Recensione iPad Pro M5, è potentissimo e sempre più vicino ai MacBook

Novembre 19, 2025 - 09:30
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Negli ultimi anni Apple ha progressivamente dissolto i confini tra i propri dispositivi mobili e quelli da scrivania, ridefinendo il concetto stesso di “computer”. iPad Pro M5 rappresenta il culmine di questa visione: non è più solo un tablet, ma un’interpretazione ambiziosa e sofisticata di cosa possa significare oggi lavorare, creare e comunicare in mobilità. Nel 2025, la linea iPad Pro eleva ulteriormente il suo grado di maturità tecnica, adottando il nuovo chip Apple Silicon M5 e abbracciando pienamente un ecosistema software, iPadOS 26.1, che per la prima volta rende plausibile l’idea di sostituire in molte situazioni un computer portatile tradizionale. Ma attenzione: l’iPad Pro non è pensato per tutti. È un dispositivo che vive e guadagna senso nell'intreccio tra potenza e portabilità, dove le esigenze professionali e quelle creative si incontrano, spesso fondendosi. In questa recensione proverò a raccontarvi cosa è cambiato rispetto al passato e a che punto di questo processo evolutivo ci troviamo, tutto nel tentativo di rispondere ad una domanda: riuscirà questo iPad Pro a sostituire il MacBook?

DESIGN E COSTRUZIONE

Apple ha una lunga tradizione nel coniugare eleganza formale e rigore ingegneristico, e con iPad Pro M5 questa filosofia raggiunge un nuovo apice. Il modello da 13 pollici che abbiamo testato è semplicemente il dispositivo più sottile mai realizzato da Apple: appena 5,1 mm di spessore, un dato che va ben oltre la sola specifica tecnica. Tenere in mano questo tablet significa confrontarsi con un oggetto che sfida il vostro concetto di solidità applicata ad un corpo inanimato. La sensazione è quella di una lastra di vetro e metallo, fredda e affilata, che sembra quasi scomparire nello zaino o in una borsa. Talmente sottile che sembra potersi spezzare in ogni momento, o flettere se lo si regge solo per un angolo. Ma nella realtà è un prodotto estremamente solido, al punto che rimarrete colpiti dalla qualità costruttiva.

Il peso, che con la Magic Keyboard agganciata supera di poco il chilogrammo, è distribuito con precisione chirurgica. L’alluminio anodizzato della scocca, nella nuova finitura Space Black, sobria e professionale, restituisce quella sensazione di oggetto “definitivo”, dove nulla è superfluo e ogni elemento è al posto giusto. L’assemblaggio è impeccabile, come da tradizione Apple: bordi netti ma mai taglienti, transizioni tra materiali praticamente invisibili, e una rigidità strutturale sorprendente.

(aggiornamento del 14 November 2025, ore 15:27)

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Redazione Redazione Eventi e News