Brics. Lula si scaglia contro il “genocidio” di Gaza

GG –
Quando Luiz Inácio Lula da Silva ha definito quello di Israele a Gaza un genocidio il silenzio della sala è diventato un simbolo potente. Non perché le parole fossero nuov, in molti soprattutto nel sud globale da mesi le usano per descrivere la devastazione della Striscia, bensì perché questa volta a pronunciarle è stato il presidente del Brasile nel cuore di un vertice dei BRICS, che cerca di reinventarsi come alternativa all’ordine mondiale dominato da Stati Uniti ed Europa.
Lula ha parlato ai leader di undici Paesi emergenti riuniti a Rio de Janeiro evocando immagini di civili massacrati, della fame usata come arma di guerra e ha descritto un sistema internazionale incapace di fermare il massacro.
Un discorso che ha spaccato la platea tra chi condivide la condanna di Israele e chi, pur critico verso l’occidente, teme che un attacco frontale possa indebolire i già fragili equilibri regionali
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