Crotone, 22enne ucciso dopo rissa in spiaggia: ritrovata l’arma del delitto

È stata trovata l’arma che sarebbe stata utilizzata per uccidere Filippo Verterame, il 22enne morto dopo essere stato accoltellato nei pressi di una spiaggia dopo una rissa a Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone. A ritrovare l’arma, un coltello a lama lunga, i carabinieri della città pitagorica. Il coltello, che è stato sequestrato, è stato ritrovato in un’area di folta vegetazione. Fondamentale per il ritrovamento dell’arma la collaborazione di Giuseppe Paparo, una delle persone arrestate per l’omicidio, che nel corso di un nuovo interrogatorio ha ricostruito con precisione gli attimi e la dinamica dell’aggressione.
L’omicidio di Filippo Verterame
Il 22enne era stato accoltellato alla gola martedì 19 agosto ed era morto due giorni dopo dopo essere stato trasferito all’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro. I Carabinieri hanno fermato cinque persone per il delitto, e tra le prime piste oggetto delle indagini c’è quella della tensione tra famiglie scaturita da una manovra pericolosa di un’auto di uno dei coinvolti effettuata nei pressi del lido. I genitori del 22enne hanno deciso di donare gli organi, come aveva affermato la sindaca di Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga, su Facebook: “Filippo purtroppo ci ha lasciati”, ha scritto la prima cittadina. “Tanto è il dolore, lo sgomento l’amarezza mia e di tutta l’amministrazione, come di tutta la comunità, per una morte assurda che ha portato via troppo presto un giovane della nostra terra pieno di ambizioni e voglia di futuro, sottraendolo per sempre all’affetto della sua famiglia e dei suoi tanti amici. Tutta la Comunità di Isola di Capo Rizzuto in queste ore è sconvolta per l’episodio successo ed il suo drammatico epilogo”. E ha aggiunto: “Da questo dolore è nato un gesto di immenso amore, i suoi genitori hanno scelto di donare i suoi organi affinché altre vite possano continuare. Un atto di speranza, di luce nel buio. Perché dove la violenza ha tolto, loro hanno deciso di restituire. Perché, nonostante tutto, hanno creduto nel perdono e nella vita. Un messaggio che ci fa capire come anche nel momento più difficile si può scegliere l’amore al posto dell’odio. Ciao Filippo”. Vittimberga aveva poi detto a LaPresse che in segno di rispetto per quanto successo sono state sospese “tutte le attività estive serali e la musica sulla spiaggia, per quello di nostra competenza” e, in merito alla possibilità di proclamare lutto cittadino, aveva detto: “Aspettiamo la data dei funerali“.
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