Il cadavere nel baule a Campi Bisenzio: non una storia horror, ma la solitudine di una famiglia invisibile

Dicembre 15, 2025 - 16:33
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Il cadavere nel baule a Campi Bisenzio: non una storia horror, ma la solitudine di una famiglia invisibile

Il macabro ritrovamento di un cadavere dentro a un baule all’interno di una stanza di una casa fatiscente delle campagne fiorentine ci inquieta e ci interpella: cosa sappiamo degli altri, fino a che punto una esistenza può essere celata, da vivi e da morti?

A Sant’Angelo a Lecore, comune di Campi Bisenzio (Firenze)

Serviranno altri accertamenti medico legali per stabilire quando e cosa abbia provocato il decesso dell’uomo di 32 anni i cui resti sono stati rinvenuti ieri dalla polizia locale in un baule in una villetta bifamiliare a Sant’Angelo a Lecore, comune di Campi Bisenzio (Firenze), cittadina di poco meno di 48mila abitanti tra il capoluogo toscano e Prato.

ambulanza
Il cadavere nel baule a Campi Bisenzio: non una storia horror, ma la solitudine di una famiglia invisibile (foto Ansa-Blitzquotidiano)

I primi esami hanno escluso segni di violenza, retrodatando ad almeno due anni fa la data della morte dell’uomo. In quella casa il 32enne aveva abitato con la madre settantenne e un fratello e una sorella di poco più grandi di lui.

L’anziana e i due figli sono stati poi tutti portati in ospedale. La 70enne, quando gli agenti sono intervenuti, è stata trovata in precarie condizioni di salute, denutrita. In condizioni di fragilità anche fratello e sorella.

Una storia di disagio e solitudine che andava avanti da tempo ma non conosciuta dal Comune, come spiega il sindaco di Campi Andrea Tagliaferri evidenziando.

“In quella casa c’erano tre fratelli, uno non lo si vede da tempo…”

A scoprire il cadavere sono stati i vigili urbani di Campi Bisenzio, che si sono attivati su una serie di segnalazioni molto circostanziate arrivate in centrale. “In quella casa c’erano tre fratelli, uno non lo si vede da molto tempo, andate a controllare”, è stata la dritta arrivata da più voci che insistevano affinché le autorità andassero a dare un’occhiata in quella casa per capire come stavano di preciso le cose.

Quando gli agenti sono intervenuti hanno scoperto che l’abitazione era senza luce, senza acqua, priva di riscaldamento. Le condizioni della madre poi richiedevano un intervento del medico: sono stati così allertati 118 e assistenti sociali.

Dai controlli è inoltre risultato che mancava un componente della famiglia, ovvero il 32enne: i fratelli, anche ascoltati ieri dagli inquirenti, avrebbero detto che stava dormendo. Così è stato decisa una nuova visita, per il giorno dopo quando poi è stato scoperto il corpo nel baule, in una stanza la cui porta era stata chiusa anche con nastro adesivo e dietro alcuni scatoloni.

 

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