For Women in Science: L’Oréal Italia assegna sei premi a giovani ricercatrici

Giugno 17, 2025 - 05:01
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For Women in Science: L’Oréal Italia assegna sei premi a giovani ricercatrici

Tra loro (4.100 ricercatrici di oltre 110 Paesi) ci sono anche sette premi Nobel. Ricercatrici donne che hanno ricevuto il premio L’Oréal – UNESCO per le Donne e la Scienza – For Women in Science – e che hanno ricevuto, successivamente, la più alta onorificenza allo scibile umano, con sede a Stoccolma. Tra loro Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, vincitrici del Nobel per la Chimica nel 2020 e Anne L’Huiller e Katalin Karikò vincitrici del Nobel per la Fisica e la Medicina nel 2023. Chissà se tra le nuove sei ricercatrici della XXIII edizione italiana, premiate oggi a Milano, al Museo della Scienza e della Tecnica, con il patrocinio del Comune di Milano, ci saranno prossimi vincitrici del Nobel.

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Chi sono queste giovani e talentuose scienziate che riceveranno un contributo di 20mila euro a testa per portare avanti le loro ricerche ei loro studi, in una società, quella italiana, che non dedicata abbastanza fondi ai ricercatori. Dal 2002 ad oggi, L’Oréal Italia e UNESCO hanno supportato 124 giovani scienziate. Rispondendo a un importante mantra: “il mondo ha bisogno della scienza e la scienza ha bisogno delle donne”. Che si aggiunge allo storico: “perché io valgo”, recitato da ogni ambassador della casa cosmetica.

Premio L’Oréal UNESCO: il gender gap nel mondo della scienza è ancora da colmare

I numeri possono spaventare: solo il 30 per cento dei ricercatori è donna e solo il 18 per cento occupa posizioni senior. “For Women in Science ha l’ambizione di cambiare questa situazione. Siamo orgogliosi di premiare il talento di queste giovani ricercatrici”, afferma Ninell Sobiecka presidente e AD di L’Oréal Italia. Oggi più che mai abbiamo bisogno della scienza, che da sempre fa parte del DNA di L’Oréal. Il nostro fondatore era un chimico e un inventore: fu il primo a inventare la tinta per i capelli. Il premio prestigioso apre nuove opportunità. Queste sei giovani donne contribuiranno a migliorare il mondo in cui viviamo. Investendo sui giovani investiamo su un mondo migliore”.

Courtesy Press Office

“Anche una città come Milano, sul gender gap deve ancora lavorare”, spiega Alessia Cappello, assessora allo sviluppo economico e politiche del lavoro del Comune di Milano. “Nelle materie STEM ci sono ancora solo un terzo di ragazze. Oggi queste donne scienziate non ricevono solo un premio ma anche la responsabilità di essere un role model. Un modello: l’augurio è che molte bambine vi guardino e possano, insieme a voi, sognare. Perché la scienza non deve essere un tema di genere”.

“Non avere paura di sbagliare”: il messaggio di Anna Maria Bernini, ministro

Presente al premio L’Oréal UNESCO, anche Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca. “Apprezzo molto For Women in Science e, in particolare, che un riferimento mondiale come L’Oréal decida con intelligente generosità di porre la ricerca e il finanziamento alla ricerca a disposizione della comunità. Questa è una cosa intelligentemente generosa perché i risultati migliori sono i risultati di squadra. È importante valorizzare la capacità di fare sistema oltre che di applicarsi a un ambito. I saperi non sono più verticali ma orizzontali: si mettono insieme tante competenze diverse per essere innovatori, per questo è fondamentale creare sinergie come queste tra Istituzioni e aziende”. 

Ninell Sobiecka e Anna Maria Bernini – Foto IPA

Infine, un messaggio per le ragazze: “spesso il diverso punto di vista porta la scoperta. E spesso questo diverso punto di vista è stato merito di donne. Ma altrettanto spesso non è stato riconosciuto. Ora, senza chiedere il permesso, il diverso punto di vista ce lo prendiamo e ce ne prendiamo anche il merito. Non si deve avere paura di sbagliare, le cose migliori della vita nascono dall’errore, dallo sbaglio. Possiamo fare molti sbagli e vivere molte vite. Non si vive una volta sola, si muore una volta sola. Le vite sono tante. Quindi, coraggio, flessibilità e tanta tanta fortuna ragazze”.

