Cosa sono i draghi blu che hanno invaso la Spagna

Agosto 29, 2025 - 19:30
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Cosa sono i draghi blu che hanno invaso la Spagna
"L'invasione dei draghi blu". "I draghi blu spaventano la Spagna". "I letali draghi blu fanno chiudere le spiagge ad Alicante". È solo una piccola selezione di titoli che si sono letti in questi giorni riguardo ad alcuni esemplari spiaggiati di Glaucus atlanticus, un mollusco nudibranchio raramente avvistato nel Mediterraneo, ma che negli ultimi decenni sta facendo capolino sempre più spesso, per motivi che vi spieghiamo qui sotto. Le prime segnalazioni ufficiali sono arrivate via social dalla polizia locale di Guardamar del Segura e dal sindaco della città dell'Alicante, seguite poi da altre provenienti dall'isola di Maiorca, dove i draghi blu sono stati visti per la prima volta da 300 anni. Ma che cosa sono, e soprattutto perché molti li definiscono addirittura "letali"? . Cosa sono questi draghi blu? Glaucus atlanticus è un mollusco nudibranchio, come suggerisce il nome è privo di conchiglia: viene abbandonata dopo lo stadio larvale. Famosi per i loro colori e forme che sembrano uscite da un libro di fiabe, sono animali generalmente di piccole dimensioni (anche se alcuni, come Hexabranchus sanguineus, possono raggiungere i 60 cm) e distribuiti nei mari di tutto il mondo, in particolare nel Sudest asiatico, e a profondità che possono toccare i 700 metri.. Dove vive QUESTA SPECIE. Il drago blu è una delle specie più note per via del suo aspetto da cartone animato giapponese: distribuito ormai in tutti i mari del mondo, vive di solito in mare aperto, dove si fa trasportare dalle correnti rimanendo a galla grazie a una bolla di gas presente nello stomaco. La caratteristica più interessante di questo animale? È dotato di tre paia di appendici, "decorate" con strutture sottili chiamate cerata. È qui che il drago blu nasconde il suo veleno.. Ma quindi è davvero velenoso? Sì, anche se non è letale. E il motivo per cui lo è particolarmente interessante: i draghi blu, infatti, non producono internamente il loro veleno. Si nutrono invece di altre specie velenose, come la caravella portoghese o la Velella velella: le mangiano e si "appropriano" delle loro cellule velenifere, immagazzinandole ad alte concentrazioni nelle cerata. Venire a contatto con le appendici di un drago blu può quindi produrre un effetto analogo a quello delle specie di cui si nutre: si tratta di una puntura dolorosa, e che può essere pericolosa nei soggetti allergici, ma assolutamente non letale (non risultano casi registrati di morte causata da Glaucus atlanticus).. Come intervenire. Questo non significa che si possa prendere alla leggera i draghi blu, magari maneggiandoli dopo averli trovati in spiaggia per farsi una foto memorabile: per quanto non letale, ribadiamo che la puntura può essere anche molto dolorosa. Se dovesse capitarvi, i consigli sono innanzitutto di rivolgervi subito a un medico, e in secondo luogo di non sfregare la ferita né di lavarla con acqua pulita, alcool o aceto: meglio l'acqua salata del mare.. Cosa ci fanno i draghi blu in Spagna? Come detto, nelle Baleari non si vedevano draghi blu dal 1700, mentre la zona di Alicante aveva già ricevuto una visita un paio d'anni fa. Non ci sono ancora studi che spiegano ufficialmente come mai siano sempre più frequenti nel Mediterraneo, ma considerando che si tratta di animali che hanno necessità molto specifiche in termini di temperatura dell'acqua in cui vivono, non è difficile immaginare che il riscaldamento degli oceani sia il principale responsabile. Al momento, comunque, l'allarme in Spagna sembra essere passato, e dopo qualche giorno di chiusura le spiagge dell'Alicante sono state riaperte. Ma la possibilità che la situazione si ripresenti nei prossimi anni è sempre più alta con ogni decimo di grado di aumento di temperatura delle acque..

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Redazione Redazione Eventi e News