Formazione tecnica in Italia, ci pensano le corporate tech academy
Funzionano davvero le academy tecnologiche delle aziende? Dati, casi studio e nuovi modelli tra digitale ed energia pulita
Le corporate tech academy stanno diventando uno dei pilastri della formazione tecnica in Italia. In un Paese che deve accelerare contemporaneamente sulla digitalizzazione e sulla transizione energetica, diverse aziende hanno deciso di assumere un ruolo educativo sempre più centrale: laboratori, programmi di certificazione, percorsi blended, eventi tecnici accreditati.
Funzionano? I casi sul territorio dicono di sì, quando le academy sono capaci di generare competenze spendibili, relazioni di filiera e valore territoriale.
Secondo Unioncamere-Anpal, il fabbisogno di profili tecnici e digitali continua a crescere: oltre 350.000 posti scoperti, tra installatori di impianti efficienti, tecnici dell’elettrico, esperti di reti intelligenti, energy manager digitali, progettisti di pompe di calore e cloud specialist.
Le academy aziendali stanno diventando fabbriche di competenze che formano sia personale interno sia professionisti esterni – dalle scuole agli Its, dai tecnici agli architetti – con vantaggi immediati per tutta la filiera.
Aira: con l’hub di Mellaredo la formazione per il calore pulito
Appena inaugurato a Mellaredo di Pianiga, l’hub veneto di Aira è molto più di un centro operativo: è un nodo strategico per la formazione tecnica nel Nord-Est, dedicato a installatori, progettisti e tecnici specializzati in soluzioni di riscaldamento pulito.
L’hub conta già 20 dipendenti – destinati a raddoppiare nel 2026 – e si inserisce nel piano industriale che prevede 4.000 nuove assunzioni in Italia entro il 2035 e un investimento complessivo da 300 milioni di euro.
Sottolinea Filippo Luna, Ceo di Aira Italia: “Questo centro è un luogo dove innovazione e competenze si incontrano per accelerare la transizione verso l’energia pulita. Continueremo a investire in persone e formazione per costruire una rete nazionale integrata“.
Presente all’inaugurazione anche la Regione Veneto, che ha rimarcato il valore della collaborazione pubblico-privato nella formazione tecnica. Ogni hub Aira funge infatti da punto di trasferimento tecnologico, contribuendo alla nascita di una filiera italiana del calore sostenibile.
Baxi, obiettivo Professional e la nuova Academy Hp
Baxi sta consolidando il proprio posizionamento come punto di riferimento per la formazione dei professionisti del settore termotecnico.
Obiettivo Professional, gli incontri accreditati per architetti, ingegneri, geometri e periti, ha toccato nel 2025 Pisa, Lecce, Parma, Lamezia Terme, Bassano del Grappa e Catania.
I temi? Normative F-gas e Conto Termico, nuovi refrigeranti a basso impatto, redditività degli investimenti, Acs, casi studio e progettazione sostenibile. Una vera academy diffusa, territoriale e ad alto contenuto tecnico.
Le nuove competenze non nascono più soltanto nelle università o negli istituti tecnici: oggi nascono nei centri formativi delle aziende, che diventano veri acceleratori della transizione energetica.
Aira, Baxi e gli altri esempi mostrano che quando un’azienda investe in formazione, crea molto più che lavoratori qualificati: crea ecosistemi, filiere, occupazione stabile, trasferimento tecnologico e un Paese più preparato alla sfida climatica.
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