Copernicus Sentinel-6B: l’occhio che monitora l’innalzamento dei mari e il clima terrestre

Novembre 19, 2025 - 04:54
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Copernicus Sentinel-6B: l’occhio che monitora l’innalzamento dei mari e il clima terrestre

Sentinel-6B fornirà dati che saranno disponibili alla comunità scientifica in tempo quasi reale, una risorsa chiave per la modellistica oceanografica tridimensionale ad alta risoluzione, indispensabile per comprendere correnti, temperature e salinità e per le previsioni stagionali e climatiche

Si chiama Copernicus Sentinel-6B il nuovo satellite europeo destinato a diventare l’occhio più preciso sui nostri oceani: misurerà il livello dei mari con accuratezza millimetrica, proseguendo una serie di osservazioni che da oltre trent’anni raccontano come sta cambiando il Pianeta.

Il suo debutto nello spazio è avvenuto alle 6:21 di lunedì 17 novembre, quando è decollato a bordo del Falcon 9 di SpaceX, dando ufficialmente il via alla prossima grande stagione del monitoraggio oceanico globale (qui il video del lancio).

Il progetto è frutto della collaborazione scientifica transatlantica tra Esa, Nasa, Eumetsat, Mercator Ocean International e la Commissione europea – direzione Generale Ricerca e Innovazione, nell’ambito di Copernicus, il programma operativo di osservazione della Terra.

In vista della missione spaziale, abbiamo partecipato alla conferenza di pre-lancio dell’Esa, un momento chiave per approfondire le potenzialità della missione e il ruolo cruciale dei suoi dati per la scienza del clima e degli oceani.

Il ruolo della ricerca scientifica per l’ambiente

Sentinel-6B raccoglie l’eredità del suo predecessore, Sentinel-6 Michael Freilich, lanciato nel 2020 e si inserisce nella più lunga serie di osservazioni del livello del mare, iniziata con Topex/Poseidon nel 1992 e proseguita con Jason-1, Jason-2 e Jason-3.

Secondo i dati della Noaa – National Oceanic and Atmospheric Administration, ovvero l’agenzia nazionale per gli oceani e l’atmosfera degli Stati Uniti, il livello medio globale del mare è aumentato di circa 3,3 mm all’anno negli ultimi trent’anni, con una chiara accelerazione nell’ultimo decennio.

Una serie di osservazioni così lunga e continua è essenziale per distinguere le oscillazioni naturali dalle tendenze indotte dal cambiamento climatico e per prevedere gli impatti su coste, infrastrutture e comunità vulnerabili.

Il ruolo di Sentinel-6B per il servizio marino Copernicus sarà cruciale – spiega Pierre-Yves Le Traon, direttore Scientifico di Mercator Ocean International, intervenuto durante la conferenza stampa, che aggiunge – dal monitoraggio del livello del mare al supporto delle previsioni oceaniche, i dati del satellite permetteranno applicazioni fondamentali per la gestione sostenibile degli oceani e delle coste“.

Le sue parole sintetizzano il cuore della missione: non solo osservare, ma mettere i dati al servizio di decisioni concrete, dalla pianificazione costiera alla sicurezza marittima.

Capire come si muove il mare richiede una precisione millimetrica: è esattamente ciò che offre Poseidon-4, l’altimetro radar al centro di Sentinel-6B, progettato per catturare ogni variazione della superficie oceanica con un’accuratezza senza precedenti.

Questa accuratezza permette di rilevare l’innalzamento del livello del mare su scala globale e di distinguere i contributi dell’espansione termica degli oceani – direttamente legata al riscaldamento globale – da quelli della fusione delle calotte glaciali e dei ghiacciai.

Accanto all’altimetro, il satellite trasporta strumenti complementari fondamentali, come il il radiometro Amr-c, per correggere l’influenza del vapore acqueo; i ricevitori Gnss-ro, che analizzano i profili termodinamici dell’atmosfera migliorando le previsioni stagionali e climatiche; il sistema Doris, per determinare con estrema precisione l’orbita satellitare, un requisito essenziale per mantenere continuità e coerenza con le missioni precedenti.

Dati operativi per la scienza e politiche climatiche

I dati prodotti da Sentinel-6B confluiranno nel Copernicus Marine Service (Cmems) e saranno disponibili alla comunità scientifica e istituzionale in tempo quasi reale.

Saranno una risorsa chiave per la modellistica oceanografica tridimensionale ad alta risoluzione, indispensabile per comprendere correnti, temperature e salinità e per le previsioni stagionali e climatiche, con ricadute dirette su pesca, trasporti marittimi e protezione civile.

Gli stessi dati permetteranno di valutare con maggiore precisione gli impatti del cambiamento climatico, dall’erosione costiera all’innalzamento del livello del mare nelle aree più vulnerabili.

E diventeranno indicatori climatici essenziali per i decisori politici, supportando la pianificazione urbanistica delle zone costiere e le strategie di adattamento.

Secondo la World Meteorological Organization, una sorveglianza satellitare continua è cruciale: senza una serie di dati coerenti su scala decennale, gli errori nella stima dell’innalzamento globale del mare potrebbero superare i 5-10 mm all’anno, compromettendo la capacità di pianificare infrastrutture e protezioni costiere.

Con questo lancio, l’Europa consolida il suo ruolo di leader mondiale nell’osservazione sistematica del sistema Terra. Grazie a Sentinel-6B, la scienza del clima potrà progredire su basi solide, fornendo informazioni oggettive e indispensabili per affrontare le sfide ambientali del futuro.

Sentinel-6B non è solo un satellite che osserva il mare: è uno strumento fondamentale per misurare, prevedere e proteggere il Pianeta.

Crediti immagine: Depositphotos

L'articolo Copernicus Sentinel-6B: l’occhio che monitora l’innalzamento dei mari e il clima terrestre è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.

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