L’ultima ipotesi: il killer delle escort portò i figli all’asilo con il cadavere di Maria Denisa Paun nel bagagliaio

Portò i figli all’asilo con il cadavere di Maria Denisa Paun nel bagagliaio. È uno dei dettagli più agghiaccianti emersi dalle indagini sull’omicidio della escort romena di 30 anni, uccisa da Vasile Frumuzache, 32enne guardia giurata che ha confessato il delitto. Ma ora gli inquirenti dubitano della sua versione: l’uomo potrebbe aver avuto un complice.
Secondo il giudice per le indagini preliminari, Frumuzache ha agito con una freddezza e una logistica sospette. Dopo aver lasciato il residence di Prato alle 2:38 del 16 maggio con il corpo chiuso in valigie, è arrivato a casa sua a Monsummano Terme alle 3:29. Sarebbe lì che avrebbe decapitato il cadavere. Alle 8:16, questa è l’ipotesi, allora avrebbe accompagnato i figli all’asilo con il corpo presumibilmente ancora nel bagagliaio.
Un’ora dopo si sarebbe poi diretto alle colline di Montecatini per liberarsi del cadavere. Poi, come nulla fosse, è andato in un centro commerciale.
Il GIP lo definisce “lucido e organizzato” e considera “plausibile” l’ipotesi di un complice. Intanto si indaga anche sulla scomparsa di Ana Maria Andrei, escort romena uccisa, secondo Frumuzache, nel 2024. Anche in quel caso potrebbe esserci stata decapitazione.
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