Bolivia. Arce propone un fronte unito della sinistra in vista delle elezioni

di Paolo Menchi –
Il presidente della Bolivia, Luis Arce, ha lanciato un appello ufficiale a tutti i partiti di sinistra del Paese affinché si uniscano in un blocco unico in vista delle elezioni generali del 17 agosto. L’obiettivo dichiarato è contrastare l’ascesa dei partiti di destra, attualmente in testa nei sondaggi. “Vogliamo proporre a tutti i partiti di sinistra di riunirci, unirci (…) per valutare insieme la situazione politica e formare un blocco di sinistra”, ha affermato Arce durante una conferenza stampa nel palazzo presidenziale a La Paz.
Il presidente ha ricordato che un primo tentativo di unificazione era stato fatto il 18 gennaio, ma fu ostacolato da sabotaggi interni ed esterni. Dopo il ritiro della sua candidatura presidenziale per il Movimento al Socialismo (MAS), e successivamente anche della sua candidatura al Senato, Arce torna ora con una nuova proposta unitaria a un mese dalle elezioni.
La situazione politica boliviana è oggi incerta. I sondaggi vedono al primo posto l’imprenditore Samuel Doria Medina e l’ex presidente Jorge Quiroga, con circa il 20% delle intenzioni di voto. Il principale candidato di sinistra, Andrónico Rodríguez, si trova al terzo posto con un supporto tra l’8% e il 14%, mentre il candidato governativo Eduardo Del Castillo è tra gli ultimi, con meno del 2%.
Secondo molti analisti, queste elezioni potrebbero segnare la fine di un ciclo politico e di un modello economico che ha dominato il Paese per quasi 20 anni, in un contesto di profonda crisi economica. Le proposte dei candidati si concentrano soprattutto su temi economici, spaziando dal ricorso a prestiti internazionali alla chiusura di aziende statali o alla privatizzazione dell’importazione di carburante, una delle cause principali della crisi.
Arce ha sottolineato che la sua proposta nasce da un’osservazione: un numero crescente di elettori non si identifica con le proposte di destra. Ha quindi invitato le forze progressiste – tra cui MAS, Alianza Popular e il Movimento di Rinnovazione Nazionale (Morena) – a unirsi, affinché il governo possa diventare un “catalizzatore” delle forze di sinistra.
Nonostante non siano stati forniti dettagli su data e luogo dell’incontro, Arce ha ribadito che l’unità della sinistra è necessaria per affrontare la crisi economica e per evitare un ritorno al “neoliberismo”. Non è chiaro se la proposta includa l’ex presidente Evo Morales, il cui movimento, Evo Pueblo, non ha ancora ottenuto riconoscimento giuridico come partito.
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