Medici di base in Inghilterra: la soddisfazione dei pazienti ai minimi storici

Aprile 22, 2025 - 14:30
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Medici di base in Inghilterra: la soddisfazione dei pazienti ai minimi storici

Per chi vive a Londra o in altre città del Regno Unito, il rapporto con il sistema sanitario pubblico — l’NHS — è un aspetto centrale della vita quotidiana.
Soprattutto per gli italiani abituati a un contesto diverso, le dinamiche di accesso ai medici di base (General Practitioners, o GPs) possono generare dubbi, frustrazione o semplicemente senso di smarrimento.
Ora un nuovo rapporto ufficiale lo conferma: la soddisfazione dei pazienti nei confronti dei GP in Inghilterra ha raggiunto il livello più basso da quando esistono i rilevamenti.

I dati del 2024: una fiducia che crolla

A renderlo noto è il più recente British Social Attitudes Survey, indagine annuale condotta dal centro di ricerca indipendente NatCen Social Research per conto dell’NHS England.
I numeri parlano chiaro: solo il 24% degli intervistati si è detto soddisfatto dei servizi forniti dal proprio medico di base. Un dato che, se confrontato con il 68% del 2019, mostra un calo vertiginoso in appena cinque anni.

Ancora più indicativo è il dato sull’insoddisfazione: il 48% degli utenti ha dichiarato di non essere affatto soddisfattodel servizio ricevuto, il valore più alto mai registrato da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1983.

I risultati completi dell’indagine sono disponibili nella sezione dedicata del The Guardian, che ha riportato la notizia con particolare enfasi, sottolineando il ruolo cruciale dei GP come primo punto di accesso al sistema sanitario.

Grafico a colori che mostra la percentuale di visite mediche in Inghilterra per tipologia tra il 2019 e il 2025, con calo delle visite in presenza durante il lockdown

Andamento delle modalità di appuntamento con i medici di base in Inghilterra (2019–2025): il crollo delle visite in presenza nel 2020 e la lenta ripresa nel post-pandemia

I problemi principali: attese, accessibilità e personale

Tra le cause principali del crollo nella soddisfazione, i pazienti indicano tempi di attesa molto lunghi per ottenere un appuntamento, difficoltà nel vedere un medico di persona, e un calo percepito nella qualità del servizio.

Sempre più spesso, infatti, i pazienti vengono indirizzati verso consulenze telefoniche o via video, anche per problematiche che richiederebbero una visita fisica.
Una scelta che può essere comprensibile dal punto di vista dell’organizzazione interna — vista la cronica carenza di personale — ma che spesso genera frustrazione, soprattutto tra le fasce più vulnerabili della popolazione.

Inoltre, il numero di medici di base disponibili non sta tenendo il passo con la domanda crescente.
Molti GP si avvicinano alla pensione e non sempre vengono sostituiti da nuove leve, mentre le richieste di assistenza si intensificano, anche a causa dell’invecchiamento della popolazione e della maggiore incidenza di patologie croniche.

Come ha dichiarato Dan Wellings, senior fellow del King’s Fund, think tank indipendente che analizza il sistema sanitario britannico, “la crisi non è iniziata oggi, ma ora abbiamo superato una soglia critica. La fiducia dei cittadini nel sistema primario si sta sgretolando”.

Grafico che mostra l’aumento dei pazienti e la diminuzione dei medici di base in Inghilterra tra il 2015 e il 2025

Variazione percentuale del numero di pazienti e dei medici di base in Inghilterra tra il 2015 e il 2025: una crescita sbilanciata che incide sull’efficienza del sistema NHS

L’esperienza del paziente italiano: tra aspettative e realtà

Per un italiano che si trasferisce nel Regno Unito, il primo impatto con il GP system può essere spiazzante.
In Italia, il medico di famiglia è spesso una figura conosciuta da anni, facilmente raggiungibile e abituata a un rapporto diretto. In Inghilterra, invece, il funzionamento è diverso:

  • Non si ha un singolo medico di riferimento, ma si viene assegnati a un ambulatorio (GP surgery), dove si può essere visitati da dottori diversi ogni volta.

  • Gli appuntamenti vanno prenotati online o telefonicamente, e talvolta passano giorni (o settimane) prima di ottenere una visita.

  • Non è sempre garantita la visita in presenza, anche per disturbi fisici.

Questa differenza culturale e organizzativa è spesso motivo di incomprensioni.
Molti italiani riferiscono di sentirsi “trascurati” o di non essere presi abbastanza sul serio dal sistema, soprattutto in caso di patologie non urgenti ma persistenti.

A ciò si aggiunge una comunicazione percepita come fredda o impersonale, dovuta anche al turnover di personale e alla necessità, da parte degli ambulatori, di gestire volumi di pazienti sempre più alti con risorse limitate.

Il punto di vista dell’NHS e le riforme in corso

Dal canto suo, il servizio sanitario nazionale riconosce le criticità e assicura di voler intervenire.
L’NHS England ha annunciato investimenti nell’assunzione di nuovi medici di base, oltre a piani per ampliare i servizi digitali e snellire le procedure burocratiche per l’accesso alle cure primarie.

Nel frattempo, il governo ha confermato che il rafforzamento dell’assistenza primaria è una delle priorità della riforma in corso, anche se gli effetti di queste misure si faranno sentire solo nel medio-lungo periodo.

Una sintesi delle strategie attualmente adottate è consultabile nel documento ufficiale dell’NHS Long Term Plan, che delinea gli obiettivi fino al 2030 per rafforzare la medicina di base, la digitalizzazione e il rapporto medico-paziente.

Come orientarsi: consigli pratici per chi vive a Londra

Per affrontare il sistema GP con maggiore consapevolezza, è utile conoscere alcune risorse utili:

  • Iscrizione al GP: è gratuita e va fatta non appena si ha una residenza stabile. Si può cercare l’ambulatorio più vicino tramite il portale ufficiale Find a GP – NHS.

  • Prenotazioni: quasi tutti i GP usano piattaforme online come Patient Access o NHS App, che consentono di gestire appuntamenti, richieste di prescrizioni e visione di documenti clinici.

  • Servizi di emergenza: per problemi non urgenti ma che non possono attendere, è disponibile il numero gratuito NHS 111, attivo 24 ore su 24.

È inoltre possibile cambiare ambulatorio in caso di insoddisfazione, anche se la procedura richiede tempo e non sempre si trovano alternative nelle immediate vicinanze.

Un ulteriore consiglio per i lettori italiani è quello di cercare, se possibile, ambulatori dove lavorino anche medici o infermieri italiani: una questione non solo linguistica, ma anche culturale.


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