Chi sono le vincitrici del premio L’Oréal UNESCO 2025

Chi sono quindi le sei vincitrici tra le 623 candidature ricevute per l’edizione 2025 del premio L’Oréal UNESCO?

Sara Bagnoli, neuroscienziata con un dottorato in neuroscienze. La sua ricerca si focalizza sullo studio dell’invecchiamento cerebrale e delle malattie neurodegenerative. Sta sviluppando un sistema innovativo per studiare l’invecchiamento cerebrale in vitro.

 Progetto – Sviluppo di un modello innovativo di invecchiamento ex-vivo utilizzando un vertebrato dalla vita naturalmente breve.

Istituto Ospitante – Scuola Normale Superiore di Pisa, Bio@SNS laboratory. 

premio l'oreal paris women in science

Sara Bagnoli – Foto IPA

Chiara Cattaneo, ricercatrice con un dottorato in oncologia molecolare e immunologia. Il suo lavoro si concentra sullo sviluppo di strategie personalizzate di immunoterapia per i tumori solidi, con l’obiettivo di generare risposte immunitarie specifiche, potenti e durature, su misura per ogni paziente.

Progetto – Terapie su misura contro i tumori solidi: una nuova frontiera nella cura personalizzata con cellule immunitarie

Istituto Ospitante – IRCCS Ospedale San Raffaele, Divisione di Immunologia, Trapianti e Malattie Infettive. 

Philippa Cole, un’astrofisica specializzata nello studio dei buchi neri e della materia oscura. Cerca di comprendere la natura della materia oscura utilizzando le onde gravitazionali, increspature dello spazio-tempo generate da eventi cosmici estremi.

Progetto – Ricerca dei segnali della materia oscura con le onde gravitazionali.

Istituto Ospitante – Università degli studi di Milano-Bicocca

Alessia Ferrari, ricercatrice specializzata nell’ingegneria delle acque. Le sue ricerche si concentrano sullo sviluppo e l’applicazione di modelli per simulare le alluvioni e gestire il rischio idraulico.

Progetto – Modellazione ad alta risoluzione delle inondazioni in aree urbane utilizzando proiezioni climatiche

Istituto Ospitante – Università di Parma, Dipartimento di Ingegneria e Architettura.

Alexa Guglielmelli, fisica sperimentale specializzata nello studio di biosensori ottici e biointerfacce per il riconoscimento molecolare. La sua ricerca si colloca all’intersezione tra biofisica e nanofotonica, e si concentra sull’impiego di superfici nanostrutturate e bio-ispirate per potenziare l’interazione tra luce e biomolecole.

Progetto – BIO-META: Biointegrated Metasurfaces for Chiral Liquid Biopsy

Istituto Ospitante – Università della Calabria, Dipartimento di Fisica, Nanoscience Laboratory for Human Technologies (NLHT)

Linda Paternò – Foto IPA

Linda Paternò, ingegnera biomedica con dottorato in biorobotica. La sua ricerca si concentra sullo sviluppo di dispositivi robotici bioispirati, capaci di adattarsi all’ambiente modificando forma e rigidezza, grazie all’impiego di materiali morbidi e soluzioni di attuazione innovative.

Progetto – Materiale robotico soft bioispirato per simulatori gastrointestinali ad alta fedeltà

Istituto Ospitante – Scuola Superiore Sant’Anna, Istituto di BioRobotica

Closing the gap: quali sono le azioni da attuare

È essenziale la partecipazione delle donne nelle sfide mondiali: cambiamenti climatici, intelligenza artificiale, aspetti etici. È importante mantellare stereotipi di genere. Mai le ragazze devono essere scoraggiate se vogliono diventare scienziate, come spesso è successo in passato e ancora succede. Rompere il soffitto di cristallo per smantellare leadership composte principalmente da uomini. Denunciare molestie sui luoghi di lavoro e di ricerca e favoreggiamenti maschili nelle carriere. “La scienza nella prospettiva delle Nazioni Unite, rappresenta un ponte per la diffusione di valori universali”, afferma Francesca Lo Rovere, Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, presente alla premiazione del premio L’Oréal UNESCO. “Per stimolare un dialogo permanente tra le nazioni. Per una scienza etica al servizio della conoscenza e dell’amicizia tra i popoli. Un dialogo scientifico interculturale permanente. Grazie a L’Oréal per essere alleata dell’UNESCO in questo progetto”.

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