The Dark Queen of Mortholme – Il dominio dell’oscura regina si espande


Se siete giocatori di souls, sapete perfettamente cosa significa tentare e ritentare uno scontro più volte. Dosare le proprie emozioni è fondamentale e imparare dai propri errori è l'unico modo per sperare di farcela, una morte dopo l’altra.
In quel loop di gameplay sempre in bilico tra frustrazione e adrenalina, il respawn diventa routine, la testardaggine carburante e ciascuna sconfitta si tramuta in vittoria ogni volta in cui si riesce a togliere un pixel di vita in più rispetto al tentativo precedente.
The Dark Queen of Mortholme | Facciamoci due domande
Tanta ostinazione nello sconfiggere il male e mai ci eravamo fermati un attimo per chiederci cosa facessero questi pilastri di malvagità quando non combattono, quali sono le reali motivazioni che muovono le loro crudeli azioni e quali fossero davvero i loro stati d’animo. A colmare questa lacuna ci ha pensato l’utente Mosu che ha sviluppato ed offerto gratuitamente, dapprima su itch.io e dal 15 agosto 2025 su Steam, il micro indie The Dark Queen of Mortholme nel quale vestiremo i panni dell’oscura regina che, dal suo inquietante trono, dovrà imbracciare il suo possente scettro e sporcarsi le mani di persona, dopo che tutti i suoi scagnozzi hanno fallito. E così, fra un lento ma letale fendente e l’altro, riusciremo a dimostrare che, nonostante possieda un animo privo di macchie, il nostro indomito eroe sia in grado di produrne in quantità sul nostro lucido ed oscuro pavimento.
“Ma io e te che c***o ce dovemo di?”
Ma a quanto pare, tutto questo è nulla se si ha un cuore assetato di giustizia, ed infatti, fra uno stritolamento e l’altro, va a finire che due chiacchiere con il nostro illuminato eroe ce le scambi pure, e magari arrivi addirittura ad affezionartici. The Dark Queen of Mortholme non è infatti solo mazzate e spiaccicamenti, ma anche dialoghi ben costruiti sul bene ed il male, sull’ostinazione e la ricerca di un senso più profondo delle proprie azioni. Insomma, temi non banali sui quali i due figuranti si rimbeccheranno di volta in volta in quella che diventerà una vera e propria gara fatta di battute sagaci e freddure taglienti. E così, in quel loop di gameplay sempre in bilico tra divertimento e sadismo, il trionfo diventa routine, la supremazia carburante, e ciascuna vittoria si tramuta in preoccupazione ogni volta in cui l’eroe riuscirà a toglierci un pixel di vita in più rispetto al tentativo precedente. Sì perché come ogni protagonista di un souls che si rispetti, il nostro ostile paladino imparerà di volta in volta a schivare i nostri colpi aumentando di agilità, incrementando la propria vita e potenziando la propria build, insomma, diventando sempre più forte e capace di contrastare i nostri attacchi. Così, i nostri potenti colpi si fanno man mano sempre più inefficaci, ed il lungo cooldown diventerà un problema sempre più serio, cosa che l’eroe non mancherà di farvi notare ogni volta in maniera beffarda.
Il bene vince sempre?
E così, dopo 20/30 minuti di spiaccicamenti, stoccate e disquisizioni su bene e male, si arriva all’inevitabile morale, quella nella quale si ribadisce ancora con forza che non sono necessari budget stratosferici, mappe infinite e una moltitudine di contenuti copia incolla per fare un buon gioco. In un mondo di multinazionali in crisi, questo piccolo progetto riesce a ribadire che, come spesso accade, il vino buono sta nella botte piccola e che con la giusta dose di costanza, anche il piccolo avventuriero può riuscire a sconfiggere i più grandi e temuti tiranni.L'articolo The Dark Queen of Mortholme – Il dominio dell’oscura regina si espande proviene da GameSource.
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