Euro digitale: il Consiglio concorda posizione per negoziare con il Parlamento

Dicembre 19, 2025 - 18:44
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Euro digitale: il Consiglio concorda posizione per negoziare con il Parlamento

Bruxelles – Il Consiglio dell’Ue ha concordato oggi la sua posizione negoziale sulle proposte chiave volte a rafforzare la moneta unica consentendo l’introduzione di un euro digitale e chiarendo meglio lo status di moneta a corso legale del contante in euro. Queste iniziative contribuiranno a loro volta, ritengono i rappresentanti permanenti dei 27, riuniti oggi nel loro comitato, il COREPER,  a migliorare l’autonomia strategica, la sicurezza economica e la resilienza dell’UE.

Le proposte riguardano due regolamenti che definiscono il quadro giuridico per la potenziale emissione di un euro digitale e un regolamento volto a salvaguardare il ruolo del contante nell’UE garantendone l’ampia accettazione e disponibilità.

“L’euro digitale rappresenta un passo importante verso un sistema di pagamento europeo più solido e competitivo e può contribuire all’autonomia strategica e alla sicurezza economica dell’Europa, nonché al rafforzamento del ruolo internazionale dell’euro” sostiene Stephanie Lose, ministro danese degli Affari economici, che ha la presidenza di turno del Consiglio.

Euro digitale

L’euro digitale integrerebbe il contante e sarebbe a disposizione del pubblico e delle imprese per effettuare pagamenti in qualsiasi momento e ovunque nell’area dell’euro. In quanto strumento puramente pubblico sostenuto direttamente dalla Banca centrale europea (BCE), contribuirebbe a preservare la moneta della banca centrale come principale ancora di stabilità per un sistema di pagamenti ben funzionante.

In base alla proposta, l’euro digitale:

  • sarebbe disponibile online o offline e quindi utilizzabile anche senza una connessione Internet
  • consentirebbe pagamenti e trasferimenti di denaro con un elevato grado di privacy
  • esisterebbe insieme ai mezzi di pagamento privati nazionali e internazionali, come le carte o le applicazioni gestite da fornitori privati

Una volta che la proposta di istituire il quadro giuridico sarà adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, spetterà alla BCE decidere se emettere l’euro digitale. La BCE ha recentemente indicato che l’euro digitale potrebbe essere operativo entro il 2029.

Nella posizione concordata oggi, il Consiglio, spiega una nota, ha chiarito una serie di elementi importanti relativi alla progettazione dell’euro digitale.

Per evitare che l’euro digitale sia utilizzato come riserva di valore e che abbia un impatto sulla stabilità finanziaria, il testo prevede limiti all’importo totale di euro digitali che può essere detenuto in qualsiasi momento su conti digitali online e in portafogli digitali. I limiti saranno fissati dalla BCE, ma dovranno rispettare un massimale complessivo concordato dal Consiglio, che sarà riesaminato almeno ogni due anni.

I prestatori di servizi di pagamento non possono addebitare ai consumatori determinati servizi obbligatori, quali l’apertura e la chiusura di conti, l’esecuzione di operazioni di pagamento in euro digitale dal proprio conto o portafoglio, o il finanziamento e lo svuotamento dei propri conti o portafogli in euro digitale con denaro proveniente da altri conti di deposito presso lo stesso prestatore di servizi di pagamento. Tuttavia, alcuni servizi a valore aggiunto potrebbero essere soggetti a commissioni.

Il testo definisce inoltre un quadro per garantire che i fornitori di interfacce e servizi in euro digitale ricevano l’accesso necessario all’hardware e al software dei produttori di dispositivi mobili, al fine di assicurare un accesso equo.

Inoltre, il testo definisce il quadro per la remunerazione dei prestatori di servizi di pagamento. Durante un periodo transitorio di almeno cinque anni, le commissioni interbancarie e le commissioni per i servizi commerciali saranno limitate a un livello basato sulle commissioni applicate a mezzi di pagamento comparabili. Dopo il periodo transitorio, i limiti massimi delle commissioni saranno fissati in base ai costi effettivi associati all’euro digitale.

Rafforzare lo status di moneta a corso legale del contante in euro

Secondo l’attuale normativa dell’UE, il contante in euro è l’unica moneta a corso legale nell’area dell’euro. Ciò significa che il contante fisico in euro deve essere generalmente disponibile e accettato per pagare beni e servizi e per estinguere debiti, fatte salve eccezioni ben definite e monitorate.

La proposta su cui il Consiglio ha ora raggiunto una posizione mira a chiarire tali norme, compresa la loro interazione con l’euro digitale, al fine di garantire la coerenza tra le due forme di moneta pubblica. Le principali disposizioni della proposta mirano a:

  • salvaguardare l’accettazione del contante come metodo di pagamento in tutta l’area dell’euro
  • garantire che i cittadini abbiano accesso al contante e siano liberi di scegliere il loro metodo di pagamento preferito

Nella sua posizione, il Consiglio esprime il desiderio di vietare effettivamente il rifiuto del contante da parte dei dettaglianti o dei fornitori di servizi, con alcune eccezioni, in particolare per i pagamenti di beni o servizi acquistati a distanza, anche online, e nei punti vendita non presidiati. Le imprese possono tuttavia continuare a indicare una preferenza per i pagamenti con carta o in forma digitale.

Il mandato negoziale del Consiglio impone agli Stati membri dell’UE di monitorare l’accettazione del contante e di garantire l’accesso al contante su tutto il loro territorio sulla base di indicatori comuni e nazionali e di adottare misure correttive ove necessario.

Infine, gli Stati membri sono tenuti a stabilire un piano di resilienza del contante o misure per situazioni di gravi e diffuse interruzioni della continuità dei mezzi di pagamento elettronici.

Con questa posizione concordata, il Consiglio può avviare i negoziati con il Parlamento europeo.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia