Game Pass Zone – Episodio #2
Lo scorso mese abbiamo cominciato il nostro viaggio nel mondo di Xbox Game Pass (qui il link all’articolo) e oggi torniamo ancora più carichi per un nuovo terzetto di titoli che hanno stuzzicato la nostra fantasia: il secondo episodio di Game Pass Zone è qui per voi per presentarvi una selezione curiosa e variegata di titoli tutti da giocare. La parola d’ordine a questo giro è “lungo il giusto”: i tre giochi infatti puntano su esperienze specifiche senza perdersi in interminabili ore su ore… anche se forse, uno dei tre, potrebbe saltare la regola!
Ci siamo già aggiornati su tutte le novità con cui è stata rimodulata l’offerta di Xbox Game Pass (trovate tutte le info a questo link), trasformatasi al punto da inserire numerosi nuovi titoli da librerie del passato. A questo giro però abbiamo preso in mano quasi tutte novità o quantomeno titoli che si sono aggiornati di recente. Vecchio e nuovo, familiare o sconosciuto, c’è sempre un gioco che vi attende!
Ecco i 3 titoli che vi suggeriamo per continuare la vostra avventura! Vi ricordiamo che potete acquistare la vostra sottoscrizione a Xbox Game Pass da gamelife, a questo link.

KEEPER
Disponibile nel catalogo Xbox Game Pass Ultimate e PC Game Pass
Keeper è un videogioco particolare, uno di quelli che ti lascia senza parole e che, allo stesso tempo, non utilizza neanche una stringa di testo per raccontare una “fiaba moderna”. Se ne è parlato molto in queste settimane, tra chi lo ha amato e chi invece lo ha ritenuto un esperimento non all’altezza degli altri titoli di Double Fine Productions (tra cui vi ricordo l’ottimo Psychonauts 2 che trovate sempre su GamePass).
Personalmente, sono tra coloro che hanno apprezzato la storia creata da Lee Petty, e quindi potrei anche schierarmi dalla parte di quelli che lo hanno divorato in poco più di due sessioni di gaming. Del resto, sono sempre stato appassionato di questo tipo di avventure, semplici nella loro struttura ma capaci di emozionare il giocatore. Non ci sono combattimenti in Keeper, gli enigmi sono di facile risoluzione, le telecamere di gioco non sono gestibili e i collezionabili sono ridotti all’osso. Eppure, questo viaggio è così piacevole, così come la scoperta di vedere un mondo dai tratti onirici stagliarsi dopo ogni passo.

Keeper ci mette nei panni di un faro, ormai da tempo dimenticato, che inaspettatamente si risveglia e salva un uccello marino assai vivace, preda delle angherie di altri pennuti. Da questo momento, tra i due nasce una salda quanto improbabile amicizia, alla scoperta di regni che noi comuni mortali nemmeno riusciremmo a immaginare.
L’idea è già di base così geniale: un faro che cammina e che può risvegliare, con il potere della sua luce, ogni esserino che incrocia il suo sguardo, ovvero la sua luce. Ovviamente ci sono dei limiti, dei confini scaturiti dalla mancanza delle braccia (che volete, anche i fari hanno i loro limiti). In questo caso, ci penserà il nostro fedele amico, che potrà raccogliere oggetti e utilizzare leve per aprirci nuovi passaggi.
Come vi dicevo, gli enigmi sono di facile risoluzione, probabilmente per non offuscare totalmente la componente creativa a discapito di una difficoltà elevata. Non esistono per ragion di cose i Game Over poiché nessun cattivone vorrà vederci crollare. Tuttavia, il nostro faro potrà subire dei danni dettati dalla narrativa: in questi subirà una vera e propria metamorfosi per esplorare nuovi posti, come per esempio diventare un’imbarcazione e navigare nei mari.

Ramoscello (sì, l’amico piumato ha un nome) non ci mollerà mai, d’altro canto sa riconoscere nel faro un vero amico che lo ha aiutato nel momento del bisogno. Certe espressioni, certe movenze, mi hanno trasmesso le emozioni dei protagonisti e di quanto si vogliano bene nonostante le loro “strutture anatomiche”.
Keeper non ha una longevità così elevata e per vedere i titoli di coda serviranno poco più di 3 ore. Chiunque però si approcci a questa esperienza con la volontà di chiuderla alla svelta, si perderà i messaggi che essa vuole trasmettere. L’aspetto artistico (e non meramente grafico, sottolineo) è incantevole, fotogramma dopo fotogramma si viene trasportati in qualcosa di completamente nuovo in cui brulica la vita indigena di questo mondo. Fermarsi a osservare l’ambiente è fondamentale per godersi il viaggio, così come lasciarsi cullare dall’incantevole colonna sonora.

