Itaca torna a raccontare il suo eroe: gli archeologi scoprono il santuario perduto di Odisseo

Giugno 17, 2025 - 20:30
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Itaca torna a raccontare il suo eroe: gli archeologi scoprono il santuario perduto di Odisseo

Itaca, la patria dell’eroe errante Odisseo, torna a far parlare di sé e non attraverso i versi dell’Odissea, ma con la voce concreta della terra, delle pietre e delle iscrizioni che il tempo ha conservato come segreti sussurrati tra le radici degli ulivi e le sorgenti nascoste. Sulle pendici di Exogi, nel nord dell’isola, un’équipe di archeologi ha portato alla luce un complesso monumentale straordinario. E quella che era finora soltanto un’ipotesi coltivata tra filologia e mito, ora diventa certezza: il santuario di Odisseo, l’Odysseyon di Itaca, è stato ritrovato.

La scoperta del santuario di Odisseo

Grazie alle ricerche dell’Università di Ioannina, condotte presso il sito archeologico di Agios Athanasios–Scuola di Omero, l’isola rivela oggi un frammento reale del suo passato epico. Nel cuore verde e roccioso di Exogi, in un’area ricca di acque sorgive, sorge il sito noto come Scuola di Omero, così chiamato fin dall’Ottocento.

Tra due terrazze connesse da scale scolpite nella pietra, si è delineato un complesso architettonico sorprendentemente ben conservato. Sulla terrazza superiore svetta il resto di una torre ellenistica (III sec. a.C.), mentre quella inferiore è occupata da un grande edificio rettangolare, probabilmente usato per attività rituali.

Gli archeologi hanno trovato più di 100 monete, gioielli in oro, offerte votive in terracotta e oggetti in bronzo che testimoniano un flusso costante di visitatori e un’attività religiosa intensa. Tra i reperti più straordinari, una cisterna sotterranea intatta, costruita con enormi blocchi in stile miceneo, ha restituito frammenti ceramici del tardo periodo palaziale, collocandola tra le rarità dell’Egeo.

Il colpo di scena, però, arriva da due iscrizioni epigrafiche ellenistiche: su frammenti di tegole e ceramiche votive appaiono chiaramente incisi i nomi ΟΔΥCCEOC e ΟΔΥCCEI, rispettivamente “di Odisseo” e “a Odisseo”. Si tratta di dediche, forse di pellegrini, che lasciano intuire l’esistenza di un culto eroico dedicato al re di Itaca proprio in quel luogo. A rafforzare l’identificazione, un busto bronzeo in miniatura con le fattezze dell’eroe e altre iscrizioni legate ad Apollo Agyieus suggeriscono un contesto sacro ben articolato.

Itaca rinvenuta iscrizione votiva a Odisseo
Fonte: Υπουργείο Πολιτισμού, Χρ. Μαραμπέα
A Itaca è stata fatta una scoperta votiva a Odisseo

L’importanza della scoperta

La scoperta dell’Odysseyon è un segno profondo che riguarda l’identità di un’isola e il suo legame eterno con la figura più enigmatica e umana dell’epos omerico. Odisseo non è mai stato solo un personaggio letterario. Per Itaca, è sempre stato qualcosa di più: memoria collettiva, radice culturale, simbolo di ritorno e resistenza.

Identificare il complesso ellenistico come il santuario dedicato a lui, menzionato anche in un antico decreto del 207 a.C., significa confermare che la tradizione non era soltanto narrativa, ma praticata, vissuta, celebrata. Significa che Itaca non è un’isola mitica sperduta nei versi, ma un luogo reale dove i suoi abitanti e visitatori si recavano per onorare l’eroe che la rappresentava nel mondo antico.

Itaca scoperta piastrella con il nome di Apollo
Fonte: Υπουργείο Πολιτισμού, Χρ. Μαραμπέα
Ritrovato un frammento a Itaca con l’iscrizione parziale del nome di Apollo

Oggi questa scoperta apre nuove prospettive, non solo per l’archeologia, ma per la comunità locale e per il turismo culturale in Grecia. Il Comune di Itaca ha già annunciato iniziative per la protezione e valorizzazione del sito, prevedendo eventi scientifici e informativi, e il sostegno agli scavi futuri.

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Redazione Redazione Eventi e News