights 2. Esso nasce per supportare server persistenti, avventure personalizzate da master umani, party di amici in campagna cooperativa. Tutto questo è possibile anche nella Enhanced Edition, ma su console non è possibile creare o modificare le campagne come su PC. La versione console, dunque, perde una componente fondamentale: quella della creatività della community. Peccato, perché con amici appassionati si può trasformare Neverwinter Nights 2 in un esperienza da tavolo virtuale, con dialoghi e strategia condivise, come nei migliore RPG cartacei. Chi ha giocato a Baldur's Gate 3, Pillars of Eternity, Pathfinder: Kingmaker o World of the Righteous o anche Divinity: Original Sin 2, noterà subito la differenza: questi titoli prendono in eredità le meccaniche complesse del passato e le traducono in esperienze moderne, con interfacce eleganti, feedback chiari, salvataggi dinamici, e grafica attuale. Neverwinter Nights 2, invece, non si aggiorna. O meglio, questa edizione non lo fa. Il confronto però è anche ingiusto: questo non è un gioco del 2025, ma un prodotto del 2006 portato su PS5. Andrebbe valutato in quella chiave, ma è proprio questo il problema: chiamarlo "Enhanced Edition" crea un'aspettativa falsa. Per completezza, ho deciso di acquistare anche la versione PC della Enhanced Edition, così da testare il multiplayer in condizioni più favorevoli, insieme a un gruppo di amici e consorte appassionati di RPG classici. Su computer, l'esperienza è chiaramente più fluida e vicina alla visione originale del prodotto: l'interfaccia è più comoda, i server personalizzati sono più accessibili e l'uso della tastiera semplifica enormemente la gestione del party e dei comandi. La possibilità di caricare moduli personalizzati e partecipare a campagne masterate da altri giocatori è un valore aggiunto enorme, completamente assente nella versione PS5. Un confronto che, purtroppo, mette ancora più in luce i limiti di questo porting console, anche se in quella versione ci sono altri difetti di cui non parlerò in questa recensione perché non sono presenti su PS5. Ma questa parte non verrà valutata nella mia analisi poiché qui si analizza la versione PlayStation 5. [caption id="attachment_1102497" align="alignnone" width="2048"]
Neverwinter Nights 2 Enhanced Edition Recensione - Conclusioni
Se fosse davvero "enhanced", con UI moderna, tutorial, salvataggi automatici, feedback migliorati e bug risolti, allora sì: avrebbe potuto sedersi accanto ai grandi del presente. Neverwinter Nights 2: Enhanced Edition è una grande occasione parzialmente sprecata. come gioco, resta un classico intramontabile: profondo, narrativamente ricco, meccanicamente stimolante. Ogni nuova run è una storia diversa, una sfida diversa, un personaggio diverso. Longevo, modulare, multigiocatore: un RPG nel vero senso della parola. Ma come riedizione, delude. Non offre un'esperienza moderna, non corregge i difetti noti, non semplifica l'interazione, non valorizza la potenza delle console attuali. La Enhanced Edition di Neverwinter Nights 2 avrebbe potuto essere l'occasione per riscoprire un capolavoro. Invece, è solo una riproposizione https://www.youtube.com/watch?v=N2P00I5nJXkL'articolo Neverwinter Nights 2 Enhanced Edition Recensione proviene da GameSource.
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