La telecamera fissa è forse uno degli aspetti che ho meno apprezzato in certi frangenti, anche se in generale offre degli scorci e delle visioni che mai mi sarei sognato di vedere in un titolo del genere.
Dopo essere arrivato ai titoli di coda (e non ve lo nascondo, ne volevo di più) ho riflettuto sul concetto di videogioco, che ritengo non sia solo azione, salti e una competizione con noi stessi. Credo sia “una quintessenza dell’arte”, un’evoluzione diretta di quello che non deve solo limitarsi a offrire esperienze adrenaliniche. Keeper è un film d’animazione interattivo? No, rappresenta un genere che sicuramente non è per tutti, ma che fa un gran bene all’industria videoludica.
A cura di Antonio Armento
BALL x PIT
Disponibile nel catalogo Xbox Game Pass Ultimate e PC Game Pass
C’è poco da fare: la formula inventata ormai qualche anno da fa Poncle (o da qualcuno prima di lui…) del genere “Survivors” ha scoperchiato un nuovo vaso di pandora dopo quello dei roguelite, offrendo a tanti designer l’opportunità di creare esperienze semplici ma che nascondono grande attenzione e precisione tra pianificazione nella scelta dei potenziamenti e reattività “moment by moment”. BALL x PIT, pur avendo una sua propria identità, si appoggia un po’ all’idea originale di Vampire Survivors trasferendola in un “flipper autoscroller” in cui il giocatore è tenuto a distruggere ogni nemico prima che questo raggiunga il fondo dello schermo.
Che dire, la formula funziona? Direi di sì, con tutti i “se” e i “ma” che il genere si porta dietro. Inizialmente infatti l’impatto è estremamente positivo sia dal punto di vista della narrativa (invero intrigante) che del contesto a livello stilistico e viene data l’impressione di avere davanti qualcosa di assolutamente speciale.

Non si sa bene come e perché, ma la città di Ballbylon è caduta a causa di un misterioso meteorite che si è schiantato su di essa e ha lasciato null’altro che una voragine profondissima. Tra terrore e curiosità, la popolazione ha comunque iniziato a ricostruire, mostrando anche un certo interesse per ciò che era celato nel cratere. Avventurieri di ogni sorta ora si avventurano nel “Pit” per raccogliere tesori e cambiare la propria vita.
La dinamica di gioco è estremamente semplice e allo stesso tempo addictive, come è giusto che sia un titolo simile: una volta scelto il nostro eroe, dotato di specifici perk nella progressione e nell’ottenimento delle abilità, inizia il nostro cammino nel Pit che nientemeno è che una lunga strada dritta in cui verremo fronteggiati da diversi nemici.

Niente spade, fruste o “borra” a questo giro: a disposizione avremo letteralmente delle palline (mica il gioco si chiama BALL x PIT per niente) che dovremo lanciare mirando con il mouse come se fossimo in Puzzle Bubble. Sconfiggendo i nemici e salendo di livello otterremo potenziamenti che aggiungeranno delle “palline speciali” dotate di effetti decisamente più interessanti di quelle base e che rappresenteranno la base delle nostre build.
Gli effetti tendenzialmente possono essere dai più classici, come nel caso delle palline che si limitano a fare più danno del normale, o più “gestionali”, come infliggere veleno e fuoco ai nemici. Non mancano inoltre effetti speciali come colpi specifici che funzionano meglio rimbalzano sui muri o colpendo alle spalle, così come attacchi aggiuntivi che vanno a colpire intere linee in verticale od orizzontale. Inizialmente tutto sembra lento e semplice, ma col tempo vengono fuori tutte le sfumature del caso, come la possibilità di avere delle passive che contrattaccano i nemici più vicini quando si viene colpi.

Come visto in altri titoli, anche in questo caso si ha la possibilità di ottenere degli effetti di “fusione” che vanno a combinare diverse armi per crearne di nuove e più potenti, aumentando le nostre chance di sopravvivenza. La cosa è fondamentale perché al contrario di Vampire Survivors non possiamo scappare (quasi) in eterno, ma siamo costretti a sconfiggere ogni nemico prima che arrivi a fondo schermo ed effettui un attacco – inevitabile a meno che non si posseggano skill passive dedicate.
C’è anche una componente “gestionale” tra una partita e l’altra, che funziona ma che personalmente non mi ha troppo entusiasmato – anche se non escludo che altri riescano a coglierne le potenzialità.
In conclusione BALL x PIT è un gioco comunque “assuefacente” e divertente, che esplora una formula conosciuta per offrire un taglio diverso. Se vi piace il genere Survivor/Roguelite, vi attendono tantissime e accanitissime ore di gioco.
A cura di Pietro Spina
PACIFIC DRIVE
Disponibile nel catalogo Xbox Game Pass Ultimate, Xbox Game Pass Premium e PC Game Pass
Cercare di definire cos’è Pacific Drive in poche parole non è semplice, ma posso dirvi che se siete tra quei giocatori che amano le esperienze ludiche d’atmosfera e dal tocco autoriale, allora l’opera di Ironwood Studios resta una delle chicche del Game Pass assolutamente non perdere. Sebbene ad un occhio meno attento potrebbe sembrare un banale gioco di guida con meccaniche survival, in realtà, Pacific Drive è molto più di questo: è un vero e proprio viaggio on the road che spinge i giocatori a confrontarsi continuamente con l’ignoto e a vivere ogni tragitto come una vera e propria scoperta.
Nel gioco, vestiamo i panni di un misterioso protagonista che, per motivi inizialmente ignoti, si ritrova intrappolato all’interno della Zona di Esclusione Olimpica, una regione degli Stati Uniti isolata dal resto del mondo a causa di misteriose anomalie scientifiche e fenomeni paranormali. È un luogo che vive secondo regole proprie, instabili e imprevedibili, in cui l’unica costante è la sensazione di essere osservati da una presenza invisibile.

