Qualche goccia di profumo prima di andare a dormire concilia il sonno (lo dice la scienza)
C’è davvero chi si spruzza il profumo prima di andare a dormire? Sì. Un gesto intimo, personale, quasi segreto. Nessuno da impressionare, solo per sé. Sembra poco diffusa, ma in realtà è un’abitudine più comune di quanto si pensi. Una goccia di profumo dietro l’orecchio, una vaporizzazione leggera sul cuscino, o sul pigiama. L’importante è spruzzarne un po’, proprio come faceva Marilyn Monroe.
Ma cosa si cela dietro a quest’abitudine? Vale davvero la pena chiederselo: spruzzare un po’ di profumo prima di dormire aiuta davvero a conciliare il sonno?
E se sì, quali sono i benefici specifici?
Spruzzarsi il profumo prima di dormire, come faceva Marilyn Monroe
È lei la musa da cui è partito tutto questo. Marilyn Monroe, tra le donne più belle al mondo, alla domanda «Cosa indossi per andare a letto?», rispose in un modo che spiazzò tutti: «Solo qualche goccia di Chanel N°5». Una dichiarazione audace, che probabilmente nessuno si aspettava, ma anche sorprendentemente moderna. Perché dopotutto, anche oggi succede.

Foto Getty Images
Indossare qualche goccia della nostra fragranza preferita prima di andare a dormire è un gesto molto profondo, che ha a che fare con la nostra identità. Con il desiderio più grande di mettersi in contatto con la nostra intimità, prima di dormire. Non è mai stata una questione di seduzione, ma un modo per sentirsi avvolta e protetta. Una cosa che ritorna anche oggi, tra wellness olfattivo, neuroscienze e bellezza olistica.
Profumarsi prima di dormire porta davvero benefici?
Il sonno è una questione di equilibrio tra mente e corpo. La mente si rilassa e il corpo riposa, e non è un caso che sempre più esperti suggeriscano di introdurre il profumo nella nostra routine serale. Vere e proprie fragranze che riescano a farci rilassare e a conciliare il sonno.
L’idea è semplice: una goccia di profumo che simboleggia molto di più, e che contribuisce a creare una routine personale. Una spruzzata e sì, ci si può finalmente rilassare. Alcuni studi confermano che determinate note – come gelsomino, legni chiari o tè verde – riescano a ridurre il livello di tensione e facilitano il rilascio di cortisolo, ormone dello stress.
Cosa dice la scienza?
Il profumo non è un qualcosa di razionale. Una volta annusato, entra diretto nel sistema limbico, la parte del cervello che governa memoria ed emozioni. E non ci meraviglia sapere che diversi scienziati ed esperti del settore stanno lavorando per comprendere precisamente quale sia l’effetto delle fragranze sul livello di stress.
Cosa ne è emerso? I risultati parlano chiaro: alcune molecole olfattive riescono a ridurre biomarcatori dello stress come il cortisolo e l’alfa-amilasi. E comunque, senza arrivare a formule brevettate, se un odore ci calma e ci trasmette tranquillità, allora si è raggiunto l’obiettivo.
Profumarsi prima di andare a letto, quindi, non è solo una coccola. È prendersi cura di sé, un modo per chiudere la giornata con dolcezza. Dopotutto il sonno non è solo riposo, ma un modo per connettersi con se stessi e con la propria intimità.
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