Agroalimentare, ok Consiglio Ue a negoziati con Uk su accordo Sps
Roma, 13 nov. (askanews) – Oggi il Consiglio Europeo ha formalmente autorizzato la Commissione ad avviare negoziati con il Regno Unito per un accordo su uno spazio sanitario e fitosanitario comune (SPS) e per collegare i sistemi di scambio di quote di emissione di gas serra (ETS). L’obiettivo dell’accordo SPS è ridurre l’onere degli scambi di prodotti agricoli tra l’UE e il Regno Unito allineando le norme sanitarie e fitosanitarie. Ora la Commissione è autorizzata ad avviare i negoziati con il Regno Unito sull’accordo e, una volta conclusi i negoziati, gli accordi dovranno essere approvati dal Consiglio prima di poter entrare in vigore.
Collegare l’ETS faciliterebbe infatti lo scambio di quote di emissione tra l’UE e il Regno Unito, contribuirebbe agli obiettivi comuni di sostenibilità ed eviterebbe la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio tra le due parti. Gli accordi previsti fanno seguito al vertice UE-Regno Unito e alla successiva intesa comune concordata tra la Commissione e il governo del Regno Unito il 19 maggio 2025.
“Lo scorso maggio abbiamo concordato con il Regno Unito di aprire un nuovo capitolo nelle nostre relazioni. Con la decisione odierna, ci proponiamo ora di ottenere risultati concreti. L’accordo su questi ambiti porterà a importanti riduzioni degli oneri a carico delle imprese sia nell’UE che nel Regno Unito e andrà a vantaggio dei nostri consumatori. Affrontiamo quindi i negoziati con la speranza che possano concludersi rapidamente”, ha spiegato Marie Bjerre, ministro per gli Affari Europei della Danimarca.
Un accordo SPS allineerebbe gli standard sanitari e fitosanitari della Gran Bretagna a quelli dell’UE, eliminando la necessità della maggior parte dei certificati e dei controlli su animali, piante e prodotti correlati che circolano tra la Gran Bretagna e l’UE.
Attraverso il quadro di Windsor, questi benefici si applicherebbero anche ai movimenti tra la Gran Bretagna e l’Irlanda del Nord, preservando al contempo il duplice accesso dell’Irlanda del Nord sia al mercato unico dell’UE che al mercato interno del Regno Unito.
Inoltre, l’accordo dovrebbe disciplinare in modo esaustivo il funzionamento dei sistemi ETS collegati, definire chiaramente i settori inclusi, come la produzione di elettricità e calore industriale, l’industria e il trasporto aereo e marittimo nazionale e internazionale, e stabilire una procedura per l’aggiunta di ulteriori settori in futuro al fine di prevenire la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e garantire una concorrenza leale.
Collegare i sistemi ETS del Regno Unito e dell’UE consentirebbe anche ai beni di entrambe le parti di beneficiare di esenzioni reciproche dai rispettivi meccanismi di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM).
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