Seguendo tutta serie di quest, il nostro obiettivo sarà quello di riuscire a sopravvivere e progredire nella Zona, soprattutto grazie al supporto dell’unica alleata che avremo a nostra disposizione: una station wagon dall’aria malandata e trovata puro caso all’inizio del gioco.
Ed è qui che viene il bello poiché, in Pacific Drive ad essere la vera protagonista, in realtà, è proprio l’automobile. La nostra vettura, infatti, non è rappresentata solo come un mero mezzo di trasporto, ma anche come un rifugio, uno scudo e come unico supporto nei momenti di pericolo.

Neanche a dirlo, ogni spedizione nella Zona metterà alla prova la sua integrità e saremo noi a dovercene prendercene cura, aggiustando ogni graffio e sostituendo ogni pannello in un viaggio in cui la sopravvivenza passa prima di tutto dalla manutenzione del veicolo.
Non a caso, il fulcro del gameplay, infatti, risiede proprio nel riuscire, durante i viaggi, a raccogliere risorse via via sempre più preziose per riparare e potenziare la macchina, rappresenta nel gioco quasi come fosse un essere vivente, da proteggere e curare con costanza e dedizione. C’è poi da dire c’è un altro aspetto in cui il gioco eccelle è questa sua brillante capacità di mescolare la tensione alla bellezza dell’esplorazione.

Guidare di notte, con la radio che trasmette segnali disturbanti e i fari che tagliano l’oscurità, può essere allo stesso tempo inquietante e affascinante. In certi momenti si ha la sensazione di trovarsi in un racconto di fantascienza malinconica, in altri ancora, in una sorta di road trip mistico in cui la meta sembra contare molto meno del viaggio stesso. Insomma, Pacific Drive è uno di quei titoli capaci di catturare l’attenzione proprio perché non si accontenta di seguire formule collaudate del genere, ma decide di percorrere una strada tutta sua, vivendo di suggestioni, di silenzi, di piccoli dettagli che contribuiscono a creare un’atmosfera ed un viaggio davvero unico.
Se cercate qualcosa di diverso, profondamente coraggioso e dai ritmi più compassati, Pacific Drive vi saprà di certo conquistare sin dalla prima curva. Il gioco è disponibile su Xbox Game Pass Premium e Ultimate.
A cura di Roberta Pagnotta
I PROSSIMI TITOLI IN ARRIVO
Di seguito vi proponiamo la lista delle più recenti aggiunte ai servizi di Xbox Game Pass: sarà tra questi il vostro prossimo gioco? Per ulteriori dettagli, vi consigliamo la lettura dell’articolo dedicato.
- Moonlighter 2: The Endless Vault – (Game Pass Ultimate, PC Game Pass) – PC – 19 novembre al day one
- Kulebra and the Souls of Limbo (Game Pass Premium) – Cloud, Console e PC – 19 novembre
- Revenge of the Savage Planet – Cloud, Xbox Series X/S e PC – 19 novembre
- Monsters are Coming! Rock & Road – (Game Pass Ultimate, PC Game Pass) – Portatile e PC- 20 novembre
- The Crew Motorfest – (Game Pass Ultimate, PC Game Pass) – Cloud, Console e PC – 20 novembre
- Banishers: Ghosts of New Eden – (Game Pass Ultimate, Game Pass Premium e PC Game Pass) – Cloud, Xbox Series X/S e PC – 25 novembre
- Kill It With Fire! 2 – (Game Pass Ultimate, Game Pass Premium e PC Game Pass) – Cloud, Console, Portatile e PC – 25 novembre
- Marvel Cosmic Invasion – (Game Pass Ultimate e PC Game Pass) – Cloud, Console, Portatile e PC- 1 dicembre al day one
- Lost Records: Bloom & Rage – (Game Pass Ultimate, Game Pass Premium e PC Game Pass) – Cloud, Xbox Series X/S e PC – 2 dicembre
The post Game Pass Zone – Episodio #2 appeared first on GameSoul.it.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0





